Martedì pomeriggio, improvvisamente, è scomparso il semaforo che, di fronte all’ingresso del “cantiere Contessa”, regola la viabilità lungo il primo tratto della vecchia strada comunale n.23, fino all’imbocco sulla statale 452 dove è presente un secondo impianto semaforico per le auto che viaggiano in direzione di San Bartolomeo.

Il “cantiere Contessa”
Il giorno successivo il semaforo è stato ritrovato dal personale dell’Azienda eugubina che esegue i lavori nella scarpata adiacente la vecchia strada della Contessa.
Questo episodio si somma a tutta una serie di furti e atti vandalici subiti dal “cantiere Contessa” nelle ultime settimane: danneggiamenti alla segnaletica, recinzioni strappate, furti di cartellonistica e segnaletica, che il personale del cantiere ha continuamente reintegrato.
GUBBIO – I fatti che raccontiamo si riferiscono al pomeriggio di martedì 30 agosto, quando uno dei due semafori che regola la circolazione lungo il primo tratto della vecchia strada comunale n.23 della Contessa, è improvvisamente scomparso.
Si tratta del semaforo posizionato di fronte al cantiere di ricostruzione del viadotto Contessa, che regola il traffico nel breve tratto di strada dal cantiere all’imbocco sulla statale 452 Contessa, dove, in direzione delle Marche, c’è un altro impianto semaforico prima della ripida discesa.
Il semaforo serve ai mezzi del cantiere per percorrere la strada in sicurezza fino alla statale 452. La viabilità lungo la vecchia strada comunale n.23 è infatti a senso unico in direzione di San Bartolomeo, e vietata in direzione di Gubbio, anche se le infrazioni segnalate alle Forze dell’Ordine sono molteplici.
Il semaforo è scomparso martedì pomeriggio, ed è stato ritrovato da personale dell’Azienda eugubina che esegue i lavori sul viadotto Contessa il giorno successivo, mercoledì 31 agosto, nella scarpata adiacente la vecchia strada comunale.
Si tratta dell’ennesimo atto vandalico subito dal “cantiere Contessa“, che si somma ai danneggiamenti alla segnaletica, alle recinzioni strappate, fino a piccoli furti di cartellonistica e segnaletica, che il personale del cantiere deve continuamente reintegrare.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina