Intervista a Leonardo Nafissi: “Formulo i migliori auguri al neo Sindaco nell’interesse della città, al quale ho già fatto di persona le mie congratulazioni.
Sarà un’opposizione seria, rigorosa e costruttiva nell’interesse della città, perché siamo stati appunto chiamati dai cittadini per svolgere al meglio questo ruolo“.
Sulle Elezioni Amministrative 2024: “Non servivano alleanze solo per fini elettorali, ma un nuovo progetto amministrativo per la città. No a personalismi, ho più volte messo a disposizione la mia candidatura. 

Nafissi durante la presentazione dei candidati

I sondaggi, per nulla scientifici, hanno avvelenato la campagna elettorale e l’esito del voto in misura determinante, aspetto che a molti cittadini è sfuggito. Penalizzata la nostra proposta politica.
Il mio principale obiettivo era infatti quello di proporre una coalizione di centrosinistra credibile per battere le destre e favorire l’impegno di tanti giovani in politica, per consentire loro di decidere sul proprio futuro e su quello della città“. 

GUBBIO (F.C.) – A distanza di un mese abbiamo sollecitato una prima riflessione sul voto di Leonardo Nafissi, certamente la vera novità per il centro sinistra insieme al progetto politico dei tanti giovani coinvolti.

Dopo la rivoluzione politica generata dalle elezioni comunali e la necessaria fase di riflessione, iniziamo a valutare più lucidamente quanto accaduto. In primo luogo possiamo affermare, purtroppo con il senno di poi, che avevamo visto giusto sulla necessità, da sempre e più volte sottolineata ai rappresentanti del Patto avanti, di dover proporre un nuovo progetto politico alla città, cosa che gli esiti del voto hanno poi inequivocabilmente dimostrato.

Di fatto, escludendo quel 20% circa di elettori della coalizione Patto Avanti, il restante 80% degli elettori eugubini chiedeva un cambiamento, soprattutto di metodo, rispetto alla precedente amministrazione, e ciò che sorprende è appunto l’ostinazione dei componenti di quella coalizione nel non avere voluto cogliere fino all’ultimo questo sentimento così diffuso; anzi sembra che qualcuno non lo abbia ancora compreso e cerchi di scaricare su altri la responsabilità della sconfitta.

In politica non ci sono quasi mai controprove di come poteva andare nel caso di scelte diverse, ma in questo caso ci sono: è sufficiente constatare come i circa 160 voti che sono mancati alla candidata Tasso per andare al ballottaggio siano mancati proprio nelle stesse liste della coalizione, dato che attraverso il voto disgiunto quasi 300 elettori hanno premiato altri candidati a sindaco pur votando per il Patto avanti. Quindi la responsabilità sta tutta dentro quella coalizione e non altrove”.

Leonardo Nafissi

Quindi la città chiedeva un cambiamento e l’ha trovato a destra.

Noi abbiamo più volte sottolineato l’esigenza di realizzare un progetto credibile per il campo progressista da sottoporre ai cittadini, perché soltanto con un nuovo progetto politico e amministrativo si poteva contrastare la destra, non con alleanze costruite solo per fini elettorali.

L’altro dato che è emerso dal voto è infatti la distanza della gente dai partiti tradizionali e dalle loro scelte di vertice, spesso legate ad accordi fra gruppi dirigenti non più rispondenti alle aspettative della gente.

Basta leggere i dati per vedere come i principali gruppi politici della città siano liste civiche e come invece i partiti tradizionali abbiano subito debacle clamorose tra il concomitante voto politico delle elezioni europee e quello delle comunali: Fratelli d’Italia dal 30% delle europee al 6% delle comunali, il PD dal 26% al 6% e così via”.

In molti hanno scritto e commentato che la vostra scelta di uscire dal Patto avanti sia stata dettata da scelte di carattere personale e che i programmi erano simili e sovrapponibili.

Rinviamo al mittente le accuse di vendette o di questioni personali suggerendo di prendere atto del dato politico inequivocabile emerso dal voto. La forza di un gruppo di oltre 160 persone, con tanti giovani interessati alla politica, che si sono riconosciute in un’associazione credibile e che insieme ad altre hanno lavorato ad un nuovo progetto per la città, non può nascere da un fatto politico risalente al passato.

Non ci sono personalismi di sorta e, solo tra tutti i candidati, ho pubblicamente e più volte messo a disposizione la mia candidatura e a fare un passo indietro per consentire la realizzazione di un progetto condiviso di rinnovamento, ma senza risposte.

Il mio principale obiettivo era infatti quello di proporre una coalizione di centrosinistra credibile per battere le destre e favorire l’impegno di tanti giovani in politica, per consentire loro di decidere sul proprio futuro e su quello della città.

Penso di essere riuscito in questo intento e lo straordinario risultato delle preferenze sono lì a dimostrarlo: i primi due candidati più votati in assoluto sono di Gubbio Città Futura”.

Leonardo Nafissi “Città Futura”

E sul programma quali differenze?

La differenza sostanziale risiede nel metodo con il quale amministrare la città, metodo che secondo noi abbisogna di cura e attenzione per la città e per i territori, di informazione ai cittadini, di preventivo loro coinvolgimento, di programmazione e di visione sul futuro della città; è per questo che ci siamo divisi, non per ripicche.

Ed anche il metodo delle primarie, certamente utili se ben programmate a tempo debito, ma proposte dal Patto avanti solo a poche settimane dalle elezioni, sono state un altro elemento di divergenza”.

Più volte ha sottolineato il ruolo negativo dei sondaggi, ci spieghi meglio.

Sul tema dei sondaggi siamo veramente molto arrabbiati perché l’analisi del voto effettivo ha dimostrato come questi strumenti, per nulla scientifici, abbiano avvelenato la campagna elettorale e l’esito del voto in misura determinante, aspetto che a molti cittadini è sfuggito.

Ci si deve infatti domandare come sia possibile che accreditate società specializzate, tra i dati proposti dal sondaggio e i dati effettivi del voto, possano aver compiuto macroscopici errori che arrivano per i principali partiti fino al 280% per Forza Italia, al 146% per il Partito Democratico, al 130% per Fratelli d’Italia.

Aspetto ancor più grave si rileva per i dati relativi ai candidati a Sindaco, che nel mio caso hanno visto proporre, attraverso il sondaggio, differenze con altri candidati del 18%, quando il dato effettivo del voto ha visto uno scarto di appena lo 0,3%.

Si comprende bene come la farsa del cosiddetto voto utile, da alcuni declamata, sia servita soltanto a mandare al ballottaggio le due destre, promotrici dei sondaggi stessi, penalizzando in modo determinante la nostra proposta politica, come in questi giorni molti cittadini, rammaricati nell’aver creduto ai sondaggi, ci stanno confidando”.

Nafissi con la sua squadra presenta il programma

Ora si avvia una nuova fase che vi vede in Consiglio comunale all’opposizione della Giunta Fiorucci, quale sarà l’atteggiamento?

Intanto formulo i migliori auguri al neo Sindaco nell’interesse della città, al quale ho già fatto di persona le mie congratulazioni.

Sarà un’opposizione seria, rigorosa e costruttiva nell’interesse della città, perché siamo stati appunto chiamati dai cittadini per svolgere al meglio questo ruolo.

Così come dovrebbe accadere di norma in ogni Consiglio comunale, sosterremo le proposte utili alla cittadinanza e contrasteremo con decisione quelle da noi ritenute non condivisibili perché non utili e non in linea con i nostri valori, avendo la responsabilità quale primo partito della città.

Sarà una opposizione concreta fatta di proposte e progetti che in questi mesi abbiamo elaborato con il contributo dei tanti cittadini nei gruppi di lavoro tematici e che proporremo ai cittadini e al rinnovato Consiglio comunale sin dal primo insediamento”.

Leonardo Nafissi alla fine della campagna elettorale

In conclusione per il centrosinistra così diviso cosa prevede e quali azioni proporrete?

Per noi in primis e per tutte le forze politiche progressiste, è il momento di assumersi da un lato le proprie responsabilità, attraverso una seria autocritica e dall’altro l’impegno a collaborare per ricostruire e dare un nuovo volto alla politica eugubina.

Come sempre, noi lo faremo in totale trasparenza, nell’ottica della massima apertura al dialogo, disponibilità e coerenza. La gente si aspetta infatti un chiaro segnale di novità e vorrebbe vedere al centro dell’attività politica l’interesse della collettività, senza protagonismi o interessi personali o di carriera; ritengo che la nostra proposta politica abbia rappresentato tutto questo.

La vicina e positiva esperienza della Sindaca Ferdinandi a Perugia dimostra che la destra si può battere ma a precise condizioni: candidati autorevoli, rappresentativi dei territori e progetti politici credibili.

Le alleanze solo elettorali pensate da gruppi dirigenti ristretti, spesso a favore dei propri fedelissimi, non tengono più; oggi i cittadini sono in grado di valutare con consapevolezza tutto ciò. E le prossime elezioni regionali in Umbria saranno di nuovo il fondamentale vero banco di prova per tutto il fronte progressista”.

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