Si continua a lavorare per liberare il centro storico e tutto il Paese dal fango. Protezione civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e cittadini lavorano senza sosta. Al COC comunale si raccolgono testimonianze e richieste dei cantianesi,

Cantiano dopo l’alluvione (Foto Matteo Fiorucci)

Rimane tragica la situazione in via dei Molini, dove si è aperta una voragine sopra il fiume sotterraneo. Da Gubbio, dietro l’esempio di alcuni ragazzi venuti venerdì a dare man forte, sono arrivati sabato altri volontari. In Piazza Luceoli intanto i bobcat sollevano i detriti e li ammassano ai lati. 

CANTIANO – Abbiamo perso tutto, tranne la speranza. Questa, si sa, è l’ultima a morire. Pian piano però, anche lei cede, ferita dai colpi bassi, dalle disgrazie e dai sogni infranti.

Piove a Cantiano. Piove sul fango, sui detriti, su chi spala per salvare quel che rimane di una catastrofe inaspettata. Gli alvei dei fiumi erano stati puliti ma questo non ha salvato il paese dalla furia dell’acqua.

Il meteo oggi ha deciso di fare prove per l’autunno e forti raffiche di vento freddo si scagliano sui volontari della Protezione civile, sui Vigili del Fuoco e sui cittadini. Al COC (centro operativo comunale) si raccolgono le testimonianze e le richieste dei cantianesi. Acqua luce e gas sono le necessità primarie.

Nel piazzale Bartolucci è stato allestito un punto per la distribuzione di acqua potabile e i lavori per il ripristino del gas procedono senza sosta. Non risultano attualmente situazioni pericolose con abitazioni che richiedono evacuazione.

Via dei Molini a Cantiano

Nella frazione di Chiaserna, in località Fossato, la strada è stata liberata da una frana, mentre rimane tragica la situazione in via dei Molini a Cantiano, dove si è aperta una voragine sopra il fiume sotterraneo.

Da Gubbio, dietro l’esempio di alcuni ragazzi venuti venerdì a dare man forte, sono arrivati sabato altri volontari. In Piazza Luceoli intanto i bobcat sollevano i detriti e li ammassano ai lati.

C’è di tutto lì in mezzo: abiti, scarpe, vasi di conserve. Memorie di una quotidianità che l’acqua ha messo a nudo, ha tolto ai legittimi proprietari. Speriamo che la pioggia cessi, che il sole scaldi l’aria e gli animi per tornare a rimboccarsi ancora le maniche.

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Serena Agostinelli – Fotografie Cronaca Eugubina