Il figlio fa appena in tempo ad accompagnarla sul pianerottolo mentre la sua auto viene trascinata via dalla corrente. La fa accomodare e scende a prendere le medicine, ma purtroppo l’insulina non c’è. Non c’è tempo di recuperarla, l’acqua sale e a Marina e al figlio non resta che attendere i soccorsi.

Cantiano, gli interni devastati della casa di Marina 83enne

Rimarranno lì fino all’una del giorno successivo, quando una squadra di Vigili del Fuoco di Milano con una corda le passa finalmente la medicina salvavita.

CANTIANO – Testate giornalistiche e telegiornali hanno parlato della tragedia avvenuta nelle Marche. Foto, video e testimonianze che riportano avvenimenti più o meno gravi accaduti tra la sera del 15 settembre e la mattina del 16 settembre.

Immagini inquietanti, spaventose, ma che non potranno mai raccontare con precisione le sensazioni vissute quella notte. A Cantiano sono tanti gli sfollati, che hanno perso auto, case, mobili e persino animali domestici. Una di loro è Marina, una graziosa signora di 83 anni che abitava in via Giusti. Era tranquilla nella quiete della sua casa quando il caos l’ha colta di sorpresa.

Il figlio fa appena in tempo ad accompagnarla sul pianerottolo mentre la sua auto viene trascinata via dalla corrente. La fa accomodare e scende a prendere le medicine, ma purtroppo l’insulina non c’è.

Non c’è tempo di recuperarla, l’acqua sale e a Marina e al figlio non resta che attendere i soccorsi. Rimarranno lì fino all’una del giorno successivo, quando una squadra di Vigili del Fuoco di Milano con una corda le passa finalmente la medicina salvavita.

In un primo momento l’ipotesi di salvataggio proposta era quella di utilizzare un elicottero, ma Marina non è in forze, non può aggrapparsi, ha bisogno di aiuto. Il piano B consisteva nel portarla via in barella, ma questo chiaramente richiedeva che l’acqua si abbassasse, per cui bisognava aspettare. Alla fine la signora è stata tratta in salvo, ora è al sicuro in un albergo nel comune di Cagli.

Non ha più una casa dove andare, non ha più i mobili a cui era affezionata, non le resta nulla tranne la fede. Quella non l’ha mai abbandonata. Al figlio ha chiesto se le statuine della Madonna si erano salvate e miracolosamente la risposta è stata affermativa. Santa Rita staziona sul davanzale della finestra di Marina, forse a dimostrazione che a volte è bene credere nei miracoli.

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Serena Agostinelli – Fotografie Cronaca Eugubina