Nel corso della Santa Messa sono stati ricordati gli storici ceraioli santubaldari recentemente scomparsi Anselmo Barbetti, Alessandro Casagrande (Sandro del Forno) e Baldino Sebastiani. Il Presidente Ubaldo Minelli: “Abbiamo fatto tutto, abbiamo fatto l’essenziale, ciò che realmente vale, la cerimonia religiosa

La Santa Messa in Basilica

GUBBIO – L’emergenza sanitaria non ferma gli appuntamenti religiosi della Festa dei Ceri, che proseguono seppur con stringenti limitazioni anti contagio.

Questa mattina (domenica 7 marzo) in Basilica, Monsignor Luciano Paolucci Bedini ha celebrato la Santa Messa per l’829esimo anniversario della Canonizzazione di Sant’Ubaldo, alla presenza delle Autorità della Festa dei Ceri e di quelle politiche civili e militari.

Contingentati gli ingressi in Basilica, con sanificazione dei locali, mascherine e distanziamento. Diretta streaming della Santa Messa sui canali della Diocesi di Gubbio e su Trg per limitare l’afflusso di fedeli al Monte Ingino. Hanno concelebrato con il Vescovo Luciano, i Canonici Lateranensi don Giuseppe Ganassin e don Pietro Benozzi.

Inizialmente il Vescovo Luciano, prendendo la parola, ha detto: “La santità di Ubaldo è semplice e quotidiana, e non lascia fuori nulla della nostra esistenza. Egli non è stato santo per un periodo ma sempre, fin da giovane. Con questa luce che viene dalla santità di Ubaldo, apriamo il nostro cuore alla Misericordia di Dio“.

Il Vescovo Luciano

Dopo le Letture del Vangelo, Monsignor Luciano Paolucci Bedini ha aggiunto: “In base a come riconosciamo Dio, viviamo la nostra vita.

Nelle persone come Ubaldo, prima della vita concreta, c’è un legame intimissimo e profondo con il Signore, che spiega tutta la loro vita. In Ubaldo fin da giovane, fin dalla sua formazione, c’è in lui una chiara immagine di Dio.

In Ubaldo c’è una profonda conoscenza del Signore. Una conoscenza limpida e chiara di Dio. La santità di Ubaldo è una grande occasione di specchiarci nella santità di Dio, i santi sono coloro che riconoscono di essere figli di Dio, e lo accolgono in tutte le cose della loro vita.

I santi ci raccontano la storia dell’amore di Dio. Ubaldo si sentiva figlio di quel Dio amato che il figlio Gesù è venuto a raccontarci. La vera riconciliazione nel periodo della Quaresima è tornare a vivere come figli di Dio, e che la luce di Ubaldo posso rischiarare il nostro cammino“.

La Famiglia dei Santubaldari ha ricordato nel corso della Santa Messa gli storici ceraioli santubaldari recentemente scomparsi Anselmo Barbetti, Alessandro Casagrande (Sandro del Forno) e Baldino Sebastiani.

Al termine della funzione religiosa, prima della benedizione finale, il Vescovo Luciano ha detto: “Nostro Padre Ubaldo aiutaci a pregare con fiducia nel Signore, custodisci i piccoli e gli anziani, proteggi i fragili, difendi gli ammalati e i contagiati, sostieni i sanitari, incoraggia chi ha responsabilità per il nostro bene, rafforza lo spirito di chi prega con fede, aiutaci a credere nella forza della Pasqua, veglia su tutti i tuoi figli“.

Il Presidente Ubaldo Minelli

E’ quindi intervenuto il Presidente della Famiglia dei Santubaldari, Avvocato Ubaldo Minelli: “Pochi giorni fa, ho incontrato lungo le vie di Gubbio un anziano ceraiolo che mi ha detto ‘Caro Presidente, quest’anno non facciamo nulla’. E io mi sono permesso di rispondergli ‘Facciamo tutto, facciamo l’essenziale, facciamo ciò che realmente vale, la cerimonia religiosa. 

E’ vero abbiamo dovuto fare anche delle rinunce, ad esempio abbiamo rinunciato al concerto della Canonizzazione e all’assegnazione del Premio Civis, Pater ac Pontifex Ubalde, ma ciò che conta è che abbiamo fatto l’essenziale. Per cui saluto tutti gli eugubini, tutti i ceraioli e le ceraiole, tutte le componenti della Festa dei Ceri, e viva Sant’Ubaldo“.

La Messa e la mattinata in Basilica per l’829esimo anniversario della Canonizzazione di Sant’Ubaldo, si è conclusa con il canto sempre commovente di “O Lume della Fede” intonato da tutti i presenti.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina