Carlo Schizzerotto, collaboratore della redazione de Le Guide de L’Espresso, e Pietro Peroni, oggi tra i principali influencer del settore brassicolo italiano, sono arrivati a Gubbio in sidecar.

Il sidecar di fronte al “Fra Luppolo” in Piazza 40 Martiri

Due amici appassionati della birra che hanno iniziato un tour in viaggio per il bel paese alla ricerca dei produttori regionali e dei migliori locali che propongono la birra artigianale. 

GUBBIO – Francesco Santinelli e Patrik Cabrera, i due titolari del locale Fra Luppolo, riescono a varcare la soglia non solo eugubina, o regionale, ma addirittura nazionale e internazionale. Insomma, quando i sogni prendono la strada della realtà, succede che in molti iniziano a percorrerla!

Ecco allora che i due appassionati del mondo della birra, l’attraversano. Sono Carlo Schizzerotto, collaboratore della redazione de Le Guide de L’Espresso, e Pietro Peroni, che forse vuol tenere alta la bandiera di questo cognome, orfano però della parentela che riguarda la casa produttrice di birra; è un ex tecnico di computer e musicista punk, oggi tra i principali influencer del settore brassicolo italiano.

Due amici appassionati della birra che hanno iniziato un tour in viaggio per il bel paese alla ricerca dei produttori regionali e dei migliori locali che propongono la birra artigianale, oppure specificherei: le birre. Si perché è facile dire birra, ma questo è un vero e proprio mondo con tantissime sfumature di genere.

Carlo e Pietro viaggiano col loro sidecar alla scoperta dei luoghi e dei racconti che le persone ne fanno; i punti di vista dinamici che fanno crescere una città. Una guida d’eccezione in mano, quella di Repubblica dedicata alle birre: Le Birre d’Italia, firmata I piaceri del Gusto e Le Guide dell’Espresso, e in una sera fanno il pieno di giovani in Piazza 40 Martiri difronte al Fra Luppolo.

Francesco Santinelli, Carlo Schizzerotto, Pietro Peroni

I due guru, sono approdati da Fra Luppolo, con il loro sidecar, dopo un viaggio tra le bellezze paesaggistiche, naturali e storiche dell’Umbria; e naturalmente tra i birrifici artigianali. La maestà del Palazzo dei Consoli li ha accolti a braccia aperte.

Un viaggio lungo tutta l’Italia, toccando birrifici e locali strettamente incentrati sulla produzione della birra, quella artigianale. Che significa attenzione alle materie prime, fiducia estrema nel produttore, che ha idee ben precise di quello che vuole ottenere e trasmettere.

Un lavoro meticoloso che parte dalla base e dal lavoro soprattutto sulla conoscenza delle materie prime che si vanno a lavorare e i risultati che queste sono in grado di rendere e di quello che si vuole ottenere.

A vederli arrivare, Carlo e Pietro, capelli al vento, sidecar d’epoca e l’imbrunire, sembrava quasi essere immersi in un’altra epoca, eppure anche oggi, la ricerca della genuinità, della sincerità delle persone, ha portato i due motociclisti alternativi a Gubbio, scendendo di regione in regione, di paese in paese, fino qui al Fra Luppolo.

Grazie alla dinamicità di Francesco che è un’incontenibile sognatore, non si accontenta mai e sperimenta sempre cose nuove ma che fondamentale, possano dargli competenze e conoscenze in più, da poter trasmettere ai clienti nel suo locale.

Ecco immergere mani e testa nella materia e generare un qualcosa che viene poi riconosciuto. Un artigiano della birra, che costantemente lavora come un’alchimista tra contenitori e fuoco, tra alabicchi e materia da scomporre e ricomporre per dare vita ad un elemento nuovo: la birra.

Francesco Santinelli e Patrick Cabrera 

La birra, il luppolo, Gubbio, i prodotti locali, sono le basi di partenza per girare il mondo, per trasmettere la forza e la passione del proprio saper fare, della dinamicità della vita, del portare avanti a testa bassa uno scopo, e spesso questo scopo, è proprio quello che ci rende felici.

E arrivano le riconoscenze, tra le quali anche questa di rilevanza non solo nazionale, vista l’importanza e la diffusione delle guide de l’Espresso.

Tutto questo è il frutto di competenze incrociate e riconosciute, della selezione di una qualità ad alti livelli, di una prospettiva di miglioramento incontenibile, rivolto soprattutto ai piccoli e micro birrifici; alcuni conosciuti, altri meno, ma la cosa fondamentale è tornare ad incontrarsi per comprendere i territori che li separano, le diversità regionali e le ideologie dei produttori, come soprattutto chi poi la birra la serve e la sa raccontare, proprio come Francesco e Patrik, che con le loro esperienze e competenze tengono alta la bandiera ed il nome di Gubbio!

Isabella Ceccarelli