Cantiano 4 mesi dopo l’alluvione del 15 settembre 2022. Stefania Panico, titolare del “Bar Osteria Besci” in piazza Luceoli, al nostro giornale racconta: “I danni sono stati ingenti. Nel locale è entrata l’acqua di due fiumi, il Bevano e il Burano, circa 2 metri e 35 centimetri di acqua e fango.
Cronaca Eugubina n.246
L’impeto della correte ha portato via tutti gli arredi interni e perfino porte e finestre, tutti gli impianti sono risultati danneggiati. Sarei contenta di riaprire a Pasqua, ma questa è solo una mia speranza”.
CANTIANO – Quattro mesi dopo l’alluvione del 15 settembre 2022, per dare continuità al precedente servizio di dicembre, siamo tornati per le vie di Cantiano a intervistare i titolari di attività, duramente colpiti da quanto è successo, per avere da loro una testimonianza sulla gravità di quanto accaduto a Cantiano, e per avere il polso della situazione a livello economico e di aiuti dallo Stato per ripartire.
Iniziamo le interviste da Stefania Panico (“Bar Osteria Besci” in piazza Luceoli): “Il locale è in affitto quindi l’accaduto non ricadeva soltanto su di me, ma anche sui locatari. Gestire il tutto non è stato semplice, sia per me che per loro trattandosi di una situazione anomala.
Ora sembrerebbe che si sia trovata la strada giusta, questa settimana c’è stato il tecnico per il computo metrico, spero quindi che a breve si riesca ad ottenere un accordo firmato che mi permetta di iniziare finalmente i lavori.
Con la speranza anche che le ditte contattate preventivamente abbiano ancora tempo da dedicarmi. I danni sono stati ingenti, nel Bar è entrata l’acqua di due fiumi: il Bevano e il Burano che si è portato via gli sportelloni esterni pur essendo chiusi.
L’acqua ha trascinato via con sé le porte interne e gli arredi. Il locale era sommerso da un mix di acqua e fango fino ad un’altezza di 2 metri e 35 cm.
L’Impianto elettrico tutto da rifare, così pure l’intonaco. Le attrezzature sono da ricomprare, purtroppo ho salvato ben poco. Non sono ancora in grado di prevedere i tempi di ripristino, sarei contenta di riaprire a Pasqua, ma questa è solo una mia speranza”.
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Serena Agostinelli
