A Cronaca Eugubina spiega: “Ho ottenuto due volte i 600 euro e mille euro erogati dall’Agenzia delle Entrate, lo Stato mi ha aiutato per complessivi 2.200 euro che non coprono nemmeno le spese di un mese di lavoro se hai dei dipendenti

GUBBIO – Ha contattato la Redazione di Cronaca Eugubina perché “ci tenevo a raccontare la mia storia, che non è tanto diversa credo da quella di tutte le persone che lavorano in un momento storico così difficile come questo vissuto all’insegna del Coronavirus“.

Lui è un ragazzo di Gubbio, che da circa dieci anni gestisce un’attività nel centro storico di Gubbio, con passione e grande senso di responsabilità nei confronti del proprio lavoro.

E’ stato mio padre ad insegnarmi a lavorare, a darmi l’esempio di come si lavora, di quanto sacrificio costa il lavoro fatto bene.racconta a Cronaca EugubinaMa mai mi sarei immaginato un giorno di trovarmi nella situazione attuale a combattere da un lato un nemico invisibile qual è il Covid-19, che ti può colpire in qualsiasi momento se non si è più che scrupolosi, dall’altro le difficoltà legate al calo del fatturato e quindi di natura economica“.

Quanto ha inciso il Coronavirus nel suo lavoro? 

Moltissimo, già a marzo aprile abbiamo avuto un calo del fatturato superiore al 33%. In quel momento ho pensato di non farcela più a portare avanti l’attività, mi sentivo a terra. Ho ottenuto due volte i 600 euro e mille euro erogati dall’Agenzia delle Entrate, lo Stato mi ha aiutato per complessivi 2.200 euro che non coprono nemmeno le spese di un mese di lavoro se hai dei dipendenti“.

In ogni caso ha continuato a lavorare.

Si, ho stretto i denti e sono andato avanti. Abbiamo lavorato benino a maggio giugno, bene luglio e agosto, ma già alla fine di settembre abbiamo notato le prime avvisaglie che qualcosa stava cambiando. Pochi turisti, pochi visitatori, eugubini abbottonati e timorosi, pagamenti molto ritardati. Un situazione subito difficile“.

Ora come stanno le cose? 

Noi possiamo ancora lavorare, non siamo soggetti a chiusure ma il lavoro scarseggia e la situazione presumo peggiorerà se il trend nazionale dei contagi continuerà a salire. Il semi-lockdown di questi giorni ci tocca di riflesso e comunque molti clienti rinviano gli acquisti“.

C’è qualcosa che vorrebbe dire agli eugubini?

Vorrei dire che questa crisi mi ha insegnato a vivere con poco“.

Francesco CaparrucciFotografie di repertorio Cronaca Eugubina