Parteciperà ad un trail a La Maddalena in Sardegna il 30 agosto prossimo. L’atleta eugubino: “Devo tutto a Mirco Gaggiotti. Il livello si sta alzando anno dopo anno e la strada si sta facendo sempre più ardua, ma siamo determinati a lavorare duro

GUBBIO – Manuel Moriconi è uno degli atleti più forti nella Spartan Race. Le sue capacità sono indubbie: resistenza, concentrazione, tecnica. Con il preparatore atletico Mirco Gaggiotti formano un binomio vincente.

Una crescita sportiva che soltanto l’emergenza sanitaria ha momentaneamente fermato, ma il 30 agosto Manuel torna alle competizioni in Sardegna e c’è da credere che sarà subito protagonista.

Quanto e in che modo ha inciso il lockdown sulla sua preparazione atletica?

Sono stato molto fortunato perché il lockdown è iniziato il giorno seguente al mio ritorno da Palma di Maiorca a seguito di una gara del Campionato Spagnolo.

Purtroppo ha inciso abbastanza nel mio programma di preparazione perché non ho potuto seguire alla lettera i cicli che il mio preparatore atletico aveva fissato ad inizio anno; tuttavia ho cercato di allenarmi nel miglior modo possibile sfruttando ciò che avevo a disposizione, decidendo di affinare la tecnica e la forza piuttosto che la parte relativa alla corsa.

Manuel Moriconi

Con la fine del lockdown ho ripreso a correre come da abitudine e ho già recuperato quello che avevo perso nei mesi precedenti”.

Quali sono le gare programmate per il 2020 e quelle previste per il 2021?

In questo momento è difficile programmare e preparare gare sia a breve che a lungo termine poiché la situazione legata al virus potrebbe evolversi in qualsiasi momento, pertanto sto cercando di allenarmi per mantenere un livello buono in attesa che tutto ritorni quanto prima alla normalità.

Per ora di certo so che parteciperò ad un trail a La Maddalena in Sardegna il 30 agosto prossimo; è l’unica data certa che ho fissato per quest’anno.

Per quanto riguarda gli impegni relativi al prossimo anno, disegnerò un piano gare come sempre verso l’inizio di novembre; l’idea che ho è di partecipare al Campionato Italiano Spartan e ad un altro in Europa, Europei e valutare una gara in un altro continente”.

Quanto è importante il ruolo del personal trainer in questo sport?

Il ruolo del personal trainer è più che fondamentale per un atleta che punta con serietà e determinazione a raggiungere un obiettivo, piccolo o grande che sia.

Io ho avuto la fortuna di avere un eugubino, Mirco Gaggiotti, dai miei esordi nel mondo Spartan e sono cresciuto insieme a lui; come ho detto, la costanza e la determinazione mi hanno permesso di realizzare le mie ambizioni nel circuito Spartan e a lui di farsi strada in questo mondo, diventando uno dei più accreditati in circolazione.

Devo tutto a lui e gli sarò sempre riconoscente, siamo entrambi consapevoli che il livello si sta alzando anno dopo anno e che la strada si sta facendo sempre più ardua, ma siamo anche determinati a lavorare duro per centrare traguardi sempre più importanti”.

Qual’è la sua storia sportiva e i risultati raggiunti?

La mia carriera inizia per caso, quando una sera in palestra decidiamo di provare uno sport nuovo arrivato in Europa dagli Stati Uniti. Partecipiamo alla prima gara ad Orte nel 2015 e alla fine della stessa abbiamo capito che quella era la strada da seguire. Subito abbiamo iniziato a fare progetti su gare future e a delineare allenamenti su misura per questa disciplina. L’obiettivo era grandissimo: un podio Elite in una Spartan Race.

Dopo alti e bassi, errori ed infortuni, ottimi risultati in gare importanti, finalmente nel settembre 2017 sono riuscito a coronare ciò che vedevo inizialmente come qualcosa di irraggiungibile: 2° posto alla Spatan Race di Misano.

Chiudo il 2017 con 2 podi e nel 2018 e 2019 colleziono svariati podi tra cui il 3° posto a squadre nel Campionato Europeo e la mia prima vittoria a Taranto nell’ottobre 2019. Il 2020 è iniziato con una doppia vittoria sulla neve austriaca, prima del blocco a causa del virus”.

Quali consigli si sente di dare a coloro che non possono ancora svolgere sport agonistici di squadra, ma solo allenamenti privati?

Il mio consiglio è semplice: non abbassate la vostra motivazione ma cercate di lavorare sui vostri punti deboli. Solo così tornerete alla competizione più forti di prima”.

Cronaca Eugubina n.205: https://www.yumpu.com/xx/document/read/63823181/cronaca-eugubina-n205

Eliana Bucchi