Nel corso delle indagini, condotte dai Carabinieri del Reparto operativo di Perugia e dalla Compagnia di Gubbio, si è riusciti, fra l’altro, ad estrapolare ed analizzare (anche con la collaborazione del Ris di Roma), le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza installato nell’immobile, tempestivamente ed opportunamente recuperato dalle fiamme. 

Avvocato Ubaldo Minelli

I familiari del compianto Samuel, attraverso il proprio difensore avvocato Ubaldo Minelli, manifestano “apprezzamento per il lavoro svolto dal Pubblico Ministero Dottoressa Gemma Miliani, e dai collaboratori e investigatori che si sono occupati dell’indagine chiuse nello spazio di un anno dal tragico evento, e nonostante la complessità degli accertamenti svolti“. 

GUBBIO – Nella giornata di oggi (martedì 3 maggio), è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 5 persone con riferimento al gravissimo incendio avvenuto a Gubbio, in zona Sette Strade, il 7 maggio 2021, che distrusse integralmente un edificio adibito a laboratorio per il trattamento della cannabis light.

Nell’incendio Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti hanno perso la vita. Dei tre feriti, Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi hanno riportato lesioni gravissime, mentre il terzo (uno dei titolari dell’attività) alcune lesioni lievi.

L’Opificio in questione è risultato riconducibile a due Società, che si occupavano rispettivamente, la prima della “coltivazione di specie, piante aromatiche e farmaceutiche“, la seconda del “commercio all’ingrosso di fiori e piante“, entrambe avevano la medesima sede legale ed erano soggettivamente collegate, stante il rapporto di parentela e di frequentazione tra i legali rappresentanti e i soci.

I soccorritori sul posto in Zona Sette Strade nel 2021

Nel corso delle indagini, condotte dai Carabinieri del Reparto operativo di Perugia e dalla Compagnia di Gubbio, si è riusciti, fra l’altro, ad estrapolare ed analizzare (anche con la collaborazione del Ris di Roma), le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza installato nell’immobile, tempestivamente ed opportunamente recuperato dalle fiamme.

La visione delle immagini, in particolare, ha consentito di ricostruire l’intera giornata della tragedia (oltre che le settimane precedenti), di circoscrivere ruoli e compiti svolti da alcuni dei soggetti immortalati dalle stesse in occasione dell’arrivo di un carico di pentano, avvenuto proprio la mattina del 7 maggio 2021, e di individuare, oltre ai legali rappresentanti e soci delle due società, altri due soggetti comunque coinvolti nella gestione delle attività “aziendali”.

Gli approfondimenti tecnici, effettuati successivamente da personale qualificato dei Vigili del Fuoco e dal consulente tecnico del P.M., unitamente al personale dell’ASI e dell’ARPA hanno confermato la dinamica del tragico evento, come riconducibile all’incendio alle sostanze infiammabili presenti all’interno dei locali.

Lo stabile andato a fuoco a Sette Strade

Le indagini coordinate dall’Ufficio e svolte in piena sinergia fra le varie forze dell’ordine impegnate hanno consentito in tempi ragionevoli di giungere alle attuali contestazioni, da ritenersi ovviamente ancora provvisorie e suscettibili di modifica anche all’esito dei contributi eventuali che dovessero venire dagli indagati e dai loro difensori.

Allo stato l’Ufficio ha contestato agli indagati il delitto di omissione dolosa di cautele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e quelli particolarmente gravi di incendio doloso e soprattutto di omicidio doloso e lesioni dolose, si è ritenuto infatti configurabile, in relazione alla particolare gravità dell’attività svolta, nell’attività dei soggetti il dolo sia pure eventuale piuttosto che la colpa, come si era ipotizzato nella prima fase delle indagini.

Nei confronti degli indagati è stata ipotizzata anche la violazione della legge sugli stupefacenti e contestata la detenzione illecita della cannabis e la cessione di essa, ritenendo che quella attività di “manipolazione” svolta fosse non consentita e quindi inidonea a considerare il prodotto come cannabis light.

Avvocato Ubaldo Minelli

Le reazioni delle parti civili 

I familiari del compianto Samuel, attraverso il proprio difensore avvocato Ubaldo Minelli, manifestano “apprezzamento per il lavoro svolto dal Pubblico Ministero Dottoressa Gemma Miliani, e dai collaboratori e investigatori che si sono occupati dell’indagine chiuse nello spazio di un anno dal tragico evento, e nonostante la complessità degli accertamenti svolti“.

L’avvocato Ubaldo Minelli evidenzia inoltre “due circostanze assai rilevanti: l’aumento del numero degli indagati che da 4 passa a 5, e il notevole aggravamento delle contestazioni che dalla iniziale fattispecie colposa, passano alla fattispecie dolosa, con dolo eventuale o indiretto“.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina