Dopo la pausa estiva, sono riprese alla Corte di Assise del Tribunale di Perugia, le udienze del Processo sull’esplosione del 7 maggio 2021 al laboratorio di lavorazione della cannabis light a “Canne Greche” di Gubbio in cui persero la vita Elisabetta D’Innocenti e Samuel Cuffaro, con due feriti Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime.
Oggi (24 ottobre 2024) nuova udienza che prevedeva l’audizione dei testimoni delle difese dei cinque imputati. E’ stato ascoltato C.S. 40enne (testimone della difesa di M.G.), che ha riferito in Aula di essere stato alle dipendenze di M.G. per diversi anni e di aver avuto con il datore di lavoro sempre un ottimo rapporto. Il giorno dell’esplosione si trovava al laboratorio di Canne Greche, dove ha sentito il forte boato e ha visto cadere le pareti del secondo piano dello stabile: ha subito cercato di raggiungere il luogo dove lavoravano i dipendenti, ma è stato bloccato da una seconda esplosione, quindi ha chiamato i soccorsi.

Tribunale di Perugia, prima udienza del Processoper i fatti di Canne Greche
E’ stato sentito anche C.L. di 40 anni, che ha riferito di aver lavorato come operario alle dipendenze di M.G. per sette anni. Poi ha spiegato di aver aperto la Partita Iva e di essersi messo a lavorare in proprio come pittore edile, pitturando le pareti esterne del laboratorio di Canne Greche.
Il pomeriggio del 7 maggio 2021, si sarebbe dovuto recare come sempre al Laboratorio a lavare i pennelli, ma all’ultimo momento ha rinunciato. In Aula C.L. ha detto: “forse qualcuno lassù mi ha voluto bene“, ripetendolo due volte.
E’ stato successivamente sentito M.F., fratello degli imputati M.G. e M.G., che non c’entra nulla con le due Società Greenvest e Green Genetics, ma si è da tempo trasferito in Spagna per motivi di lavoro. M.F. ha parlato di un progetto avviato dai fratelli presso l’Aratorio Familiare per la coltivazione di piante e ortaggi da vendere, per reperire denaro da offrire ai familiari delle vittime a titolo risarcitorio.
Tuttavia, questo progetto non è andato bene e molte delle piantagioni sono marcite. Per cui il ricavato dalla vendita è andato tutto all’Associazione che gestisce l’Aratorio come rimborso spese. Incalzato dalle domande dell’Avvocato Ubaldo Minelli, M.F. ha ammesso in maniera chiara che nessun centesimo di euro è stato dato alla Famiglia Cuffaro a titolo di risarcimento danni.

L’Avvocato Ubaldo Minelli
PERUGIA – Continuano presso l’Aula degli Affreschi della Corte di Assise del Tribunale di Perugia, le udienze del Processo sull’esplosione del 7 maggio 2021 al laboratorio di lavorazione della cannabis light a “Canne Greche” di Gubbio, in cui persero la vita Elisabetta D’Innocenti e Samuel Cuffaro, con due feriti Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime.
L’udienza di giovedì 24 ottobre 2024, presieduta dalla Presidente Dottoressa Carla Maria Giangamboni, con Giudice a latere la Dottoressa Elena Mastrangeli, alla presenza dei Giudici popolari, prevedeva l’audizione dei testimoni delle difese dei cinque imputati.
Sono stati sentiti cinque testimoni su sette complessivi che dovranno essere ascoltati in Aula. Il Pubblico Ministero Dottoressa Gemma Miliani, è stata sostituita dalla Pm Dottoressa Maria Chiara Vedovato che da pochi giorni ha preso servizio presso la Procura della Repubblica di Perugia.
Dibattimento in Aula
L’udienza è iniziata con l’esame di R.O. di 40 anni, sorella degli imputati R.A. di 35 anni e R.L., che ha riferito che ogni tanto veniva a trovare i fratelli a Gubbio, per lo più recandosi presso la sede legale di Greenvest e Green Genetics in via del Risorgimento.
La Signora ha riferito che, il giorno dell’esplosione 7 maggio 2021, sarebbe dovuta andare presso il laboratorio di via del Masaccio insieme al figlio piccolo per far visita al fratello R.A. che gli aveva commissionato l’acquisto di una presa multipla, e solo per circostanze del tutto fortuite non è rimasta coinvolta nell’esplosione perchè è sopraggiunta dopo la tragedia.
E’ stato poi ascoltato C.S. anch’egli 40enne, testimone della difesa di M.G., che ha riferito in Aula di essere stato alle dipendenze di M.G. per diversi anni e di aver avuto con il datore di lavoro sempre un ottimo rapporto, tanto che Egli è stato suo testimone di nozze.
Il giorno dell’esplosione si trovava al laboratorio di Canne Greche, dove ha sentito il forte boato e ha visto cadere le pareti del secondo piano dello stabile: ha riferito di aver subito cercato di raggiungere il luogo dove lavoravano i dipendenti, ma è stato bloccato da una seconda esplosione, quindi ha chiamato i soccorsi.

Esplosione Canne Greche 7 maggio 2021
E’ stato sentito anche C.L. di 40 anni, che ha riferito di aver lavorato come operario alle dipendenze di M.G. per sette anni. Poi ha spiegato di aver aperto la Partita Iva e di essersi messo a lavorare in proprio come pittore edile, pitturando le pareti esterne del laboratorio di Canne Greche.
Anche se in quegli anni, non era più alle dipendenze di M.G., C.L. ha riferito di aver mantenuto un ottimo rapporto di amicizia con l’ex datore di lavoro, tanto che il venerdì sera era solito recarsi al Laboratorio a lavare i pennelli.
Il pomeriggio dell’esplosione del 7 maggio 2021, si sarebbe dovuto recare come sempre al Laboratorio a lavare i pennelli, ma all’ultimo momento ha rinunciato. In Aula C.L. ha detto: “forse qualcuno lassù mi ha voluto bene“, ripetendolo due volte.
E’ stato quindi sentito M.G. 60enne, padre degli imputati M.G. e M.G., che viveva e vive ancora fuori Gubbio, mentre i figli vivono insieme alla madre nel comune di Gubbio.
M.G. ha riferito che qualche volta è andato a trovare i figli alla sede centrale di Greenvest e Green Genetics in via del Risorgimento. Qui ha visto la figlia che si occupava di segreteria e amministrazione, solo una volta si è recato presso il laboratorio di Canne Greche, e non era assolutamente a conoscenza del processo di abbattimento del THC o principio attivo della cannabis light.

Il 118 a Sette Strade
M.G. ha detto di non aver mai visto le “lavatrici” per la lavorazione industriale della cannabis per abbattere il THC, mentre al principio del 2021 si era recato a Ferratelle sui terreni dove veniva coltivata la canapa. Ha poi concluso, dicendo di aver appreso la notizia dell’esplosione del laboratorio di Canne Greche dal web, e di aver riconosciuto l’immobile. I giorni successivi ha visto i figli molto provati e turbati per quanto accaduto.
E’ stato successivamente sentito M.F., fratello degli imputati M.G. e M.G., che non c’entra nulla con le due Società Greenvest e Green Genetics, ma si è da tempo trasferito in Spagna per motivi di lavoro. Ha riferito in Aula di non essere a conoscenza del processo di abbattimento del THC o principio attivo della cannabis light, e di non aver mai visto laboratorio e macchinari.
A domanda dell’avvocato Ubaldo Minelli (legale difensore della Famiglia Cuffaro), ha riferito, che il giorno dell’esplosione 7 maggio 2021 non si trovava in Italia, e neanche nel gennaio febbraio e marzo 2021 si trovava in Italia. L’ultima volta che era venuto in Italia a Gubbio, è stato per le vacanze natalizie del 2023.
M.F. ha parlato di un progetto avviato dai fratelli presso l’Aratorio Familiare per la coltivazione di piante e ortaggi da vendere, per reperire denaro da offrire ai familiari delle vittime a titolo risarcitorio. Tuttavia, questo progetto non è andato bene e molte delle piantagioni sono marcite. Per cui il ricavato dalla vendita è andato tutto all’Associazione che gestisce l’Aratorio come rimborso spese.

Gaetano Cuffaro e l’Avvocato Ubaldo Minelli in Basilica
Incalzato dalle domande dell’Avvocato Ubaldo Minelli, M.F. ha ammesso in maniera chiara che nessun centesimo di euro è stato dato alla Famiglia Cuffaro a titolo di risarcimento danni.
Al termine dell’audizione dei cinque testimoni, l’imputato M.G. ha rilasciato dichiarazioni spontanee, nel corso delle quali ha ripercorso le varie tappe di costituzione delle due società Greenvest e Green Genetics, specificando che sono state assunte tutte persone che avevano bisogno di lavorare, e che tra i titolari delle Società e i dipendenti si era costituito un clima di amicizia.
Ha poi riferito sulle mansioni che ciascuno svolgeva e ha parlato di un impegno gravoso, sempre più crescente che li obbligava a lavorare anche 10/12 ore al giorno. Ha anche parlato dei suoi rapporti personali con Elisabetta e Samuel che sono morti nell’esplosione, e con Kevin Dormicchi e Alessio Cacciapuoti che sono rimasti feriti gravemente.
Per completare l’esame dei testimoni delle difese, devono ancora essere sentiti in Aula due testimoni citati ma non presenti oggi (giovedì 24 ottobre): sono B.A. di 47 anni e la Signora N.A., che saranno sentiti nel corso dell’udienza del 31 ottobre 2024.
Calendario delle udienze
Questo il calendario delle udienze stabilito dalla Corte di Assise del Tribunale di Perugia per il Processo sull’esplosione di Canne Greche: 31 ottobre, revocata l’udienza del 28 novembre, 12 e 19 dicembre. La sentenza di primo grado è presumibile possa essere emessa entro fine anno.
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