Il rinvio a giudizio è stato formulato dalla Dottoressa Angela Avila, che ha accolto le tesi del Pubblico Ministero, con la costituzione delle parti civili nella prima udienza del 20 ottobre scorso. L’esplosione di Sette Strade risale al 7 maggio 2021: persero la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti con due feriti Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime, mentre un terzo ferito (uno dei titolari dell’attività) riportò lesioni più lievi.
Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Perugia, Dottoressa Gemma Milani. Prima udienza del Processo il 20 aprile a Perugia di fronte la Corte di Assise.
GUBBIO – Sono stati rinviati a giudizio per omicidio doloso i 5 imputati del procedimento relativo all’esplosione di Sette Strade a Gubbio del 7 maggio 2021, che distrusse integralmente un edificio adibito a laboratorio per il trattamento della cannabis light dove persero la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti con due feriti Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime, mentre un terzo ferito (uno dei titolari dell’attività) riportò lesioni più lievi.
Oggi la replica del Pubblico Ministero, che aveva già chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (5 persone), con una lettera il 13 luglio 2022 al Giudice Indagini Preliminari (Gup), Dottoressa Angela Avila, in vista dell’udienza di oggi, con la costituzione delle Parti civili nella prima udienza del 20 ottobre 2022.
Il Pubblico Ministro ha confermato nella richiesta i capi di imputazione. “L’Ufficio contesta agli indagati il delitto di omissione dolosa di cautele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e quelli particolarmente gravi di incendio doloso e soprattutto di omicidio doloso e lesioni dolose, si è ritenuto infatti configurabile, in relazione alla particolare gravità dell’attività svolta, nell’attività dei soggetti il dolo sia pure eventuale piuttosto che la colpa, come si era ipotizzato nella prima fase delle indagini.
Nei confronti degli indagati è stata ipotizzata anche la violazione della legge sugli stupefacenti e contestata la detenzione illecita della cannabis e la cessione di essa, ritenendo che quella attività di “manipolazione” svolta fosse non consentita e quindi inidonea a considerare il prodotto come cannabis light“.
Il 20 aprile i cinque imputati dovranno comparire di fronte la Corte di Assise di Perugia per la prima udienza del Processo a loro carico.
Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina