Si tratta di arredi religiosi, calici, vecchi vangeli, coppe per contenere le ostie, che appartenevano alla Chiesa di “La Costa” di Nocera Umbra già alla fine degli anni ’70 e successivamente smarriti durante il terremoto del 1997. Per primo si occupò della vicenda Padre Mario Barbona deceduto nel 1995. 
La mattina del 6 settembre 2023, gli addetti alla Nettezza urbana di Fossato di Vico notarono e raccolsero un pacco sigillato di medie dimensioni con su scritto “da riconsegnare in Chiesa“, abbandonato a terra nei pressi della Scuola dell’Infanzia “Piccolo Principe”. Da qui presero il via le indagini dei Carabinieri. 

Riconsegna oggetti sacri smarriti alla comunità di “La Costa”

Questa la ricostruzione storica della vicenda: gli oggetti sacri riconsegnati alla comunità di la Costa sarebbero stati smarriti o dimenticati alla fine degli anni ’70, e di mano in mano arrivati a persone che il 6 settembre 2023 se ne sono disfatte abbandonandoli in strada e facendoli ritrovare ai Carabinieri.
In Cattedrale a Gualdo Tadino è stato consegnato un riconoscimento al Brigadiere dei Carabinieri Paolo Scassellati e all’Appuntato scelto Mauro Merli che si occuparono della vicenda, delle indagini e della riconsegna degli oggetti sacri alla comunità locale di la Costa. 

GUALDO TADINO – Nelle Chiese monumentali di San Francesco a Gubbio e San Benedetto a Gualdo Tadino, i Carabinieri hanno festeggiato la Patrona dell’Arma Virgo Fidelis con una Santa Messa come da tradizione.

In Cattedrale a Gualdo Tadino, al termine della funzione religiosa, è stato consegnato un riconoscimento con l’immagine del Patrono Beato Agelo (di cui quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte), al Brigadiere dei Carabinieri Paolo Scassellati e all’Appuntato scelto Mauro Merli per aver ritrovato preziosi arredi sacri che si erano smarriti e sono stati riconsegnati alla comunità locale di la Costa di Nocera Umbra nell’ottobre 2023.

La storia 

C’era tutto il Paese di “la Costa” di Nocera Umbra, il 27 ottobre 2023 alla riconsegna degli oggetti sacri scomparsi dalla Chiesa in vetta alla collina tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, quando era parroco Padre Mario Barbona che per primo si occupò della vicenda e la seguì fino alla sua scomparsa nel 1995.

I Carabinieri del territorio eugubino gualdese, in sinergia con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, si sono messi alla ricerca dei preziosi oggetti che per anni sembravano spariti nel nulla, “forse smarriti involontariamente, forse dimenticati e non più trovati“, come specificò il Capitano Fabio del Sette Comandante territoriale della stazione di Gubbio, fino a quando sono stati definitivamente ritrovati.

La mattina del 6 settembre 2023, gli addetti alla Nettezza urbana di Fossato di Vico notarono e raccolsero un pacco sigillato di medie dimensioni con su scritto “da riconsegnare in Chiesa“, abbandonato a terra nei pressi della Scuola dell’Infanzia “Piccolo Principe”.

Il pacco sigillato che conteneva gli oggetti sacri

Del ritrovamento fu subito avvertita la Scuola, con l’intervento sul posto dei Carabinieri di Fossato di Vico.

All’interno del pacco oggetti e arredi religiosi: in particolare calici, vecchi vangeli, coppe per contenere le ostie che hanno un “valore storico” visto che la piccola Chiesa di la Costa a Nocera Umbra esiste da epoca romana, consacrata a Santa Apollinare, poi passata sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio con terreni e beni di rilievo.

Una parrocchia importante al tempo, che faceva parte del Santuario di Salmata di Nocera Umbra, ma in forma indipendente, con una propria storia e una propria vita parrocchiale.

Questa la ricostruzione storica della vicenda: gli oggetti sacri riconsegnati alla comunità di la Costa sarebbero stati smarriti o dimenticati alla fine degli anni ’70, e di mano in mano arrivati a persone che il 6 settembre 2023 scorso se ne sono disfatte abbandonandoli in strada e facendoli ritrovare ai Carabinieri.

Padre Celeste Cerroni

La mattina del 27 ottobre 2023 la riconsegna ufficiale degli oggetti sacri alla comunità di la Costa, presso la Chiesa parrocchiale in cima al paese, alla presenza di Padre Celeste Cerroni e di Padre Alex Sebastian, di don Danilo parroco di Palazzolo, del sindaco di Nocera Umbra Virginio Caparvi, del Capitano Fabio Del Sette Comandante territoriale dei Carabinieri.

Erano presenti anche il Maresciallo Emanuele Stacchiotti di Fossato di Vico, il Luogotenente del TPC Umbria Enrico Corbucci di Perugia, il Maresciallo David Tenti di Gualdo Tadino e il Brigadiere Paolo Scassellati di Fossato di Vico.

La cerimonia fu molto semplice, suggestiva e partecipata: c’era davvero tutto il paese di la Costa presente in Chiesa, circa 25 abitanti in tutto. Gli oggetti sacri ritrovati, molti dei quali sono ancora nella memoria dei più anziani abitanti del posto, sono stati disposti sopra l’altare per farli ammirare ai presenti.

I Carabinieri ritengono che gli oggetti sacri siano stati smarriti durante il terremoto del 1997, e dal quel momento non più ritrovati fino alla riconsegna ufficiale del 27 ottobre 2023.

Gli abitanti di “La Costa” presenti in Chiesa

Il sindaco di Nocera Umbra Virginio Caparvi: “Un lavoro eccellente dei Carabinieri, che ringraziamo sentitamente per averci restituito questi oggetti storici. Si tratta di importanti beni recuperati alla vita della comunità locale, questo ci fa molto piacere“.

Il Capitano Fabio Del Sette: “Non si tratta di un furto, ma di oggetti sacri smarriti, non più trovati, forse dimenticati, ritrovati grazie alle indagini del TPC (Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale).

Che non si è trattato di un furto è confermato dal fatto che gli oggetti non sono stati mai presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti“.

Forte emozione suscitarono le parole del parroco ultra ottantenne Padre Celeste Cerroni, che ripercorse la storia di questi oggetti e parlò della Chiesa di la Costa e del Santuario di Salmata.

Tra i presenti anche il signor Walter Scassellati che ha riconosciuto alcuni di questi oggetti sacri ritrovati, che venivano utilizzati in Chiesa per la Messa quando lui era bambino, e la signora Iorente Saioni che tiene la chiave della Chiesa e la apre al pubblico ogni qualvolta qualche pellegrino arriva fin quassù per pregare il Signore.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina