La descrizione filosofico artistica del Santuario della Madonna del Divino Amore di Gualdo Tadino. E’ la prima pietra della “Collana Spiritualità Appenninica” curata dallo scrittore eugubino.

In quest’opera ho ripercorso le premesse, gli antefatti e le tappe storiche legate alla nascita, alla costruzione del sito in questione, attraverso la presenza complementare e convergente della fede legata a San Michele Arcangelo e di quella plasmata attorno alla figura di San Francesco, nel succedersi di figure quali quelle di San Facondino, del beato Angelo e di altre ancora

GUBBIO – Il nostro territorio è punteggiato dalla presenza di luoghi nei quali la fede, la devozione, il culto dei Santi, la spiritualità nella sua più ampia accezione trionfano e vivono di un’eredità antica e sempre nuova. Partendo da questa evidenza e consapevolezza, ho inteso porre la “prima pietra” di un lavoro di ricognizione di tutti questi siti, con l’obiettivo di dar vita ad una collana di pubblicazioni denominata “Collana Spiritualità Appenninica”, che già nel nome richiama in modo forte, inequivocabile un’identità ed una specificità: quella forgiata nel fuoco vivo dell’Appenino umbro – marchigiano, questo luogo, ad un tempo fisico e dell’anima, che è tanta parte del nostro modo di vivere, sentire, pensare, concepire il rapporto con il Sovrannaturale.

Il Santuario del Divino Amore

La prima “perla” della Collana è dedicata al Santuario del Divino Amore di Gualdo Tadino, scrigno di devozione e feconda tradizione posto ai piedi del Serrasanta, ovvero di quello che potremmo definire, per la presenza nei secoli di mistici ed eremiti nei suoi boschi, nelle sue pendici ed alture, il “Monte Athos” dei gualdesi e della gualdesità, concetto che esiste come esiste la nostra eugubinità, fatta di riti, sensibilità, saperi trasmessi e di una particolare visione del mondo.

In quest’opera ho ripercorso le premesse, gli antefatti e le tappe storiche legate alla nascita, alla costruzione del sito in questione, attraverso la presenza complementare e convergente della fede legata a San Michele Arcangelo e di quella plasmata attorno alla figura di San Francesco, nel succedersi di figure quali quelle di San Facondino, del beato Angelo e di altre ancora.

La storia dei territori

Più di 80 pagine, con 27 foto a colori di grandi dimensioni, articolate su più piani: quello della descrizione storica ed architettonica dell’edificio, quello incentrato sulle opere d’arte e le raffigurazioni in esso contenute, quello imperniato sui significati reconditi, filosofico – esoterici, di elementi artistici e costruttivi, nonché di alcuni fatti storici, senza tralasciare un’immersione nelle vicende di eminenti personaggi ed illustri casati gualdesi legati alla storia del Santuario, in primis quello dei Calai Marioni, inumati tra le sue mura.

Un audace avventurarsi tra ipotesi di ordine genealogico e relative alle origini di toponimi del territorio gualdese e non solo, apre le porte a successivi sviluppi potenzialmente rivoluzionari in merito, connessi alla storia dei nostri territori ed alla sua ridiscussione, alla luce di nuove acquisizioni e di nuove scoperte, fino a ieri, ed in parte ancora oggi, classificate nell’ambito delle suggestioni o delle speculazioni ereticali.

Cronaca Eugubina n.227: https://www.yumpu.com/it/document/read/66400353/cronaca-eugubina-n227

Luca Baldelli – Fotografie Cronaca Eugubina