Il sindaco Vittorio Fiorucci: “Le opere pubbliche vanno mantenute. Restituiremo il Parco alla città, questa non è un’opera costruita sul finanziamento”. Erika Borghesi: “Stanziati 213 mila euro, con i lavori che si concluderanno entro dicembre 2025“.
Spartaco Capannelli: “Il progetto di riqualificazione sarà curato dal giovane architetto Giorgia Castellani, e questo è anche un passare il testimone alla nuove generazioni. Grande partecipazione popolare questa sera, quando si parla di patrimonio la gente ha voglia di partecipare”.
Tanti gli interventi del pubblico presente. Tutti d’accordo sul fatto che la riqualificazione di Parco Ranghiasci e del Villino devono passare per un pieno coinvolgimento di tutta la città di Gubbio. Carlo Pierotti: “Alla città la gestione della città”.

Parco Ranghiasci

Stefania Frondizi (responsabile del progetto): “L’obiettivo è di far venire i cittadini al Parco, ad esempio collegando l’Acquedotto medievale a Parco Ranghiasci per avere un flusso continuo di gente e visitatori”.

GUBBIO – Si è tenuto giovedì sera, nella sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, di fronte a tantissimi cittadini, l’incontro Insieme per la rinascita di Parco Ranghiasci”, incentrato sul progetto di riqualificazione del Villino e del Parco.

L’Amministrazione comunale e l’Ufficio tecnico del settore lavori pubblici erano presenti con il sindaco Vittorio Fiorucci, l’assessore Spartaco Capannelli e l’ingegnere Stefania Frondizi.

Il Parco collega lo spazio verde naturale delle montagne, il centro storico e il verde urbano, e già alla metà dell’800 (costruito su un percorso di Viali) costituiva una significativa innovazione urbanistica.

La proprietà del Parco è suddivisa a metà tra il Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia. I lavori di riqualificazione del Parco e del Villino sono regolamentati da una Convenzione tra le parti del 19 dicembre 2023, per un importo complessivo di 213 mila euro (160 mila euro più iva).

Gli interventi istituzionali

Sindaco Vittorio Fiorucci: “Faremo di questa compartecipazione della città al progetto di riqualificazione di Parco Ranghiasci, una parte importante del nostro cammino politico amministrativo. Ci stiamo muovendo su tutti i fronti, Parco Ranghiasci è stato completamente dimenticato e ora decidiamo cosa farci.

Le opere pubbliche vanno mantenute. Restituiremo il Parco alla città, anche per la sua importanza botanica. Questa non è un’opera costruita sul finanziamento”.

Erika Borghesi (in rappresentanza della Provincia di Perugia): “Si tratta di circa un ettaro e mezzo di patrimonio boschivo, con alcuni manufatti. Stanziati 213 mila euro di finanziamento, con i lavori che si concluderanno entro dicembre 2025. Parco Ranghiasci ha un valore altissimo sia culturale che naturale, con immobili e uliveto”.

Assessore Spartaco Capannelli: “Ricordiamo che grazie a Paolo Barboni e Pier Luigi Neri Parco Ranghiasci è diventato di proprietà comunale. Il progetto di riqualificazione sarà curato dal giovane architetto Giorgia Castellani, e questo è anche un passare il testimone alla nuove generazioni. Grande partecipazione popolare questa sera, quando si parla di patrimonio la gente ha voglia di partecipare”.

Riassunto degli interventi del pubblico

Mario Farneti: “Il Villino di Parco Ranghiasci per importanza è simile alla Casina Valadier di Villa Borghese. Ha le potenzialità di un richiamo internazionale”.

Paolo Barboni: “Il vero problema è la gestione del Parco. E’ necessario coinvolgere gli Enti del terzo settore. Quando lo acquisimmo, all’epoca, il Parco doveva servire per attrarre flussi di turisti nella parte alta della città”.

Marco Cancellotti (Presidente Maggio Eugubino): “La vera sfida è la manutenzione del Parco, per questo è necessario una coralità di attori per gestirla”.

Un cittadino: “E’ necessaria la manutenzione costante delle strade del Parco, rovinate dalle irruzioni dei cinghiali”.

Stefano Pascolini: “Più sicurezza per evitare futuri atti vandalici. Sarebbe importantissimo creare all’interno del Parco un percorso artistico con opere d’arte della biennale attualmente conservate altrove”.

Sindaco Vittorio Fiorucci: “Stiamo lavorando sulla segnaletica turistica per portare i turisti nella parte alta della città”.

Carlo Pierotti: “Alla città la gestione della città”.

Un imprenditore eugubino: “Avete il coraggio di trasformare il Parco in qualcosa che porta soldi? A Parco Ranghisci vanno organizzati almeno 20 o 30 eventi all’anno”.

Dr. Massimo Panfili: “Il Parco deve essere accessibile anche alle persone disabili. Pensiamo ad esempio a mezzi elettrici per raggiungerlo e girarvi internamente”.

Una cittadina eugubina: “Ho sentito dire che a Parco Ranghiasci vanno organizzati eventi. Benissimo, ma non improvvisiamo. Questa città ha bisogno di un esperto del settore che organizzi eventi di elevato valore”.

Altre persone intervenute hanno chiesto se è stato fatto uno studio che metta in evidenza chi sono i frequentatori del Parco e in quali orari, per studiare gli interventi possibili. “Che tutto non si risolva in un vuoto slogan di intervento”.

Ingegnere Stefania Frondizi (responsabile del progetto): “Serve un confronto di idee e di proposte su Parco Ranghiasci. Oggi sono disponibili le planimetrie, visto che il progetto sta per partire. L’obiettivo è di far venire i cittadini al Parco, ad esempio collegando l’Acquedotto medievale a Parco Ranghiasci per avere un flusso continuo di gente e visitatori”.

Ettore Sannipoli: “Parco Ranghiasci è un collegamento naturale tra il Bottaccione e il monte Ingino”.

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