Il Vescovo Luciano ha parlato del significato della Croce di Cristo custodita all’interno della Chiesa. “Non è una Chiesa parrocchiale, ma dedicata alla preghiera, al culto e alla lode. E’ uno scrigno. Qui tutto ruota attorno al messaggio della Croce di Cristo“. E’ stato ringraziato don Giuliano per il suo sostegno e il grande impegno durante i sette anni di lavori di ristrutturazione 

Santa Croce della Foce ristrutturata

GUBBIO – “Oggi, con la riapertura della Chiesa di Santa Croce della Foce, viene scritta una pagina di storia per la nostra città. Ma il nostro impegno non termina qui, ma continua con tanti progetti finalizzati a far rivivere questo luogo come un tempo. E’ stato uno sforzo notevole“.

Queste le parole con le quali, il Priore laico Luca Minelli, ha spiegato il significato più profondo della riapertura ai fedeli e al pubblico, della Chiesa di Santa Croce della Foce del XIII secolo. “Un patrimonio della città”, è stata ulteriormente definita.

Precedentemente era stato ringraziato don Giuliano, per la tenacia e l’ostinazione con la quale ha seguito i lavori e ha collaborato al recupero della Chiesa parrocchiale.

La chiesa di Santa Croce della Foce in Gubbio, negli ultimi anni è stata infatti oggetto di vari interventi di restauro e risanamento conservativo. Il fabbricato, inagibile dalla metà del 2014, si presenta oggi completamente rigenerato ed ammirabile in tutto il suo splendore.

Le azioni messe in atto dalla Confraternita di Santa Croce della Foce, unica confraternita in vita in città e gelosa custode del bene, sono iniziate dal lontano 2009 quando la struttura ha iniziato a evidenziare importanti carenze strutturali ed il recupero è stato possibile grazie ad un’azione sinergica tra enti pubblici e privati che hanno consentito il completo restauro del sacro edificio.

Santa Croce della Foce

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibile), ha stanziato nel 2015, dai fondi del dissesto idrogeologico, l’importo di 2 milioni e 400 mila euro con l’utilizzo dei quali è stato possibile intervenire sul risanamento conservativo di tutta la struttura e sulla sistemazione delle aree a monte e valle, al fine di prevenire il dissesto idrogeologico del complesso.

Con tale intervento sono oggi a disposizione della confraternita nuovi locali da utilizzare come sede sociale e il piano seminterrato, che diventerà uno spazio espositivo permanente.

Con la somma di 30 mila euro, messa a disposizione dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) con Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore”, censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, è stato effettuato il restauro ed il rifacimento pittorico del soffitto del presbiterio, andato perso oltre 40 anni fa. 

La chiesa, nel settimo censimento effettuato nel 2014, era risultata tra i beni più votati di Italia con ben 12.329 persone che avevano dimostrato il legame e l’attenzione verso un luogo tanto caro agli eugubini.

Infine il MiBACT (oggi Ministero della Cultura), per mezzo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, ha sostenuto il restauro delle pareti del presbiterio e dei dipinti policromi della navata della Chiesa commissionato dalla stessa Confraternita di Santa Croce della Foce.

Il Vescovo Luciano a Santa Croce della Foce

La Chiesa di Santa Croce della Foce sita nella parte più a nord della medioevale cittadina di Gubbio, rappresenta un riferimento religioso e culturale per tutta la popolazione eugubina. Ogni anno, da oltre 5 secoli, nella tarda serata del Venerdì Santo ha inizio la suggestiva “Processione del Cristo Morto”.

Questa sacra rappresentazione segue un antichissimo itinerario cittadino che permetteva di mostrare la cinquecentesca immagine di Gesù Crocifisso alla venerazione dei monasteri, dei conventi, delle confraternite e degli ospedali.

Prendendo la parola, il Vescovo Luciano ha detto: “E’ stato recuperato il bene di questa Chiesa, che non è una Chiesa parrocchiale, ma dedicata alla preghiera, al culto e alla lode. E’ uno scrigno realizzato per contenere l’effige sacra della Croce di Cristo. Qui tutto ruota attorno al messaggio della Croce di Cristo. La Croce simboleggia l’amore straordinario che Cristo ha per l’uomo, rappresentato dal sacrificio di suo figlio“.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina