Due interventi dei Carabinieri Forestale nei primi 20 giorni di gennaio, entrambi al Bottaccione, per caprioli gravemente feriti. Nel primo caso l’animale è stato soccorso e affidato alle cure di un’Associazione specializzata in questo tipo di traumi. Nel secondo caso non è stato possibile ritrovare il corpo dell’animale.

Elicottero dei Carabinieri Forestale

Relativamente al caso più recente, con la segnalazione che risale al 13 gennaio, sono in corso indagini più approfondite per capire se si sia trattato di un semplice ferimento per cause naturali, o di bracconaggio. 

GUBBIO – Dall’inizio dell’anno ad oggi, i Carabinieri Forestale di Gubbio, coordinati dal Luogotenente Secondo Tomarelli, sono intervenuti già due volte al Bottaccione per la segnalazione da parte dei cittadini di caprioli gravemente feriti, soprattutto lungo il camminamento dell’acquedotto romano.

I Carabinieri Forestale hanno ricevuto la prima segnalazione, nel giorno del primo dell’anno, con l’animale che è stato subito soccorso e trasportato presso una Casa di cura per animali. In questo caso è stato appurato che il capriolo si è ferito mentre stava saltando da una roccia all’altra, con lesioni degli arti.

La seconda segnalazione pochi giorni fa, il 13 gennaio 2022, con l’animale anche in questo caso soccorso da personale specializzato e dagli stessi Carabinieri Forestali, che però, giunti sul posto non hanno trovato l’animale ferito.

Alcune persone avrebbero riferito di un “capriolo gravemente ferito alla testa“, ma non è stato possibile raccogliere altri riscontri, oltre alla fotografia che pubblichiamo in copertina.

Sono scattate immediatamente indagini più approfondite, con una pattuglia che ha sorvegliato approfonditamente il monte Ingino, anche per cercare di capire se si sia trattato di un episodio simile al primo, oppure di bracconaggio. Fondamentale in questo senso sarebbe stata l’analisi della ferita dell’animale.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina