Costanza è la nuova Presidente del Rotaract Club per l’anno sociale 2022/2023. “Entusiasmo, determinazione ed inclusione sono le parole che caratterizzeranno il mio operato”. 

Cronaca Eugubina n.230

E’ iscritta al terzo anno di Giurisprudenza all’Università degli studi di Perugia. La sua nomina presidenziale è stata proposta dal presidente in carica Riccardo Ciliegi ai soci che, a loro volta, hanno accettato in maniera piena la candidatura e l’elezione. 

GUBBIO – Costanza Tanganelli, 21 anni, nata Gubbio, ha frequentato il liceo Classico Giuseppe Mazzatinti, e attualmente è iscritta al terzo anno di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Perugia.

È entrata a far parte del Rotaract Club Gubbio nel 2017, e da allora ha rivestito diversi incarichi all’interno del Consiglio Direttivo.

Costanza, quando nasce il suo impegno per il Rotary. Si aspettava l’elezione a Presidente?

Conosco il Rotary fin da piccola, essendo figlia di un rotariano e fin da piccola ammiravo questa associazione per l’impegno sociale sul territorio e per gli ideali che sono caratterizzanti del Rotary.

In particolare questa associazione che ha milioni di iscritti a livello mondiale si occupa di servire e di mettersi al servizio degli altri per sostenere la parte più fragile della società, così nel 2017 decido di entrare a far parte del Rotaract Club Gubbio per dare anch’io il mio contributo alla comunità in cui vivo.

La mia nomina presidenziale è stata proposta dal presidente in carica Riccardo Ciliegi ai soci che, a loro volta, hanno accettato in maniera piena questa candidatura e quindi con voto favorevole ed unanime sono stata eletta Presidente del Rotaract Club Gubbio per l’anno sociale 2022/2023.

Entusiasmo, determinazione ed inclusione sono le due parole che caratterizzeranno l’anno che a breve inizierà, consapevole della responsabilità e dei limiti che dovrò superare per ricoprire tale ruolo”.

Costanza Tanganelli

Con quale spirito svolgerà il suo compito, e quali saranno gli obiettivi principali?

Sono molto determinata, volenterosa e fiduciosa nel programmare un anno assieme a tutti i giovani del Rotaract certa come sono che il Presidente è un socio come tutti gli altri e che solo la squadra ottiene risultati. Sarà un anno ricco di iniziative e sarà un lavoro corale con i membri del direttivo oltre che ovviamente tutti i soci.

Ritengo che a questa età il ruolo apicale sia solo formale in quanto avendo tutti la stessa età e la voglia di fare qualcosa per il prossimo, non è importante la carica bensì la determinazione di fare e stare insieme per condividere gli ideali del Rotaract.

Ogni decisione, come è giusto che sia, sarà presa di concerto con il direttivo, condividendo le iniziative che organizzeremo. È infatti questo il principio fondamentale con cui affronteremo l’anno sociale: lavorare insieme per il bene della collettività, perché solamente uniti possiamo aiutare il prossimo”.

Suo padre Roberto è stato due volte Presidente Rotary, e oggi ricopre ancora ruoli di assoluto valore nel Club, che cosa le ha trasmesso e insegnato?

Fin da piccola ho visto mio padre impegnato nel Rotary fornendo un aiuto concreto alle fasce più deboli, e con grande ammirazione ho sempre voluto seguire le sue orme.

Negli anni mi ha trasmesso i valori e i principi veri dello spirito del Rotary, che sono certa di aver appreso e che metterò in pratica nel mio anno di presidenza e trasmetterò ai miei soci presenti e futuri. Colgo l’occasione per ringraziarlo per gli insegnamenti trasmessi e per essermi da guida in questa mia nuova sfida”.

Padre e figlia, Roberto e Costanza Tanganelli

Come giudica il presente, e che cosa possono fare oggi i giovani per cambiarlo?

“Se dovessi sintetizzare gli ultimi due anni con una parola, probabilmente penserei a “paura”. Un ventenne oggi ogni mattina si sveglia e deve coltivare le sue passioni e i suoi sogni in un clima di costante incertezza per il futuro a causa degli eventi che si susseguono ogni giorno.

Penso sia giusto avere paura. È giusto essere preoccupati e tristi, ma dobbiamo anche essere forti, coraggiosi e determinati nel guardare sempre avanti ed impegnarsi per cambiare ciò che è sbagliato.

Viviamo da oltre un mese l’orrore della guerra, il dolore che tale conflitto reca alle popolazioni coinvolte e che coinvolge anche i giovani. Ritengo che compito di noi giovani sia quello di impegnarci nel rinverdire quegli ideali etici e morali che sono i fondamenti della pace, fratellanza e del quieto vivere insieme rispettandoci gli uni con gli altri.

Oggi i giovani, a mio avviso, possono cambiare il presente impegnandosi nell’aiutare gli altri, rispettare l’ambiente e agire per il cambiamento, anche attraverso attività di volontariato organizzato.

Il cambiamento può essere raggiunto solo con un impegno corale e attraverso un’esperienza collettiva, che significa mettersi in relazione con gli altri e quindi rifuggire l’individualismo e l’isolamento“.

Cronaca Eugubina n.230: https://www.yumpu.com/it/document/read/66701926/cronaca-eugubina-n230

Francesco Caparrucci