Il titolare di Dimora Morelli: “Nel momento in cui riprenderà il nostro settore sarà una nuova rinascita. Adesso è il momento di investire sulla pianificazione strategica futura dell’attività

GUBBIO – I temi principali della crisi economica e in particolare del settore della ricettività turistica, approfonditi con l’intervista a Luca Morelli titolare di Dimora Morelli, un’attività che ha saputo crescere negli anni e collocarsi sul mercato con apprezzamenti e visibilità.

Come ha affrontato con la sua attività i mesi di novembre dicembre, soprattutto il periodo delle festività natalizie, che doveva essere il rilancio ed invece è stato caratterizzato da chiusure e limitazioni?

Ho cercato di affrontare questo periodo molto difficile dal punto di vista economico psicologico sfruttando gli elementi di forza della struttura legati alla sua piccola scala, alla flessibilità organizzativa e alle tipologie di camere molto diverse tra di loro.

Avendo a disposizione piccoli appartamentini all’interno della struttura ho cercato di inserirmi nel mercato degli affitti brevi, soprattutto nel mese di novembre collaborando con il Comune di Gubbio per fronteggiare una situazione di emergenza abitativa legata alla ristrutturazione di una casa popolare.

A dicembre, nelle prime due settimane, mi aspettavo molto di più perché il lookdown soft permetteva comunque un po’ di circolazione soprattutto dalle zone prossime alla nostra, ma abbiamo lavorato pochissimo sinceramente.

Dicembre è stato un mese molto triste perché abbiamo visto la nostra città semivuota con l’Albero acceso, una cosa che non succedeva da moltissimi anni. In altri termini, per rendere l’idea di cosa significa una pandemia per chi opera nel settore turistico, a novembre e a dicembre, dopo il record di fatturato incredibile del mese di agosto 2020 della nostra attività, abbiamo realizzato il peggior incasso in assoluto della storia della Dimora Morelli”.

Nel 2020, in termini percentuali, quanto ha inciso la pandemia sulla sua attività lavorativa di ricezione alberghiera?

Abbiamo avuto una perdita importante in questo 2020 pari al 40% rispetto al fatturato del 2019, l’anno in cui la struttura ha registrato il maggior numero di presenze”.

Al momento come sta lavorando?

Viste le difficoltà attuali che potrebbero essere fonte di preoccupazione noi siamo animati comunque da un pensiero positivo che ci sta sostenendo in questo momento, e cioè che nel momento in cui riprenderà il nostro settore sarà un piacevolissimo risveglio, ricco di sorprese e sarà come una nuova rinascita.

In questo periodo considerando che l’attività operativa della struttura è ridotta ai minimi termini stiamo investendo tutto il nostro tempo sulla pianificazione strategica futura dell’attività partendo dai dati del controllo di gestione che fotografano i nostri strepitosi successi in quattro anni di attività cercando di analizzarli e di migliorarne l’attendibilità per prendere decisioni basate su dati estremamente precisi.

Questo è anche un momento importante per capire come investire e con quali risorse per prepararsi alla ripartenza e cercare di sviluppare il nostro business nei prossimi anni adattandolo ai nostri tempi attraverso lo sfruttamento di tre leve strategiche ancora in fase di progettazione: l’efficientamento dei costi di produzione, la riqualificazione complessiva della struttura attraverso il rinnovo stilistico del design e rivisitazione del brand (rebranding), il potenziamento dei flussi di cassa in entrata con lo sviluppo di una start-up digitale innovativa in settori strettamente connessi a quello turistico”.

A livello locale cosa può fare l’Amministrazione per agevolare le attività del vostro settore?

Al momento dobbiamo superare questo difficile empasse, quindi la cosa che dovrebbe fare l’Amministrazione è quella di concedere agevolazioni fiscali: infatti proprio in questi giorni è partita dalla presidenza dell’associazione Host la richiesta per l’azzeramento dell’ imposta di soggiorno e per la riduzione della Tari e IMU.

Per quanto riguarda invece le politiche locali di ampio respiro concernenti il settore turistico, l’assessorato della nostra città sta facendo un grosso lavoro di qualificazione dell’offerta turistica in chiave innovativa attraverso tre linee di intervento principali in materia di ambiente cultura ed enogastronomia”.

Cronaca Eugubina n.211: https://www.yumpu.com/xx/document/read/65207224/cronaca-eugubina-n211

Francesco Caparrucci