Stanno lavorando al recupero della storica tela del pittore Ciro Ferri, una delle pochissime immagini che testimoniano l’incontro tra Sant’Ubaldo e Federico Barbarossa, la Ditta Ikuvium e il Servizio Cultura del Comune di Gubbio, che si occuperà del restauro della preziosa cornice che versa in un pessimo stato di conservazione: senza un suo risanamento è impossibile pensare a una ricollocazione della tela.
Presenti al sopralluogo l’assessore alla cultura Paola Salciarini, il responsabile del Servizio Cultura Matteo Morelli e il Presidente del Lions Club Gubbio Ugo Minelli. L’intervento è finanziato dal Lions Club, Comitato Artisti della Solidarietà, insieme We Serve e alcuni sponsor privati.

La tela “Sant’Ubaldo incontra il Barbarossa”

Sul restauro l’architetto Spartaco Capannelli, per anni funzionario della Soprintendenza e attuale assessore ai lavori pubblici, ha scritto un pregevole volume dal titolo: “Il restauro della chiesa della Madonna del Prato di Gubbio” per i tipi di Visiona Edizioni.

GUBBIO – L’assessore alla Cultura Paola Salciarini, accompagnata dal responsabile del Servizio Cultura del Comune, Matteo Morelli, ha visitato i laboratori della Ditta Ikuvium che si sta occupando del restauro della tela del pittore Ciro Ferri, “Sant’Ubaldo incontra il Barbarossa” risalente al 1683 circa, di proprietà comunale e collocata presso la chiesa di Madonna del Prato ad ornamento dell’altare di destra.

L’intervento è completamente finanziato dal Lions Club, Comitato Artisti della Solidarietà, insieme We Serve e alcuni sponsor privati. Presente nel sopralluogo anche Ugo Minelli del Lions Club Gubbio.

Il Comune, da parte sua, si sta attivando per cercare le risorse finalizzate al restauro della preziosa cornice in quanto, in fase di smontaggio, è emerso un pessimo stato di conservazione della stessa: senza un suo risanamento è impossibile pensare ad una ricollocazione della tela.

Si tratta di un’autentica attività di recupero e di valorizzazione del patrimonio culturale eugubino – è detto in una nota – che mira alla restituzione cittadina, di un’opera quasi unica, dal momento che l’immagine raffigurante l’incontro tra Sant’Ubaldo e l’imperatore Barbarossa, è una delle pochissime sul tema presenti nell’iconografia del Santo Patrono”.

Il restauro è seguito dal Servizio Cultura perché il Comune è proprietario di tutti gli arredi antichi interni alla chiesa di Madonna del Prato che la Diocesi, proprietaria dell’immobile, ha recuperato con investimento importante e l’intervento sulla tela del Ferri conclude un percorso di valorizzazione dell’edificio religioso, considerato come uno dei più alti esempi del Barocco italiano.

Così come è sotto gli occhi di tutti l’importanza del recupero della Madonna del Prato, splendida chiesa realizzata con la firma di Francesco Castelli, detto il Borromini.

Gioiello di architettura barocca, eretta nel 1662 per volere del vescovo Alessandro Sperelli, sul terreno di proprietà delle Monache di Santo Spirito, in sostituzione della “picciola chiesuola” che si trovava in quella esatta porzione di terreno, è una delle più belle chiese di Gubbio.

Sul restauro l’architetto Spartaco Capannelli, per anni funzionario della Soprintendenza e attuale assessore ai lavori pubblici, ha scritto un pregevole volume dal titolo: “Il restauro della chiesa della Madonna del Prato di Gubbio” per i tipi di Visiona Edizioni.

di Euro Grilli