La Chiesa di Santa Croce della Foce sita nella parte più a nord della medioevale cittadina di Gubbio, rappresenta un riferimento religioso e culturale per tutta la popolazione eugubina. Ogni anno, da oltre 5 secoli, nella tarda serata del Venerdì Santo ha inizio la suggestiva “Processione del Cristo Morto”

GUBBIO – Sabato 17 luglio verrà riaperta la chiesa di Santa Croce della Foce in Gubbio che negli ultimi anni è stata oggetto di vari interventi di restauro e risanamento conservativo. Il fabbricato, inagibile dalla metà del 2014, si presenta oggi completamente rigenerato ed ammirabile in tutto il suo splendore.

Le azioni messe in atto dalla Confraternita di Santa Croce della Foce, unica confraternita in vita in città e gelosa custode del bene, sono iniziate dal lontano 2009 quando la struttura ha iniziato a evidenziare importanti carenze strutturali ed il recupero è stato possibile grazie ad un’azione sinergica tra enti pubblici e privati che hanno consentito il completo restauro del sacro edificio.

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibile), ha stanziato nel 2015, dai fondi del dissesto idrogeologico, l’importo di 2 milioni e 400 mila euro con l’utilizzo dei quali è stato possibile intervenire sul risanamento conservativo di tutta la struttura e sulla sistemazione delle aree a monte e valle, al fine di prevenire il dissesto idrogeologico del complesso.

Con tale intervento sono oggi a disposizione della confraternita nuovi locali da utilizzare come sede sociale e il piano seminterrato, che diventerà uno spazio espositivo permanente.

Con la somma di 30 mila euro, messa a disposizione dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) con Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore”, censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, è stato effettuato il restauro ed il rifacimento pittorico del soffitto del presbiterio, andato perso oltre 40 anni fa. 

La chiesa, nel settimo censimento effettuato nel 2014, era risultata tra i beni più votati di Italia con ben 12.329 persone che avevano dimostrato il legame e l’attenzione verso un luogo tanto caro agli eugubini.

Infine il MiBACT (oggi Ministero della Cultura), per mezzo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, ha sostenuto il restauro delle pareti del presbiterio e dei dipinti policromi della navata della Chiesa commissionato dalla stessa Confraternita di Santa Croce della Foce.

La Chiesa di Santa Croce della Foce sita nella parte più a nord della medioevale cittadina di Gubbio, rappresenta un riferimento religioso e culturale per tutta la popolazione eugubina. Ogni anno, da oltre 5 secoli, nella tarda serata del Venerdì Santo ha inizio la suggestiva “Processione del Cristo Morto”; questa sacra rappresentazione segue un antichissimo itinerario cittadino che permetteva di mostrare la cinquecentesca immagine di Gesù Crocifisso alla venerazione dei monasteri, dei conventi, delle confraternite e degli ospedali.

A seguire, sempre sabato17 luglio, verrà presentata la pubblicazione “Chiesa di Santa Croce della Foce – storia e restauro”. L’attuale situazione sanitaria e le contenute dimensioni del complesso ci obbligano, a malincuore, ad organizzare la cerimonia di sabato 17 luglio in forma riservata, mentre domenica 18 luglio in occasione della Festa della Madonna del Carmelo tutta la cittadinanza avrà la possibilità di visitare la chiesa e ammirare l’intervento di restauro.

In mattinata saranno celebrate due funzioni religiose alle 9 ed alle 11. Le visite si terranno al mattino, dalle 10 alle 11 e nel pomeriggio dalle 16 alle 23. I membri della confraternita gestiranno gli accessi in chiesa al fine di evitare assembramenti.

Il censimento “I Luoghi del Cuore”

Dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia per assicurarne il futuro è lo scopo de I Luoghi del Cuore, progetto lanciato dal FAI nel 2003 e promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo che si propone di coinvolgere concretamente tutta la popolazione e di contribuire alla sensibilizzazione sul valore del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Attraverso il censimento, che si tiene negli anni pari, il FAI sollecita le istituzioni locali e nazionali competenti affinché mettano a disposizione le forze per salvaguardare i luoghi cari ai cittadini; ma il censimento è anche il mezzo per intervenire direttamente, laddove possibile, nel recupero di alcuni beni votati.

Dopo il censimento infatti FAI e Intesa Sanpaolo finanziano direttamente una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti. I Luoghi del Cuore, dalla prima edizione a oggi, ha permesso di varare interventi a favore di 118 luoghi grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni.

Ancora più numerosi sono gli effetti virtuosi innescati dell’iniziativa, che hanno portato al recupero di beni grazie è alla mobilitazione di pubbliche amministrazioni e privati cittadini.

Comunicato stampa