Non presa in considerazione la proposta formulata dal cosiddetto Gruppo Ceri 2020 ai fini dell’organizzazione di una edizione straordinaria della Festa dei Ceri per il 2021. 

Il Sindaco Stirati

Festa, peraltro notevolmente ridimensionata e stravolta rispetto al rito festivo nella forma canonica di festa aperta e di popolo, definita suggestivamente dal Vescovo Monsignor Pietro Bottaccioli con l’espressione di “sinfonia sociale“, perché in essa tutti partecipano e sono coinvolti: dal ceraiolo attivo sotto la stanga, alla ceraiola che grida e incita dalla finestra.

GUBBIO – Questa mattina (giovedì 26 agosto), il sindaco Filippo Stirati e i rappresentanti del Tavolo dei Ceri, con la presenza a palazzo Pretorio dei Presidenti delle Famiglie Ceraiole, dei Capodieci, del Presidente del Maggio Eugubino e dell’Università dei Muratori, del Cappellano dei Ceri don Mirko Orsini hanno chiarito alla città i motivi che rendono impossibile qualsiasi edizione straordinaria della Festa dei Ceri, rispetto alle possibilità già vagliate e scartate nell’impossibilità di svolgere la Festa secondo i canoni classici della tradizione ceraiola.

Nel documento finale firmato da don Mirko Orsini, Giuseppe Allegrucci, Marco Cancellotti, Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini, Alfredo Minelli si legge: “La proposta formulata dal cosiddetto Gruppo Ceri 2020 ai fini dell’organizzazione di una edizione straordinaria della Festa dei Ceri per il 2021 deve essere rigettata (rectius, non presa in considerazione) per i seguenti motivi:

1detta proposta, nei termini della sua formulazione, è stata già bocciata dai ceraioli santubaldari, sangiorgiari e santantoniari che nel recente referendum consultivo, quasi all’unanimità, si sono dichiarati favorevoli ad una edizione straordinaria della Festa dei Ceri, nel corso del 2021, a condizione che la stessa si svolga nella forma canonica, così come ci è stata tramandata e come la conosciamo.

L’intervenuta proroga dello stato di emergenza sul territorio nazionale fino alla data del 31 dicembre 2021 e il confermato vigente assetto normativo, concretizzano condizioni ostative allo svolgimento della Festa in forma canonica, per le ragioni evidenziate nel decreto n.5 del 19.04.2021 di annullamento della Festa per l’anno 2021.

La conferenza stampa a Palazzo Pretorio

2Fermo restando quanto esposto, del tutto assorbente e concludente, nel merito, in maniera estremamente sintetica, si osserva quanto appreso.

La proposta formulata dal Gruppo Ceri 2020 ha innescato un infuocato dibattito nella comunità eugubina, e segnatamente, sui cosiddetti social, ove è largamente dominante il giudizio negativo per la natura discriminatoria e divisiva della proposta, atteso che… l’accesso ai luoghi della festa è riservato ai soli ceraioli attivi coinvolti (1000 per ogni Cero) … Unici spettatori autorizzati saranno i residenti al centro storico in possesso del green pass … “.

Festa, peraltro notevolmente ridimensionata e stravolta rispetto al rito festivo nella forma canonica di festa aperta e di popolo, definita suggestivamente dal Vescovo Monsignor Pietro Bottaccioli con l’espressione di “sinfonia sociale”, perché in essa tutti partecipano e sono coinvolti: dal ceraiolo attivo sotto la stanga, alla ceraiola che grida e incita dalla finestra.

Completamente cancellati momenti essenziali della Festa, quali il solenne tributo al Patrono Sant’Ubaldo attraverso la Processione pomeridiana con la statua del Santo (preceduta dalla cerimonia dei vespri in Cattedrale), in senso contrario lungo il percorso dei Ceri.

La celebrazione religiosa delle ore 8:00 nella Chiesetta dei Muratori, la chiusura serale del triduo, le sfilate, ecc… momenti tutti che suggellano l’unione viscerale del popolo eugubino con il proprio Santo Patrono.

Del tutto obliterata anche la mostra dopo l’alzata, momento fondamentale e particolarmente toccante del rito per il saluto e omaggio ai ceraioli defunti, anziani e malati, gli ultimi dei quali, con il cuore pieno di emozione vedono ripagati i sacrifici di anni per tramandare la Festa, nella sua integrità e con i valori ubaldiani, alle nuove generazioni.

Alzata Festa dei Ceri 2018

Festa dei Ceri 2022

Per quanto concerne la Festa dei Ceri 2022, pur confidando nel radicale e definitivo debellamento della pandemia grazie all’efficacia e ai risultati della vaccinazione in corso a livello mondiale, il Sindaco, in sinergia con le componenti della Festa e la comunità tutta, ha già preannunciato che ha intenzione di iniziare a lavorare, fin d’ora, in vista del maggio 2022… volendo ad ogni costo esorcizzare una terza rinuncia consecutiva al rito festivo in onore di Sant’Ubaldo e partendo con forte anticipo …“, in denegata ipotesi di permanenza della pandemia e del correlato quadro normativo.

Verrà in ogni caso congegnata una festa di popolo, inclusiva, di cui ogni Eugubino potrà sentirsi parte. Al proposito, appare opportuno evidenziare e sottolineare che, una volta presa qualsiasi decisione in maniera ponderata e approfondita, esperiti tutti i necessari, rituali e prescritti percorsi, detta decisione non possa essere nuovamente rimessa in discussione sulla scorta di proposte più o meno estemporanee.

Tale precisazione è conseguenza delle molteplici segnalazioni da parte di ceraioli/e, di cittadini/e, esausti/e a causa delle polemiche e delle discussioni alimentate da un dibattito idoneo a disgregare, piuttosto che ad unire.

Gubbio, 24 agosto 2021