In occasione della ricorrenza dei 16 anni dalla scomparsa della piccola Sara Mariucci, ha officiato la santa Messa il Vescovo emerito di Gubbio Monsignor Mario Ceccobelli. Nonostante il caldo intenso, erano presenti a San Martino in Colle decine di persone che hanno visitato silenziosamente la “Cappella di Mamma Morena”.
Prendendo la parola, la signora Anna ha detto: “Dopo la morte di Sara la nostra vita è cambiata. Abbiamo scorto il cielo e preso la croce. C’è una salvezza che Dio ha preparato per noi in quello che viviamo quotidianamente“. 

GUBBIO – Nonostante un pomeriggio di caldo torrido, con temperature sopra i 30 gradi, decine di persone hanno assistito alla santa Messa per il sedicesimo anniversario della scomparsa della piccola Sara Mariucci, avvenuta il 5 agosto 2006, con tanta gente che ha visitato la piccola Chiesa di campagna di San Martino in Colle e la “Cappella di Mamma Morena”.

La Messa in ricordo di Sara Mariucci è stata celebrata all’aperto e officiata dal Vescovo emerito di Gubbio Monsignor Mario Ceccobelli alla presenza dei parroci di Castel del Piano, Sant’Egidio e San Francesco al Prato a Perugia.

I canti del Coro Magnificat di Perugia hanno aperto la funzione religiosa, con il servizio d’ordine curato dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Gubbio, presente con il Maresciallo Giurelli e altri due volontari.

Don Mario Ceccobelli ha detto: “Torno con la memoria a 16 anni fa e mi ricordo le lacrime di don Pietrino Bottaccioli e quelle di don Sandro. Anna e Michele invece erano illuminati da ciò che stava nascendo mentre tutti erano offuscati dal dolore. Oggi siamo qui a ringraziare il Signore per il dono di Sara.

In un momento così difficile a livello internazionale, con continue tensioni e venti di guerra, è molto importante capire cosa Dio ci vuole dire tramite Sara. Il tema del Vangelo di oggi è ‘morire per vivere’, bisogna morire a se stessi facendo tante rinunce per rinascere persone nuove. Che Sara possa accompagnarci nel cammino della vittoria della vita sulla morte“.

Prendendo la parola, Mamma Anna ha detto: “Dopo la morte di Sara la nostra vita è cambiata, abbiamo preso la croce e le vita così come è venuta. Abbiamo scorto il cielo, la nuova casa di Sara. C’è una salvezza che Dio ha preparato per noi in quello che viviamo quotidianamente“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina