Emozionante la consegna del Premio Bandiera a Giuseppe Sebastiani (Fefè), che era presente in sala con il fratello Fernando, la nipote Paola, il figlio Francesco e la moglie che ha detto “Ci ha dato l’esempio“. Sono state proiettate immagini storiche degli Sbadieratori comprese quelle della prima esibizione nel 1969.
I premi in ceramica sono stati realizzati dall’artista eugubina Lucia Angeloni, la cartellina da Armando Marrocco. Premiati Polo Menichetti per le 1.300 manifestazioni, il Presidente Francesco Bianchi per le 1.400 manifestazioni. Il Premio Gabriele Bettelli al giovane Pietro Sannipoli.
GUBBIO – E’ stato il momento più emozionante della serata, il Premio Bandiera 2022 assegnato al Presidente onorario degli Sbandieratori di Gubbio Giuseppe Sebastiani (Fefè).
Lo hanno salutato in un video di presentazione i sindaci Pierluigi Neri e Orfeo Goracci, l’avvocato Marchetti, Flavio Insinna (che ha salutato anche Pietro Biraschi), il giornalista Giampiero Bedini che gli ha dedicato una relazione storica, e tutti i presenti in Sala Trecentesca con cori affettuosi e un lungo applauso.
Giuseppe Sebastiani, accompagnato dal fratello Fernando, dal figlio Francesco e dalla moglie che nel video ha detto “Ci ha dato l’esempio“, è stato assolutamente padrone della scena, senza tradire la minima emozione, da vero Presidente storico degli Sbandieratori eugubini ha ritirato il Premio e ringraziato tutti.
Assieme a lui sono stati premiati anche Massimo Columbu (per il cavallo Remorex vincitore da “scosso” di un Palio di Siena – relazione di presentazione del Direttore Massimo Boccucci), e il Gubbio DOC Fest con il Presidente Alberto Nicchi che ha ritirato il Premio in ricordo del giovane eugubino prematuramente scomparso Riccardo Monacelli.
La serata, presentata da Giacomo Marinelli Andreoli e da Poala Salciarini, ha visto una grande presenza di pubblico e di autorità civili, militari, religiose con il Vescovo Luciano e il sindaco Filippo Stirati.
Si tratta della 33esima edizione del Premio Bandiera di Gubbio, promosso dal Gruppo Sbandieratori che ha festeggiato i 50 anni di storia, iniziata nel 1969 proprio con Giuseppe Sebastiani primo Presidente e fondatore.
Gli Sbandieratori di Gubbio hanno partecipato a 2.100 manifestazioni in tutto il mondo, e ancora oggi mantengono la tradizione di assegnare i premi di goliardia interni: con l’Ordine della Bretella è stato premiato Alessandro Torcolini, con l’Ordine della Giarrettiera sono stati premiati Giuseppe Procacci e Piero Luigi Menichetti, con l’Ordine della Spilletta Stefano Baffoni.
E’ stato salutato Matteo Minelli, che è tornato a far parte del Gruppo Sbandieratori dopo l’incidente dei mesi scorsi che lo aveva costretto ad una lunga degenza. In ottima forma, è stato salutato da tutti con un applauso affettuoso.
Sono stati premiati anche Matteo Fumanti e Giacomo Barbetti con l’Ordine del Gran Vessillo, Martino Morelli per le 700 manifestazioni, Michele Rossi per le 800 manifestazioni, per le mille manifestazioni premiati Marco Pierotti e Moreno Lauri.
Gianluca Gambini e Paolo Castellani sono stati premiati come Custodi delle sette Tavole, mentre per le 1.300 manifestazioni è stato premiato Paolo Menichetti. Per le 1.400 manifestazioni è stato premiato il Presidente del Gruppo Sbandieratori di Gubbio Francesco Bianchi.
Prendendo la parola, il sindaco Filippo Stirati ha detto: “Un saluto carissimo agli Sbandieratori che sono simboli della nostra città. Questo anno rinascimentale, dedicato a Federico da Montefeltro, ha esaltato la storia degli Sbandieratori.
Le persone questa sera premiate, Columbu, Doc Fest, Giuseppe Sebastiani, rappresentano la parte più intima e sociale della città di Gubbio. Un grande abbraccio al Professore Sebastiani che è stato anche mio Professore, Evviva gli Sbandieratori“.
E’ stato assegnato anche il Premio alla memoria di Gabriele Bettelli, che è stato consegnato dai genitori di Gabriele al giovane Pietro Sannipoli.
I Premi in ceramica artistica sono stati realizzati dall’artista eugubina Lucia Angeloni, di cui è stato ricordato il sodalizio con gli Sbandieratori di Gubbio, mentre la cartellina è opera dell’artista Armando Marrocco.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Photostudio Gubbio e Pietro Biraschi