Aldo Ravaglia, 25enne di Alfonsine (Ravenna) che ha dovuto abbandonare il calcio per due brutti infortuni, oggi studia da Ds a Coverciano. Ha conosciuto Gubbio tanti anni fa ed è subito nato un legame speciale con la città dei Ceri e tanti amici eugubini. 

Cronaca Eugubina n.235

Parla anche di calcio: “Bravissimo Torrente. Braglia ha grande esperienza. Il Gubbio farà bene”. E del suo futuro: “Sto finendo il corso da Direttore sportivo a Coverciano, poi mi auguro di ricevere la chiamata e lavorare per qualche Società professionistica. Presto tornerò a Gubbio“. 

GUBBIO – Aldo Ravaglia, 25enne di Alfonsine in provincia di Ravenna, è da qualche anno un grande amico della nostra città, tanto da sentirsi oramai un “eugubino acquisito“.

Il rapporto con Gubbio nasce dalle amicizie che ha stretto in città negli anni, dal calcio, e dal rapporto di fiducia e di amicizia che ha con Mister Vicenzo Torrente, di cui è grande estimatore così come della Società Gubbio calcio 1910.

Aldo è un ragazzo che fin da piccolo aveva un talento naturale per il gioco del calcio, lo sport di Famiglia, visto che il nonno è stato il primo Presidente dell’Alfonsine FC 1921, la squadra del suo paese di origine dove ha iniziato a calciare i primi palloni. Si, perchè Aldo Ravaglia non si è formato calcisticamente in una moderna Scuola calcio, ma, come succedeva tanto tempo fa, “ho iniziato a giocare a calcio per strada“, racconta a Cronaca Eugubina.

Era un talento e già a 14 anni c’erano Club professionistici che se lo contendevano, ma due brutti infortuni al ginocchio hanno compromesso la sua carriera calcistica, costringendolo ad abbandonare il calcio giocato.

Da quel momento in poi, Aldo Ravaglia ha iniziato una carriera parallela nel calcio, non più sul terreno di gioco, ma da professionista del settore, con anni di esperienza tra Modena, Bologna e più recentemente a Gubbio, dove ha osservato da vicino la squadra apprezzando il lavoro di Mister Torrente, di tutta la Società e dei calciatori che “hanno disputato una stagione eccezionale“.

Aldo Ravaglia in Corso Garibaldi

E’ la passione per il calcio che lo ha portato a Gubbio, contemporaneamente Aldo si è diplomato, ha iniziato a lavorare da osservatore del settore, e oggi frequenta il Corso nazionale a Coverciano per diventare Direttore Sportivo.

Prima conoscevo Gubbio, non c’ero mai stato, ma diversi amici sportivi e non me l’hanno consigliata e decisi di provare, in più vi faccio una confidenza, nei momenti di relax davanti alla tv da anni seguo la serie Don Matteo e ricordo molto bene gli anni di Gubbio della serie, senza dubbio le più belle.

L’incontro con Gubbio e con gli eugubini è stato un incontro di quelli rari che la vita ti fa quando decide di farti un regalo, un incontro importante a cui tengo molto, conoscere tante nuove persone che ad oggi sono diventati tutti miei amici e che sento quotidianamente, conoscere anche nuove abitudini scoprire tante bellezze.

Quel che mi è rimasto più dentro sicuramente è la “calorosità” della gente il modo di fare veramente bello e che mi ha aiutato molto ad ambientarmi specialmente all’inizio”.

Che cosa le piace di più della nostra città e degli eugubini?

Mi piace soprattutto come si vive a Gubbio, si vive bene, si sta bene, è anche una città che fa turismo, mi piace anche per questo, gli eugubini sono tutte persone perbene che ti fanno sentire a casa sempre, calorosi, se possono darti una mano te ne danno due di mani, un clima davvero bello e amichevole.

Piazza Grande credo sia unica nel suo genere, ma in generale tutto il centro è caratteristico. Frequento anche diversi bar del centro come il Ducale e il Civico 10, comunemente chiamo in modo sorridente “i miei uffici” per via di battute scherzose con amici visto che la mattina spesso sono li nei bar e quindi in ufficio. Faccio I complimenti al Comune perchè la città è ordinata e offre servizi e iniziative”.

Aldo Ravaglia nel centro storico di Gubbio

Lei segue in particolare il mondo del calcio, di cui è stato un protagonista e oggi studia da Direttore sportivo.

Recentemente il Gubbio calcio ha sostituito Vincenzo Torrente (bandiera storica rossoblu) con Piero Braglia, come giudica da addetto ai lavori questa scelta tecnica della Società?

Per prima cosa ci tengo a fare un enorme in bocca al lupo alla squadra, premessa non conoscono le varie dinamiche interne della Società, ho seguito questo cambio leggendo le varie notizie come tutti e ho letto di diverse turbolenze tra le parti.

Secondo me, dopo tanti anni in un rapporto credo che cambiare posso anche fare bene, ma ripeto da entrambe le parti sia da parte dell’allenatore che dalla società, nel mondo del calcio come in tutti i settori vi è l’ambizione, il cercare sempre di migliorarsi e raggiungere gli obiettivi attraverso le varie sfide, se queste cose sono venute meno sia da una parte che dall’altra credo che la scelta migliore sia che ognuno prenda la propria strada per continuare la propria carriera al meglio.

Torrente credo abbia dato tutto alla squadra in tutti questi anni compresa la promozione in B diversi anni fa tanto da come dite voi diventare una bandiera. Il lavoro fatto anche lo scorso anno con un gruppo molto giovane tolti quei 4/5 elementi di esperienza è stato molto positivo.

La società ha fatto la scelta di ingaggiare un allenatore come Braglia, che immagino abbia fatto del calcio la sua vita, prima da giocatore e poi da allenatore, sono più di 30 anni che è in questo mondo immagino possa conoscere ogni minimo dettaglio e sono sicuro che la sua grande esperienza possa alla fine fare la differenza”.

Aldo Ravaglia durante gli allenamenti

Che ruolo potrà avere, a suo modo di vedere, il Gubbio calcio nei prossimi anni in Serie C dato anche l’alto livello tecnico e di blasone dei Campionati professionistici?

Una domanda a cui rispondere non è facile perché il calcio è molto dinamico e soprattutto perché il calcio è cambiato molto negli ultimi anni e sta cambiando molto soprattutto in categorie come B o C.

In categorie come serie B o C vedremo sicuramente una grande novità, diverse proprietà straniere che hanno investito in queste categorie come per esempio Palermo in B o in C il Cesena che dovrebbe essere nel girone del Gubbio come l’anno scorso, non sarà facile competere con proprietà così forti con grande disponibilità che faranno aumentare in queste categorie il livello tecnico.

Gubbio è una piazza importante che merita la B e gli auguro davvero di ritornarci, ha un pubblico importante e proprio il pubblico la gente penso sarà importante a dare alla squadra quel qualcosa in più per andare oltre dove le gambe faranno fatica”.

Dove la vedremo nella stagione 2022/2023? Su qualche panchina importante? E quando tonerà a Gubbio?

Mi auguro mi faccio un auto in bocca al lupo di portare a termine questo nuovo percorso che mi sono prefissato di raggiungere, ottenere l’abilitazione a direttore sportivo presso la Federazione a Coverciano, poi sicuramente aspetterò una chiamata da parte di qualche società o di qualche amico che già svolge la professione o comunque già nell’ambiente.

Appena possibile mi auguro di ritornare a Gubbio durante l’estate per ritrovare i miei amici i quali mi mancano e che non vedo l’ora di poter riabbracciare e passare del tempo con loro e soprattutto riabbracciare una città Gubbio che per me è una seconda casa”.

Francesco Caparrucci