Il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini: “Dobbiamo essere tutti dalla parte degli uomini e delle donne che lavorano, e non accettate mai un lavoro che non sia rispettoso della vostra dignità di persone. Chi dà lavoro così, non ama il lavoro e chi lavora. Che il Signore ci consoli con la sua speranza, e ci conceda di vivere insieme per sempre

Il feretro portato dagli amici di Samuel

GUBBIO – Palloncini bianchi e azzurri liberati in cielo all’uscita del feretro di Samuel dalla Chiesa del Salvatore di Madonna del Ponte, dove nel primo pomeriggio di oggi (giovedì 13 maggio) si sono tenuti i funerali del giovane ragazzo 20enne eugubino morto nell’esplosione dell’edificio in aperta campagna a Sette Strade.

Una tragedia enorme” a detta di tutti, che ha profondamente addolorato la città di Gubbio, che ha osservato giorni di lutto cittadino con molte attività chiuse al pubblico in rispetto della memoria delle vittime di Sette Strade. Domani a Sigillo, i funerali della donna di 52 anni (Elisabetta) ritrovata dai soccorritori tra le macerie alle ore 22:50 di sera di mercoledì 7 maggio.

Ai funerali di Samuel erano presenti a Madonna del Ponte tantissimi giovani, amici e compagni di Scuola del 20enne eugubino, le Istituzioni locali con il sindaco Filippo Stirati e la Polizia Locale con il Gonfalone di Gubbio listato a lutto, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco che hanno soccorso i feriti immediatamente salvandone tre.

La Messa è stata presieduta dal Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini, con i concelebranti don Gabriele Pauletto, don Benozzi, don Armando Minelli e con il diacono Pifarotti. Il Vescovo di Gubbio in apertura ha detto: “Signore, aiutaci a vivere la vita in pienezza, e abbi pietà di noi per tutte le volte che non ci riusciamo“.

I funerali di Samuel a Madonna del Ponte

Le Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco ha letto il Vangelo, poi Monsignor Luciano Paolucci Bedini ha preso la parola per l’omelia: “In questi terribili giorni di tragedia, alcuni di noi hanno preferito la commozione, altri hanno avuto il coraggio di stringersi alla famiglia di Samuel, c’è anche chi lo ha fatto con la preghiera perché lontano, chi con le tante lacrime che sono state versate in questi giorni.

Questo è il giorno delle lacrime perché le lacrime sono vere e dicono quello che noi non sappiamo a dire. Oggi Gesù c’è maestro con le sue lacrime. Le lacrime dicono il bene e l’amore che si può avere nei confronti di un figlio e di un amico. Oggi le lacrime sono anche una protesta silenziosa per dire che non si può morire in questo modo a 19 anni.

La vita è troppo grande per essere solo per pochi giorni, la vita è eterna. Oggi Samuel lo affidiamo a te Signore, fino a quando non ci rincontreremo. Samuel non è soltanto un ragazzo morto sul lavoro, è anche e soprattutto un ragazzo di 19 anni che entrava nella primavera della vita. 

Il Sindaco Stirati scrive un pensiero

Dobbiamo essere tutti dalla parte degli uomini e delle donne che lavorano, e non accettate mai un lavoro che non sia rispettoso della vostra dignità di persone. Chi dà lavoro così, non ama il lavoro e chi lavora. Che il Signore ci consoli con la sua speranza, e ci conceda di vivere insieme per sempre“.

Samuel è stato ricordato anche da alcuni suoi amici e compagni di teatro, con due lettere che sono state lette da una ragazza e da un ragazzo all’altare. Tanti applausi sinceri per frammenti di vita che hanno suscitato ricordi.

All’uscita del feretro dalla Chiesa nuova di Madonna del Ponte, i palloncini colorati hanno salutato Samuel, con gli amici e i compagni di Scuola che si sono stretti in un caloroso abbraccio ideale intorno alla famiglia Cuffaro, così gravemente colpita da un lutto che la città ha definito “una grande tragedia collettiva“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina