I fatti risalgono alla notte tra il 15 e il 16 settembre: l’alluvione a Cantiano ha fatto crollare il ponte che collega la sua abitazione alla strada principale (quella che dal paese sale verso Chiaserna). Nonostante devesse essere sfollato, Eusebio 93 anni, ha rifiutato il trasporto in un luogo diverso.

Cronaca Eugubina n.239

Alcuni minuti di dialogo in cui gli operatori della Protezione civile hanno provato a convincerlo, hanno insistito perché andasse in un posto più tranquillo, almeno momentaneamente, ma la decisione è stata irremovibile.

CANTIANO – Sono molte le zone che hanno subito danni a Cantiano. Non solo al centro, ma anche le frazioni, i campi, gli orti, sono stati duramente colpiti dall’alluvione: Pontericcioli, Pian di Balbano, Chiaserna, si trovano in condizioni di disagio.

Nella strada che da Cantiano porta a Chiaserna, il fiume ha eroso la costa e scavato il manto stradale così da rendere inagibile una corsia. Poco più avanti, all’altezza del campo sportivo sono stati depositati i detriti e tutto ciò che resta di questa calamità naturale, trasformando momentaneamente il luogo in una sorta di “cimitero degli oggetti smarriti”.

In questi giorni di caos, nel comune marchigiano, molte persone sono state spostate dalle loro case per essere trasferite in posti più sicuri, in attesa che vengano effettuati sopralluoghi e messe in sicurezza le abitazioni. È dura lasciare i luoghi che hanno rappresentato la propria quotidianità per anni, senza avere la certezza di tornare. Il porto sicuro, il focolare domestico è diventato una trappola.

Cantiano, detriti e oggetti vari ammassati alle porte del Paese

Per Eusebio, “polvere” per gli amici, 93 anni è andata più o meno così. Esattamente nella strada di cui parliamo sopra, la notte tra il 15 e il 16 settembre l’acqua ha spazzato via il ponte che collegava la sua casa alla strada principale e ora è isolato insieme a sua moglie e ai suoi animali da cortile.

La Protezione civile si è recata presso di lui con l’intento di trasferirlo altrove, ma per Eusebio questa non era la scelta giusta.

Alcuni minuti di dialogo in cui gli operatori hanno provato a convincerlo, hanno insistito perché andasse in un posto più tranquillo, almeno momentaneamente, ma la decisione è stata irremovibile.

È rimasto lì dunque, “polvere” e la spesa possono lanciargliela dall’altra sponda del ruscello. È di un’altra tempra e non si fa intimidire da un ponte che salta, troverà un’alternativa.

-RIPRODUZIONE VIETATA-

Immagini video Pagina Instagram Cronaca Eugubina: https://www.instagram.com/cronaca_eugubina/

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina