Il Sindaco Stirati: “Il tema della disabilità che attraversa le comunità è una grande questione anche culturale, che deve essere fortemente corroborata e fortificata”. L’assessore Simona Minelli: “Un’associazione che regala uno spazio nuovo di ascolto non solo alle persone disabili ma anche alle loro famiglie”.
Il Presidente Ubaldo Cecilioni: “Metteremo in campo tutte le conoscenze accumulate nelle nostre singole esperienze per fornire consigli, suggerimenti o supporto a tutti coloro che, anche dall’oggi al domani come è per esempio accaduto a me, possono trovarsi catapultati in una realtà di disabilità, che può riguardare se stessi o un proprio caro, figlio o genitore”.
GUBBIO – Un detonatore di carica positiva e pienamente integrata: rispetta perfettamente il senso e le finalità della neonata associazione il logo de “La carica dei 104”, gruppo di incontro e confronto aperto a tutti che pone la disabilità al centro, e che si è presentato alla città nella Sala Ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana.
Insieme a Ubaldo Cecilioni, presidente dell’associazione, c’erano Giovanna Ghirelli, Valentina Panfili, tra i principali motori dell’associazione, e molti altri soci della stessa, insieme al sindaco Filippo Stirati, al primo cittadino di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, all’assessore a Welfare e Servizi Sociali Simona Minelli e al vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini.
“Il cuore pulsante della nostra associazione è rappresentato dalle persone, dalle persone disabili, che vogliamo mettere rigorosamente al centro, offrendo loro e a tutti i nostro soci un continuo confronto e ascolto empatico”: così Ubaldo Cecilioni.
“La carica dei 104 accoglierà al suo interno tutto quello che è disabilità, senza differenziare tra le varie macrofamiglie che comprendono disabilità fisiche, intellettive o sensoriali.
Metteremo in campo quello che è il nostro vissuto, tutte le conoscenze accumulate nelle nostre singole esperienze per fornire consigli, suggerimenti o supporto a tutti coloro che, anche dall’oggi al domani come è per esempio accaduto a me, possono trovarsi catapultati in una realtà di disabilità, che può riguardare se stessi o un proprio caro, figlio o genitore.
Quello che ci proponiamo è di offrire una reale possibilità per uscire da quell’isolamento obbligato a cui troppo spesso la disabilità costringe: per questo pensiamo a eventi che avranno al centro per esempio la promozione delle tecnologie assistite, così da portare nella collettività le nostre storie e il nostro quotidiano, al fine di dimostrare che un disabile ha una qualità di vita e può essere integrato non che entrare in sinergia parimenti a un normotipo, diventando una risorsa e non certamente un peso”.
“Accogliamo con grande piacere un’iniziativa che rafforza il panorama del tessuto associazionistico cittadino nell’ambito del sociale, e che guarda alle politiche inclusive in senso lato – ha sottolineato il Sindaco Stirati – il Comune di Gubbio nei suoi programmi costitutivi e nelle scelte operative che compie ha fatto e continuerà a fare del sociale una materia assolutamente preminente.
Il tema della disabilità che attraversa le comunità è una grande questione anche culturale, che deve essere fortemente corroborata e fortificata”.
Anche l’assessore Simona Minelli ha salutato con entusiasmo la nascita di questa realtà, “un’associazione che regala uno spazio nuovo di ascolto non solo alle persone disabili ma anche alle loro famiglie, e che apre alle persone normotipo dando vita a un luogo di espressione e condivisione gettando le basi per un cambiamento culturale necessario per raggiungere la vera integrazione e inclusione”.
– Comunicato stampa –