Tutto nasce dall’idea di lavoro di due amici da oltre 35 anni, Omar Fiorucci (48 anni macellaio) e Luigi Manuali (55 anni agronomo). Ines Brunamonti, la cuoca, spiega il piatto simbolo del ristorante, i “maltagliati con funghi porcini“. 

Omar e Luigi con la cuoca Ines Brunamonti

La signora Fina, mamma di Omar con 25 anni di esperienza come cuoca, il primo giorno di apertura di Antica Osteria è arrivata con il grembiule e si è messa a lavorare in cucina. “E’ anche un sostegno morale quello di mia madre”, dice il figlio commosso

GUBBIO – L’enogastronomia è oggi il settore trainante dell’economia locale, con attività, professionalità ed eccellenze del territorio che attirano a Gubbio migliaia di turisti ogni anno dall’Italia e dal mondo.

Venerdì pomeriggio in via dei Consoli 30, è stata inaugurata in un locale in pietra completamente ristrutturato, Antica Osteria dei soci Omar Fiorucci (48 anni macellaio) e Luigi Manuali (55 anni agronomo), che iniziano questa nuova attività lavorativa assieme alla cuoca Ines Brunamonti, alle mogli Beatrice Fumanti e Francioni Erika, e alla figlia di Omar Giorgia Fiorucci. L’abbiamo definita “una grande Famiglia“.

L’Antica Osteria resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 14 e dalle ore 17 alle 22, in un locale di 110 mq con 30 posti a sedere, e cucina tradizionale con prodotti a chilometri zero. Si tratta di suini ovini bovini allevati nel territorio eugubino, in maniera naturale. Carni lavorate da Omar, che vanta in questo settore una lunga tradizione familiare.

Omar e Luigi, oltre ad occuparsi in tutto e per tutto della gestione della nuova attività, serviranno anche a tavola vestiti con una casacca nera da Chef in doppiopetto, con grembiule rosso bordeaux.

Antica Osteria una “grande Famiglia”

Ce la metteremo tutta.spiegano Omar e Luigi a Cronaca EugubinaQui a San Martino ci hanno accolti molto bene e di questo siamo felici.

Proporremo una cucina fatta di piatti della tradizione eugubina come le tagliatelle con funghi e tartufo, pasta al ragù, tagliata al tartufo, coradella, cotiche e fagioli, crescia con affettati e formaggi, verdure e dolci fatti in casa.

Cose semplici e sapori di una volta, con il menù alla carta, degustazione, turistico e topolino pensato per i bambini fino a 10 anni. In un momento di crisi come questo, noi ce la stiamo mettendo tutta per lavorare e ripartire“.

Da raccontare la storia della signora Fina, mamma di Omar con 25 anni di esperienza come cuoca, che il primo giorno di apertura di Antica Osteria è arrivata con il grembiule e si è messa a lavorare in cucina. “E’ anche un sostegno morale quello di mia madre“, dice Omar commosso.

Intervistiamo anche la cuoca, Ines Brunamonti (47 anni), che ha fatto della ristorazione il proprio lavoro. “Mi piace cucinare e mi piace che le persone rimangano soddisfatte della mia cucina. La mia esperienza nasce completamente sul campo“.

Le chiediamo se c’è un piatto, o una pietanza in particolare, che rappresentano più degli altri la filosofia del locale. Ines risponde di si, che il piatto sono i “maltagliati con funghi porcini“, una pasta tagliata a rombo e saltata in padella con funghi porcini e pomodori pachino.

I locali interni in via dei Consoli 30, con tanti vini umbri

La recensione di Isabella Ceccarelli 

Tutto in questo ristorante ricorda il percorso di vita dei due amici, Omar e Luigi, le loro esperienze e i ricordi più significativi, che vanno dai matrimoni, alle emozioni importanti, alle sfide del destino, fino alla cosa più importante: i legami della famiglia.

Qui, i legami di sangue fanno la differenza. Proprio come i vini che propongono in abbinamento del menù. La tradizione locale nei piatti, quella tutta stretta stretta italiana nei vini, dai bianchi ai rossi, da nord a sud, da est ad ovest.

Le proposte spaziano tra i vitigni più caratteristici e rappresentativi, e soprattutto nei vini che esprimono: ecco che troviamo il Pinot Nero del Trentino Alto Adige, o il Nebbiolo Piemontese, espresso nella sua massima forma di Barolo; oppure un Vermentino sardo.

Ma a fare da padrone è l’Umbria, in tutte le sue forme ed espressioni, che racchiudono come in uno scrigno la regione intera, dal Sagrantino, al Sangiovese, ai vini del Lago Trasimeno, per i rossi; mentre per i bianchi possiamo scegliere tra Grechetto, Trebbiano Spoletino, per fare alcuni esempi.

Gli abbinamenti sono esclusivi: bollicine, “ad esempio Franciacorta da degustare con i salumi, la crescia e il brustengo, oppure da accostare al delicato tartufo; rossi corposi da accompagnare con la succulenza delle carni”.

Il locale apre i battenti proprio ora. Per cui, tutto è da provare e divertirsi ad accostare e riprovare, proprio come a casa, quando con i piatti della nonna, ci assaggi un vino, e poi un altro e un altro ancora… perché le cose buone vogliono non solo il bis, ma hanno bisogno della cura e del calore delle persone che sanno farti sentire a casa, proprio come qui.

Francesco Caparrucci e Isabella CeccarelliFotografie Cronaca Eugubina