Si è cercato di fare il punto della situazione, soprattutto con riferimento ai tempi certi dei lavori e alla viabilità alternativa per raggiungere Gubbio, che diventa indispensabile. Alcuni titolari di attività hanno ricordato che il primo cantiere sulla Contessa venne aperto nel 1982. 

Cronaca Eugubina n.249

Una Società sta ultimando i lavori della nuova Area di sosta a San Bartolomeo, “non ci fermiamo nonostante i disagi per la chiusura Contessa“. spiega il titolare. Il primo tracciato della Contessa fu realizzato negli anni ’50. 
La proposta: “Percorrere la galleria e immettersi subito sulla vecchia strada Contessa sfruttando l’apertura a lato dell’uscita in direzione di Gubbio. In questo modo ci sarebbero soltanto 200 metri di vecchia strada da percorrere“.

GUBBIO – La chiusura della statale 452 Contessa, prevista subito dopo Pasqua il 16 aprile circa, preoccupa i residenti delle zona situate lungo la strada, i titolari di attività, i pendolari, gli autotrasportatori, gli studenti delle Scuole superiori e gli universitari, e tanti cittadini marchigiani che raggiungono l’Ospedale di Branca per le cure mediche.

Con la chiusura fino a Natale della Contessa, questi spostamenti diventeranno più difficili, con la conseguenza che alcune attività ricettive hanno già ricevuto disdette per cresime e matrimoni, mentre altri clienti attendono di avere notizie certe sulla viabilità alternativa prima di prenotare la vacanza.

A questo si aggiunga il disagio di studenti e popolazione locale che, per raggiungere Gubbio, dovranno percorrere la vecchia strada della Contessa riasfaltata (con tutti i limiti di una strada stretta e disagevole), oppure passare per Scheggia e il Bottaccione (allungando il tragitto di alcuni chilometri).

Di tutto questo si è parlato al “Ristorante San Bartolomeo” lungo la Contessa, alla presenza di cittadini, autotrasportatori, titolari di attività umbri e marchigiani, con la presenza di Cronaca Eugubina, del giornalista Mario Carnali del “Resto del Carlino Pesaro”, di Euro Grilli del “Corriere dell’Umbria” informato telefonicamente, e di Trg che ha effettuato un collegamento Tv con lo studio centrale dov’erano ospiti il sindaco Filippo Stirati, il Presidente di Confindustria eugubino gualdese Luca Colaiacovo, la Presidente di Confcommercio Gubbio Barbara Marsili, il Presidente di Cna Gubbio Andrea Rueca.

Riunione Contessa a San Bartolomeo

Dibattito e proposte a San Bartolomeo

Di seguito riportiamo gli interventi e le proposte avanzate dai cittadini autotrasportatori e titolari di attività presenti a San Bartolomeo, con la premessa che tutti indistintamente riconoscono l’indispensabilità e l’importanza dei lavori di ricostruzione del viadotto e di riqualificazione della galleria: ci si domanda però se sia possibile in extremis coniugare i lavori con la strada Contessa che rimane aperta.

Gianluca Naticchi (titolare “Ristorante San Bartolomeo”): “La chiusura della statale Contessa significherà per noi la chiusura delle attività per i mesi necessari a eseguire i lavori, a causa del calo del traffico e delle presenze. Dopo l’alluvione del settembre 2022, si prospetta una nuova chiusura e siamo seriamente preoccupati per il futuro dei nostri dipendenti“.

Cittadini, autotrasportatori e titolari di attività hanno sottolineato che la Contessa è una “via di comunicazione principale tra Umbria e Marche, indispensabile per le imprese del territorio“.

Mattia (titolare di un’Azienda di Autotrasporti di Urbania): “Con le deviazioni previste rispetto al tracciato della Contessa, perdiamo due ore per raggiungere Roma, con inevitabile aumento di spese per il gasolio dei mezzi“.

Dante Damiani (titolare della Società che sta ristrutturando la Stazione di Servizio a San Bartolomeo): “Si prospetta un periodo di stop del lavoro, proprio quando abbiamo fatto un investimento molto importante qui a San Bartolomeo. La Contessa è una strada strategica, basta pensare che molti cittadini marchigiani la utilizzano per raggiungere l’Ospedale di Branca.

Noi stiamo realizzando la nuova area di sosta qui a San Bartolomeo, con una palazzina per docce e bagni per i viaggiatori e gli autotrasportatori, colonnine per ricariche elettriche, tutto questo grazie ad un investimento di alcune centinaia di migliaia di euro, con i lavori che si concluderanno a luglio, quando apriremo al pubblico nonostante la strada Contessa chiusa“.

Chiusura Contessa, i partecipanti alla riunione di San Bartolomeo

Una titolare di attività di Cantiano che lavora a Gubbio: “Sono 30 anni che c’è il semaforo sulla Contessa. Si doveva prima trovare una alternativa per la viabilità e poi eseguire i lavori, invece si è fatto esattamente il contrario e ora siamo in questa situazione. Come sarà possibile percorrere la vecchia Contessa o il Ponte a Botte con il maltempo e la neve? 

A che ora dovremmo partire per raggiungere il lavoro e a che ora torneremo a casa dal lavoro? Inoltre, quando i viaggiatori si saranno abituati a percorsi alternativi, chi garantisce che sarà così scontato che tornino a percorrere la Contessa?“.

Altri titolari di attività: “Cosa dobbiamo dire ai nostri clienti sulla viabilità? Nessuno ci ha informati. Non sappiamo proprio cosa aspettarci e già riceviamo le prime disdette. Chi vuole venire in vacabza, sarà disposto ad allungare il tragitto?“.

Signora Stefania Radicchi (storica titolare di attività a San Bartolomeo): “E’ dal 1982 che lottiamo contro le chiusure selvagge della Contessa. Vogliamo certezze, anche perchè abbiamo l’esempio della vicina Flaminia dove i lavori sembrano non finire mai. La strada non è di Anas ma di tutti i cittadini. 

Conservo un documento storico, che attesta che il primo tracciato della Contessa nei primi anni ’50 fu realizzato dagli abitanti del posto che si aprirono così un collegamento con Gubbio, poi negli anni ’70 venne realizzato quello con le Marche. Il problema della Contessa riguarda anche Rimini e la Romagna.

Un’alternativa credibile sarebbe percorrere la galleria e immettersi subito sulla vecchia strada Contessa sfruttando l’apertura a lato dell’uscita in direzione di Gubbio. In questo modo ci sarebbero soltanto 200 metri di vecchia strada da percorrere“.

Viadotto Contessa

Il giornalista Mario Carnali de “Il Resto del Carlino Pesaro” ha parlato dell’importanza della proposta della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che molti anni fa presentò un progetto di tracciato alternativo per la Contessa, nell’ottica di una riqualificazione della SS 452.

La Contessa è un collegamento naturale da duemila anni – ha detto Mario Carnali – e io sono 30 anni che scrivo queste cose sulle colonne del mio giornale“.

Giuseppe Brunelli: “Nel 2003 chiedemmo alla Fondazione di finanziare il progetto di rifacimento del tracciato della Contessa, che nel 2005 venne consegnato in Regione, ma il Comune di Gubbio non lo ha mai inserito nel Prg (Piano regolatore generale). 

Le Cementerie hanno 500 autotreni che da qualche parte devono passare. Con il tracciato finanziato dalla Fondazione, gli autotreni risparmiano 2 litri di gasolio ogni passaggio lungo la Contessa. E’ il Comune di Gubbio che deve creare il dibattito sulla statale 452. E’ necessario concentrare tutte le risorse sulla Contessa”. 

In conclusione di riunione è stato detto che il problema delle infiltrazioni in galleria, sarà risolto soltanto quando si canalizzerà la sorgente presente sulla sommità della montagna. E’ stato anche ricordato il  momento difficile del 2018, quando le attività si accollarono l’onere di pagare i “movieri” che regolavano il traffico sulla Galleria Contessa.

In questo modo si evitarono file chilometriche e il traffico rimase sempre fluido. I “movieri” costarono 16mila euro, “che ad oggi nessuno ci ha rimborsato”, hanno spiegato i titolari di attività.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina