Avvicinandosi a San Rocco il paesaggio da Gubbio cambia completamente, a Pontericcioli è stato transennato il ponte principale da cui si è staccata una spalletta precipitata nell’alveo del torrente Burano, che al momento ha una portata di circa 1,5 metri nelle zone più profonde. 

La piena del Burano è penetrata fino a 1,5 metri in case e attività

Si spalano fango e detriti, si fanno i conti anche con tanta polvere dei sedimenti del torrente in piena, occorrerà pulire e disinfettare tutto. Gianluca Naticchi di Serendipity parla di decine di migliaia di euro di danni. Sono state danneggiate le strade, i ponti, le fognature, gli impianti idraulici, i pozzi, gli interni delle attività e delle case. 

GUBBIO – Decine di volontari sono al lavoro in questi giorni nella piccola frazione di San Rocco di Cantiano, per aiutare proprietari di abitazioni e titolari di attività a rimuovere fango e detriti trasportati dell’impetuosa piena del torrente Burano, che ha devastato tutto lungo il suo corso.

La vecchia Flaminia per Cantiano è stata riaperta soltanto dopo che grosse ruspe hanno spalato ai lati delle carreggiate i cumuli di terra e fango di cui la strada era completamente ricoperta: molti storici parapetti in pietra della via Consolare sono crollati nel letto del torrente, e una grossa frana ha aperto una voragine sulla montagna appena prima del piccolo centro abitato.

Anche gli argini di contenimento in pietra del torrente Burano sono molto danneggiati e sicuramente dovranno essere rifatti per garantire di nuovo sicurezza al corso della acque.

Il ponte nuovo che congiunge le due sponde di San Rocco, vale a dire il piccolo centro abitato con una moderna struttura ricettiva è fortemente danneggiato anche se non è crollato. A vederlo per la prima volta sembra che sia stato bombardato, in realtà i segni che porta sono quelli dell’impetuosità della piena che poi si è abbattuta su Cantiano la sera del 15 settembre.

Gianluca Naticchi, titolare di Serendipity qui a San Rocco, ha accolto volontari da Umbria e Marche, ma anche da Roma e dal Lazio, venuti a rendersi utili in un momento critico per la popolazione del posto. I danni riportati dalla struttura ricettiva sono notevoli, qui il torrente Burano è arrivato impetuoso e già di molti metri fuori dall’alveo e dagli argini.

Devastazione tra il ponte di San Rocco e la nuova Flaminia

L’acqua velocissima ha travolto e distrutto ogni cosa, tranne un piccolo capanno di legno che Gianluca non si spiega proprio come sia potuto rimanere in piedi visto che tutt’intorno è solo devastazione. Sono saltate le fogne, gli impianti idraulici, in casa è entrato circa 1,5 metri di acqua e fango, la strada di accesso è disseminata di buche, la polvere delle parti asciutte si mescola al fango di quelle ancora bagnate.

C’è grande voglia di fare e di lavorare da parte dei volontari, ma non sarà semplice mettere tutto a posto e riaprire l’attività, oltre che sistemare il piccolo Borgo, le case e le strade. Alcune attività tra Umbria e Marche proveranno a riaprire da lunedì ma non sarà facile.

Gianluca Naticchi parla di decine di migliaia di euro di danni, e di migliaia di euro necessari per riaprire l’attività acquistando le derrate alimentari necessarie in cucina. C’è preoccupazione anche per i giorni a venire, quando è stato previsto tempo brutto con piogge anche nelle zone alluvionate a cavallo tra Umbria e Marche.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina