Hanno visitato la Chiesa dei Bianchi dov’è esposto il Gonfalone processionale del Corpus Domini soprattutto famiglie italiane con bambini, con il 20% del totale rappresentato da cittadini eugubini 

GUBBIO – Continua a riscuotere un grande successo di pubblico e di critica, la mostra “Un giovane Raffaello a Bottega – evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini di Gubbio”, inaugurata nei giorni scorsi a Gubbio alla Chiesa dei Bianchi alla presenza del Sindaco Stirati e del Vescovo Luciano.

Si tratta dell’esposizione del Gonfalone processionale del Corpus Domini, opera controversa in cui taluni ravvedono una giovanile mano raffaellesca, e dove un iconico monogramma diventa sicuramente simbolico, suggestivo e degno di maggiori investigazioni.

E’ una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore.

Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù. Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.

Dato il successo che la mostra sta avendo, e la concomitante 55esima edizione del Trofeo Luigi Fagioli, con molti turisti in città durante il fine settimana, la mostra è rimasta aperta anche nella serata di sabato 22 agosto fino alle ore 23, con un ottimo riscontro di oltre 100 visitatori.

Hanno visitato la mostra soprattutto famiglie italiane con bambini, che nel corso della giornata hanno assistito alle attività proposte dal progetto Gubbio Baby Buskers voluto e promosso dall’Associazione Culturale La Medusa, coadiuvata da Host con il sostegno e patrocinio del Comune di Gubbio che si inserisce nel contesto promozionale voluto dalla Regione Umbria per valorizzare l’offerta territoriale e i servizi ad essa connessi: artisti che si esibiscono in luoghi pubblici come piazze e strade, gratuitamente per allietare il pubblico e i passanti.

L’età media delle persone che hanno visitato la mostra è stata dai 35 anni in su, soprattutto cittadini italiani, pochi gli stranieri, con il 20% del totale rappresentato da eugubini.

Si tratta di un servizio pubblico assicurato ai cittadini e ai turisti dal grande impegno dei ragazzi dell’Associazione culturale La Medusa, con un biglietto unico per il Circuito dei Musei di Gubbio che può essere utilizzato senza scadenza temporale.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina