Il sindaco Vittorio Fiorucci ha tagliato il nastro tricolore insieme a Giovanna Uccellani, alla presenza di Filippo Stirati. Si tratta di un progetto portato avanti dall’Amministrazione comunale precedente, con Vittorio Fiorucci che ha portato a compimento i lavori.
L’Orto di San Benedetto nasce grazie a un finanziamento congiunto di GAL Alta Umbria (180mila euro) e Comune di Gubbio. Il progetto nasce dall’idea dell’Amministrazione comunale di continuare ad investire sul segmento del turismo naturalistico e geopaleontologico.

Orto di San Benedetto, tante Famiglie oggi all’inaugurazione
Il sindaco Vittorio Fiorucci ha detto che sarà recuperato anche il parcheggio sotterraneo di San Benedetto che sarà funzionale al Parco riqualificato. “Qui installeremo anche una realtà virtuale per valorizzare ulteriormente la Gola del Bottaccione e la passeggiata dell’acquedotto medievale“.
L’architetto Sebastiano Sarti: “Questo era l’antico orto del Monastero, era un luogo importante della città, poi la città si è dimenticata di questo posto, e oggi abbiamo recuperato la possibilità che possa tornare ad attrarre persone“.
GUBBIO – Il sindaco Vittorio Fiorucci e Giovanna Uccellani, alla presenza di Filippo Stirati, hanno tagliato il nastro tricolore con il quale si è inaugurato oggi pomeriggio (lunedì 8 luglio) l’Orto di San Benedetto riqualificato grazie al contributo del GAL Alta Umbria, con il cofinanziamento del Comune di Gubbio.
Il progetto nasce dall’idea dell’Amministrazione comunale di continuare ad investire sul segmento del turismo naturalistico e geopaleontologico, visto il collegamento con la vicinissima mostra Extinction, che racconta le grandi estinzioni verificatesi nel corso delle Ere, compresa quella dei dinosauri, e il sito geologico della Gola del Bottaccione, distante appena due chilometri, che lo scorso anno si è confermato un riferimento mondiale per tutta la comunità scientifica, grazie all’attribuzione del Golden Spike.
Il sito era già meta di studiosi da tutto il mondo perché la sua sequenza di rocce testimonia anche la caduta sulla Terra del gigantesco asteroide che 66 milioni di anni fa causò l’estinzione di numerose specie, tra cui i grandi dinosauri.
Il progetto di riqualificazione del parco pubblico, diretto dall’Architetto Sebastiano Sarti, con un importo complessivo di circa 220.000 euro di cui circa 180.000 finanziati dal GAL, ha permesso di rimettere al centro il luogo che anticamente era l’orto del monastero benedettino, diventato negli ultimi anni uno spazio poco vissuto.
Il Parco sarà uno spazio pubblico, aperto a tutti, ed in particolare alle famiglie e ai bambini che vogliono “immergersi” nel mondo dei dinosauri.

Il paleontologo Simone Maganuco
Gli interventi
Il sindaco Vittorio Fiorucci: “Restituiamo agli eugubini questo luogo bellissimo e riqualificato, che diventerà laboratorio di studi e attività per i bambini.
Si tratta di un lavoro iniziato dalla Giunta precedente che oggi viene portato a compimento.
L’obiettivo è di riportare numerosi visitatori nella Gola del Bottacione e proseguire nella valorizzazione del turismo naturalistico e geopaleontologico“.
Matteo Montanari (GAL Alta Umbria): “Il progetto è riuscito a soddisfare tutti gli obiettivi perchè ha una doppia valenza positiva: è un Parco che torna a disposizione dell’intera comunità eugubina, e ha una forte valenza turistica, quindi il finanziamento è stato speso bene“.
Architetto Sebastiano Sarti (progetto e direzione lavori interventi di riqualificazione): “E’ un progetto fuori del comune e per questo ringrazio Matteo Morelli e Giovanna Uccellani che ci hanno sempre seguiti e aiutati. Grazie anche al nuovo sindaco Vittorio Fiorucci per la continuità che ha saputo assicurare ai lavori.
Questo era l’antico orto del Monastero, era un luogo importante della città, poi la città si è dimenticata di questo posto, e oggi abbiamo recuperato la possibilità che possa tornare ad attrarre persone.
Il muro che lo circonda obiettivamente era un ostacolo da superare nella fase progettuale, quindi abbiamo installato dei segnali di ingresso lungo tutte le mura e lungo via Perilasio ci siamo messi a giocare disegnando a terra un ‘Campanone” di una volta con i dinosauri“.
Il Paleontologo Simone Maganuco: “Gubbio è un sito a livello mondiale, il mio lavoro è fatto di studio e divulgazione e qui trova il suo compimento perfetto. Il tema principale è quello della famiglia perchè c’è una dinosaura con il piccolo, per il tema della nidificazione, e per la stretta collaborazione tra le Scuole e il territorio. Più questo luogo sarà vissuto, più facile sarà la sua manutenzione“.

Panoramica dell’Orto di San Benedetto
Conclusioni
Il Comune di Gubbio ha siglato una convenzione con la mostra “Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri”, “Il ristorante San Benedetto” ed il bar gelateria “Il cinque colli” per collaborare congiuntamente alla manutenzione ed al rispetto di questa area restituita alla città.
Gli operatori di Extinction hanno realizzato insieme ai bambini “Pallondino”, il coloratissimo palloncino preistorico, ed il Paleontologo Simone Maganuco è stato a disposizione di tutti per rispondere a domande e curiosità legate ai dinosauri e tanti altri animali estinti.
Con l’estrazione ufficiale del vincitore del Contest, svoltosi nelle scorse settimane grazie all’aiuto dei visitatori della mostra, il Sauropode di grandi dimensioni “arrivato” all’interno dell’Orto San Benedetto riceverà un nome.
Il sindaco Vittorio Fiorucci ha detto che sarà recuperato anche il parcheggio sotterraneo di San Benedetto che sarà funzionale al Parco riqualificato. “Qui installeremo anche una realtà virtuale per valorizzare ulteriormente la Gola del Bottaccione e la passeggiata dell’acquedotto medievale“.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina