Il 27 marzo 1944 a Torre Calzolari alta, per mano dei soldati Tedeschi in ritirata, rimasero uccisi Lamberto Anemone di 61 anni e Nazzareno Petrini Rossi di 33 anni a vocabolo Cavallara, Adolfo Bicchielli di 31 anni e Amato Lorenzi di 18 anni a vocabolo Caloniche. Le vie del Borgo alto di Torre portano i loro nomi. 

Stirati alla commemorazione dell’eccidio di Torre alta del 1944

In occasione della ricorrenza dell’eccidio dei Quaranta Martiri il 22 giugno 2022, il Sindaco Stirati è voluto essere presente per ricordare la memoria di questi quattro concittadini innocenti uccisi da soldati Tedeschi in ritirata. 

GUBBIO – C’era tanta gente al piccolo cimitero di Torre Calzolari alta questo pomeriggio alle ore 16:30, per la commemorazione dell’eccidio di quattro persone innocenti del posto da parte di soldati Tedeschi in ritirata il 27 marzo 1944.

I Tedeschi in ritirata, secondo testimonianze storiche, erano presenti in forze sulla cima dell’Acera, e da qui uccisero in momenti differenti della giornata Lamberto Anemone di 61 anni e Nazzareno Petrini Rossi di 33 anni a vocabolo Cavallara, Adolfo Bicchielli di 31 anni e Amato Lorenzi di 18 anni a vocabolo Caloniche.

Oggi, a pochi giorni dalla ricorrenza dell’eccidio dei Quaranta Martiri, il sindaco Filippo Stirati ha voluto omaggiare la memoria dei Martiri di Torre alta con l’apposizione della corona di alloro, la presenza del Gonfalone a lutto, e con un minuto di silenzio scandito dalla Fanfara dei Bersaglieri di Gubbio.

La Fanfara dei Bersaglieri di Gubbio a Torre alta in onore dei Martiri

Per l’occasione erano presenti numerosi cittadini del posto, giovani e anziani, i parenti delle persone morte il 27 marzo del 1944, la Presidente dell’Associazione Famiglie 40 Martiri Laura Tomarelli, il consigliere comunale Orfeo Goracci, l’avvocato Santioni, don Ubaldo Braccini memoria storica di Torre Calzolari, la signora Giuseppina vedova Bicchielli visto che suo marito Fernando (recentemente scomparso) è stato tra i primi a ricostruire dal punto di vista storico l’intera vicenda dell’eccidio del 1944.

La corona sulla lapide che ricorda i 4 Martiri di Torre alta

Il Comandante dei Vigili del Fuoco di Gubbio, Raoul Sbianchi, ha omaggiato i Martiri con la corona di alloro con il nastro tricolore.

I Martiri sono sepolti a Torre alta in un’ala del Cimitero a ridosso del muraglione principale. Sono lapidi di marmo sovrastate da un’epigrafe storica che ricorda i fatti storici e l’eccidio.

E’ stato suonato il silenzio da un giovanissimo Bersagliere della Fanfara di Gubbio.

Prendendo la parola il Sindaco Stirati ha detto: “La memoria è un dovere morale e culturale. La verità della storia va documentata, questo è un atto doveroso di omaggio ai discendenti. Per noi eugubini una memoria primigenia è il Mausoleo.

E’ importante ricordare tutti i caduti e garantire il senso della storia, la lettura di questi fatti, perchè non deve prevalere la smemoratezza per evitare che episodi così gravi possano ripetersi. Soprattutto oggi che abbiamo una nuova guerra nel cuore dell’Europa“.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina