La rimozione è avvenuta questa mattina da parte di un’Azienda specializzata di Perugia su mandato della Regione Umbria, che ne deteneva la proprietà fin dal terremoto del 1984.

Prefabbricato in “Largo Matteotti”

Al suo interno negli ultimi 13 anni sono morte due persone (Danilo Clemente Demartis 65enne originario di Frosinone e Franco F. 60enne originario di Torino) che lo abitarono senza elettricità, acqua corrente e servizi igienici. 
Ora i cittadini chiedono che l’intero piazzale sterrato venga riqualificato e asfaltato “per renderlo almeno decoroso, visto che si trova a ridosso del centro storico“. Si tratterebbe di “un’area privata a uso pubblico“. 

GUBBIO – Questa mattina, gli operai di un’Azienda specializzata in recuperi di Perugia, hanno rimosso il prefabbricato, che da anni si trovava in “Largo Matteotti“, su “ordinanza” della Regione dell’Umbria che ne deteneva la proprietà fin dai tempi del terremoto del 1984.

Il piazzale sterrato, impropriamente definito “Largo Matteotti” per mancanza di toponomastica, si trova a confine con l’area archeologica della Guastuglia, e da tempo i cittadini chiedono venga riqualificato anche come parcheggio, viste le condizioni attuali in cui si trova.

Carabinieri al prefabbricato in via Matteotti

Profonde buche e polvere d’estate, fango e pozze d’acqua d’inverno, lo rendono “inutilizzabile” sia per i residenti che per i turisti, mentre nel prefabbricato negli ultimi 13 anni sono morte due persone: il 21 marzo del 2022 al suo interno venne ritrovato il corpo senza vita di Danilo Clemente Demartis (65enne originario di Frosinone, ma da 21 anni residente a Gubbio dove lavorò nell’edilizia), e circa tredici anni prima quella di Franco F. (60enne originario di Torino), entrambi morti per cause naturali.

Due morti, soprattutto quella più recente di Danilo Clemente, i cui funerali furono celebrati a San Giovanni alla presenza di conoscenti e familiari, che scossero l’opinione pubblica eugubina, che chiese, anche attraverso la Caritas, la rimozione del prefabbricato affinché nessun’altra persona potesse abitarlo nelle condizioni in cui è stato abitato negli ultimi anni, vale a dire senza acqua corrente, elettricità e servizi igienici.

Il piazzale sterrato, che dovrebbe essere “privato a uso pubblico“, così ci dicono alcuni residenti della zona, è pieno di buche colme dell’acqua della pioggia dei giorni scorsi. Qui vengono a parcheggiare anche molti turisti, visto che il parcheggio è libero senza pedaggi.

Soprattutto martedì mattina con il Mercato settimanale in Piazza 40 Martiri, la discesa di accesso al parcheggio e il parcheggio stesso, sono presi d’assalto dagli automobilisti, dal momento che da qui il centro storico dista appena qualche centinaio di metri in linea d’aria.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina