“Visti i tempi cinici (e non civici!) che la Politica sta attraversando, ci chiediamo se la pluralità dei candidati sul nostro territorio miri a dare più rappresentanze o piuttosto nessuna rappresentanza.
La nostra proposta andava nella direzione di una vera candidatura autorevole e di qualità che, dopo il tragico commissariamento del Comune, ha espresso per 10 anni un’azione amministrativa progressista tra le più avanzate in Umbria proprio negli stessi anni in cui il resto dei territori regionali (e la Regione stessa) andava a destra.
Riteniamo l’esclusione di figure significative dal processo di candidatura per le elezioni regionali in Umbria un errore strategico che mette in discussione il futuro del centrosinistra stesso“.
GUBBIO – Liberi e Democratici, di fronte al veto posto dal livello politico regionale e da talune componenti del livello politico locale eugubino alla candidatura a consigliere regionale di Filippo Stirati, ha deciso di non frantumare ulteriormente il fronte progressista con altre candidature di bandiera.
La nostra proposta andava nella direzione di una vera candidatura autorevole e di qualità che, dopo il tragico commissariamento del Comune, ha espresso per 10 anni un’azione amministrativa progressista tra le più avanzate in Umbria proprio negli stessi anni in cui il resto dei territori regionali (e la Regione stessa) andava a destra e che avrebbe potuto realmente conseguire, in un quadro di ricomposizione del fronte progressista eugubino, l’elezione al Consiglio Regionale, ricoprendo il ruolo con capacità, competenza e autonomia.
Proprio alla Sinistra e al Centrosinistra dovrebbe stare a cuore il nostro patrimonio progressista maturato in anni di duro e fecondo lavoro amministrativo e politico.
Riteniamo l’esclusione di figure significative dal processo di candidatura per le elezioni regionali in Umbria un errore strategico che mette in discussione il futuro del centrosinistra stesso.
È fondamentale affrontare questa situazione con una visione chiara e condivisa, riconoscendo che il successo politico non si costruisce attraverso l’esclusione, ma attraverso l’inclusione e il riconoscimento delle competenze di coloro che hanno già dimostrato di saper amministrare bene.
La coalizione regionale ha rivelato una grave assenza nel post-elezioni comunali a Gubbio, mancando di avviare, seppur richiesta, un’analisi approfondita del voto dopo la sconfitta elettorale. Questo silenzio, a fronte della situazione politica, è incomprensibile e ingiustificabile, soprattutto considerando che le scelte fatte erano frutto di un ampio consenso e condivisione tra i partecipanti al Tavolo, compresi gli esponenti regionali.
Appare quindi evidente che il criterio utilizzato per escludere figure significative dalla candidatura alle prossime elezioni regionali sia chiaramente strumentale. Se alcuni sono considerati responsabili della sconfitta elettorale, perché non estendere la stessa responsabilità ai membri del tavolo delle comunali, ai partiti e ai dirigenti regionali coinvolti? La divisione dei candidati ha contribuito alla sconfitta, ma tale responsabilità deve essere condivisa.
Visti i tempi cinici (e non civici!) che la Politica sta attraversando, ci chiediamo se la pluralità dei candidati sul nostro territorio miri a dare più rappresentanze o piuttosto nessuna rappresentanza…
È cruciale che il centrosinistra si ponga come custode della democrazia locale, contrastando l’influenza indebita dei poteri economici nei luoghi decisionali della Democrazia che deve mantenere la sua autonomia, garantendo sia gli interessi degli uni, sia la tutela della comunità, della salute dei cittadini e dell’ambiente.
A Gubbio è in atto un processo di “normalizzazione” ed appare evidente, accanto alle altre questioni frutto di personalismi, rancori e spiriti di vendetta, la volontà di escludere una voce libera quale quella di Filippo Stirati proprio sul tema dei rifiuti legato ai cementifici.
E su questo occorrerà capire meglio quale sia stato il vero ruolo svolto dal Sindaco di Gualdo Presciutti, nominato Commissario del PD eugubino.
A questo punto, confidiamo che le forze politiche riformiste eugubine che si sono fatte carico di esprimere una pluralità di candidature (che noi rispettiamo) riescano a concretizzare una rappresentanza politica al nostro territorio.
Al fine di dare il nostro contributo al fronte progressista, chiediamo ai candidati di esprimersi pubblicamente su ciascuno dei seguenti punti che riteniamo essenziali ed imprescindibili nell’esercizio del mandato istituzionale in Regione e nella rappresentanza degli interessi del nostro territorio:
– affermazione dell’autonomia della Politica nell’esercizio del potere di rappresentanza rispetto alle ingerenze esterne ed in particolare rispetto al potere economico
– sanità pubblica e universale, invertendo la privatizzazione in atto dei servizi
– esclusione totale di ogni possibilità di chiusura del ciclo dei rifiuti con incenerimento nei cementifici, neppure in forma temporanea e parziale
– rafforzamento dei diritti civili: -piena realizzazione di quanto previsto nella Legge 194 sull’IVG verificando che in ogni struttura sanitaria a ciò dedicata questo sia reso effettivamente possibile senza ingerenze e potendo ricorrere anche alla terapia farmacologica in maniera libera; -promozione del diritto al “fine vita”; -pieno riconoscimento del diritto alle unioni civili
– rafforzamento del policentrismo regionale in una logica di riequilibrio di risorse e risposte ai bisogni tra i vari territori della Regione
Chiediamo altresì anche alla candidata a Presidente Proietti di farsi carico in maniera convinta e con dichiarazioni chiare e inequivocabili dei punti sopra previsti. Rimaniamo in attesa di pubbliche risposte.
comunicato stampa – fotografie Cronaca Eugubina