Seppur in presenza di problemi differenti, tutte le attività locali hanno risentito delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria e alla recente guerra in Ucraina. Si stanno mobilitando anche le Amministrazioni comunali ma l’impressione è che ci si trovi di fronte a qualcosa di imponderabile che muta quotidianamente.

Cronaca Eugubina, la pagina di Sigillo e Fossato di Vico

Alcuni titolari: “Il costo dell’elettricità è aumentato del 50%. Rincari anche per farina e carne, oltre che per tutte le materie prime“. 

FOSSATO DI VICO – La difficile situazione internazionale, dopo un periodo di ripresa economica, con l’aumento dei prezzi delle materie prime e il caro energia e carburanti, rischia di bloccare la flebile ripresa che si stava avvertendo sul territorio eugubino gualdese fortemente colpito dalla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria.

C’è il rischio concreto che i prezzi alle stelle delle materie prime creino difficoltà nella produzione dei beni. Alcuni imprenditori hanno spiegato che “è difficile reperire sul mercato le materie prime che ci occorrono per lavorare. Mentre nelle ultime settimane queste si trovano a prezzi raddoppiati”.

Si stanno mobilitando le Amministrazioni comunali ma l’impressione è che ci si trovi di fronte a qualcosa di imponderabile che muta quotidianamente.

Interviste brevi ai titolari di aziende e attività di Fossato di Vico 

Nel marzo 2020 entravamo nel pieno dell’era Covid-19, consapevoli che le ripetute chiusure della maggior parte delle attività avrebbero portato peggioramenti alla già pesante crisi economica presente.

A due anni di distanza dall’inizio della pandemia, possiamo affermare che purtroppo le aspettative sono state rispettate, e che siamo di fronte ad una situazione a dir poco difficile che rischia di bloccare interamente non solo l’economia locale, ma di conseguenza anche quella italiana e globale.

Il caro energia e carburanti, l’inflazione e il ritardo della consegna delle materie prime sono le principali cause di questa crisi, e noi abbiamo deciso di affrontare l’argomento facendo uno zoom su qualche attività locale.

La Famiglia Anastasi

I titolari di Anastasi Mobili, Paolo e Tiziana hanno riscontrato in particolar modo il problema dei ritardi delle consegne.

L’arrivo puntuale degli ordini è fondamentale per la nostra aziendaspiega Paoloe la mancata precisione è un grande disagio per il cliente che nell’attesa ha già versato un acconto. Purtroppo non dipende da noi, l’aumento del costo delle materie prime come i carburanti bloccano i trasporti, e di conseguenza l’arrivo degli ordini”.

Il rincaro delle materie prime è sicuramente un problema che colpisce aziende come LA.FER.AL., specializzata nella lavorazione dell’ Inox e acciai in genere.

Il Direttore Commerciale Nicola Parbuoni ci ha spiegato la situazione. “Il Covid ci ha messo i bastoni tra le ruote, poiché il 2020 doveva essere l’anno del boom della nostra azienda. Abbiamo sempre lavorato molto prima della pandemia, senza mai chiudere l’anno in negativo. Il 2021 è stato il primo anno chiuso in rosso, ed ora la situazione si è fatta difficile a causa del ritardo delle materie prime e soprattutto del loro rincaro, oltre al terrificante aumento delle bollette”.

Rincaro energia che tocca da vicino attività alimentari come Golosità Umbre e Forneria Appennino: “Il costo della luce è aumentato del 50-60%, in questo periodo è difficile venirne fuori. In più c’è stato un rincaro anche sulla farina e la carne, come tutte le materie prime”.

Luciano Bellucci con i figli Damiano e Mauro (Bellucci calzature Fossato di Vico)

Scenario diverso ma problematiche simili per Mauro Bellucci (Calzature – Bellmax): “Abbiamo dovuto fare i conti con l’aumento dei costi di spedizione per lo shopping online. Il rincaro è dovuto al costo sempre più elevato dei carburanti, e quindi moltiplicano le spese per i corrieri, con cui noi lavoriamo molto. Avendo il fotovoltaico non sentiamo il rincaro delle bollette come in tutte le attività e tutte le case, ma abbiamo notato che i clienti spendono di meno”.

La drammaticità di questa situazione è stata percepita da tutte le attività, anche da mestieri come quello di psicologa. La Dott.ssa Sara Anderlini ci ha spiegato come ha svolto il proprio lavoro durante la pandemia.

“Non ho avuto grandi problematiche durante l’emergenza sanitaria. Sin dall’inizio ho lavorato online e l’unica difficoltà è stata quella di cambiare modalità, anche se prima della pandemia ho fatto qualche incontro a distanza. Per quanto concerne i numeri è stato tutto un crescendo, visto che ho aperto la mia attività nel 2019, ma mi è dispiaciuto molto dover annullare tutti gli eventi che stavo portando avanti e i percorsi di rilassamento, in pratica il contatto diretto con i pazienti”.

Tutti questi imprenditori hanno ognuno un problema diverso dall’altro, ma sono tutti riconducibili ad una situazione surreale che per due anni ha stroncato l’economia territoriale e mondiale. Le vicende che in questi giorni stanno colpendo l’Ucraina di certo non aiutano, e la speranza di tutti è quella di porre fine a questo periodo tragico di guerra e covid per risollevare l’economia.

Simone Anastasi