Intervista al Segretario Fiom Cgil Alta Umbria Riccardo Coccolini: “Nella realtà umbertidese sono presenti molti eugubini, con una percentuale di lavoratori nell’ordine di un centinaio. Il settore metalmeccanica nel territorio eugubino invece ha visto una desertificazione negli anni che ha portato molti addetti ai lavori nella zona dell’umbertidese

GUBBIO – L’approfondimento sul mondo del lavoro, non può prescindere dall’analisi della situazione economica ad Umbertide, comune confinante con Gubbio, che ha sempre esercitato una forte attrattiva occupazionale sui lavoratori eugubini.

Con questa intervista facciamo il punto sul settore dell’automotive con il contributo del Segretario Fiom Cgil Alta Umbria Riccardo Coccolini.

Fra le aziende del comparto sono presenti nel territorio di Umbertide il Gruppo Metalmeccanica tiberina con cinque stabilimenti, Proma con due stabilimenti, la Modulo s.r.l, la Faist componenti situata a Montone ed altre aziende satellite che lavorano nell’ordine di diverse unità. In generale il settore dell’automotive genera un indotto di diverse migliaia di lavoratori occupati nell’umbertidese.

Segretario, qual è la situazione attuale dell’automotive ad Umbertide?

Riccardo Coccolini: “Il settore dell’industria automobilistica è largamente presente nelle zone dell’alto Tevere ed alta Umbria, in special modo nel territorio del comune di Umbertide.

Già dalla fine del 2019 inizio 2020, il comparto dell’automotive a livello nazionale ed internazionale era in sofferenza con un decremento del fatturato.

In una situazione già di sofferenza di quel comparto si è aggiunta la pandemia e il lockdown con la conseguente chiusura di clienti primari come Fca (Fiat Chrysler Automobiles) e marchi tedeschi che avevano anche prodotti finiti invenduti all’interno delle concessionarie”.

Ci sono segnali di ripresa del settore dell’industria automobilistica?

Riccardo Coccolini: “La ripartenza nel mese di maggio è avvenuta in una situazione drammatica dal punto di vista produttivo e del fatturato per il comparto dell’industria automobilistica al di la dell’attivazione degli ammortizzatori sociali.

Sono presenti dei lenti segnali di ripresa indicativamente in tutte le aziende del settore che malgrado alcune problematiche sono tutte all’attivo.

I segnali sono moderatamente positivi, in linea con il dato nazionale. Ad oggi, dopo un periodo caratterizzato dalla chiusura delle aziende per una o due settimane di ferie e la ripresa produttiva nella settimana corrente e passata, si aggiunge la preoccupazione legata ai numeri riguardanti la pandemia con dati che sono tornati al livello di guardia precedente”.

Quanti lavoratori eugubini sono occupati nel settore dell’automotive ad Umbertide?

Riccardo Coccolini: “Nella realtà di Umbertide sono presenti molti eugubini, con una percentuale di lavoratori nell’ordine di un centinaio. Il settore metalmeccanica nel territorio eugubino invece ha visto una desertificazione negli anni che ha portato molti addetti ai lavori nella zona dell’umbertidese”.

Eliana Bucchi