La protesta nasce dalla chiusura dello sportello bancario di Sigillo, che i Sindacati considerano “l’ultimo tassello di una spoliazione che rischia di continuare per altri servizi, colpendo il sistema sociale economico e le persone più deboli e in difficoltà“.
Hanno partecipato al presidio anche i Sindaci di Scheggia e Pascelupo e Sigillo, Fabio Vergari e Giampiero Fugnanesi, oltre ai Sindacalisti Giuliana Baldinucci, Barbara Mischianti, Maria Luigia Mirabassi, Fabrizio Fratini, Alessandro Piergentili, Hedi Khirat.
Il Sindaco di Sigillo ha spiegato di aver avviato contatti con una Banca Cooperativa per la riapertura di uno sportello bancario in paese.
Hedi Khirat: “I giovani che vivono sui territori della Fascia appenninica non hanno prospettive, negli ultimi dieci anni, circa 30 mila giovani umbri hanno lasciato la regione per andare a lavorare nel nord Italia o nel nord Europa. Questo è un segnale molto preoccupante“.
SIGILLO – Un presidio dei sindacati Spi Cgil Alto Chiascio e Cgil Perugia in Piazza Martiri a Sigillo “per richiamare l’attenzione sulla desertificazione della Fascia Appenninica eugubino gualdese“.
In particolare, i Sindacati spiegano: “La chiusura dello sportello di una banca rappresenta l’ultimo tassello di una spoliazione che rischia di continuare per altri servizi, colpendo il sistema sociale economico e le persone più deboli e in difficoltà.
Se questo processo non si ferma c’è il rischio che si acceleri anche il processo di spopolamento di questi territori.
Sono necessarie politiche forti per salvaguardare le aree interne, sviluppando servizi alle persone, sviluppo turistico, valorizzazione delle realtà naturalistiche ed artistiche, nuovi insediamenti produttivi e di sostegno alle nuove generazioni“.
Sabato 9 novembre, al presidio di Piazza Martiri a Sigillo, erano presenti Giuliana Baldinucci di Auser territoriale alto Chiascio, Barbara Mischianti segreteria provinciale Cgil, Maria Luigia Mirabassi Spi alto Chiascio e coordinatrice delle donne Spi, Fabrizio Fratini segretario provinciale Spi Cgil Perugia, Alessandro Piergentili segretario lega Spi alto Chiascio, Hedi Khirat responsabile Camera del Lavoro di Gualdo Tadino e membro del comitato nazionale della Fiom.
Erano presenti anche il Sindaco di Scheggia e Pascelupo Fabio Vergari e il Sindaco di Sigillo Giampiero Fugnanesi, che hanno spiegato i problemi dei piccoli comuni della Fascia appenninica eugubino gualdese quanto a servizi e infrastrutture.
Hedi Khirat: “Non c’è un impegno serio per investimenti importanti sul territorio, dove molte aziende hanno chiuso o sono in difficoltà.
Mancano infrastrutture e soprattutto vie di comunicazione adeguate. Andiamo verso lo sciopero generale.
I giovani che vivono sui territori della Fascia appenninica non hanno prospettive, negli ultimi dieci anni, circa 30 mila giovani umbri hanno lasciato la regione per andare a lavorare nel nord Italia o nel nord Europa. Questo è un segnale molto preoccupante“.
Alessandro Piergentili: “Un ulteriore segnale negativo è la chiusura a Sigillo dello sportello di una Banca importante, che svolgeva sul territorio un ruolo significativo. Siamo qui per lanciare un segnale di allarme.
La desertificazione colpisce le fasce più deboli, dai pensionati alle persone che non hanno la possibilità di spostarsi. Serve un progetto che salvaguardi la vita delle persone nelle aree interne“.
Barbara Mischianti: “I territori marginali sono un valore aggiunto per questa regione e per il territorio locale. Ma la carenza di servizi spinge sempre più a spopolarli. Più i territori si spopolano, e meno valore umano sociale e culturale rimane sul territorio della provincia di Perugia.
Qui ci impegneremo per mantenere i servizi nei piccoli Comuni, per fare in modo tale che i Comuni interni della Fascia non restino abbandonati a se stessi“.
Fabrizio Fratini: “Qui c’è un tasso di invecchiamento più alto della popolazione, che si accompagna alla contrazione dei servizi.
Come sindacato abbiamo fatto degli studi, e abbiamo visto che all’aumento dei profitti, corrisponde la diminuzione degli sportelli bancari sui territorio, invece dovrebbe essere esattamente l’opposto.
Anche le Banche nei loro statuti richiamano a una funzione sociale da svolgere, che non è quella del profitto, ma del servizio dato ai territori“.
Il sindaco di Sigillo Giampiero Fugnanesi: “La chiusura dello sportello bancario in paese è stato un fulmine a ciel sereno. Abbiamo cercato di parlare con la Banca, ma non c’è stato nulla da fare. Qui gli anziani sono tanti e il problema è grande. Stiamo regredendo.
Abbiamo avuto già un incontro con una Banca Cooperativa, e speriamo che qualche Banca umbra o marchigiana ascolti il nostro appello, e ci restituisca lo sportello bancario che per la nostra comunità è fondamentale“.
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