Sono intervenuti Elisa Polidori, Federico Fioravanti e Paola Mercurelli Salari. Al chiostro di Palazzo Ducale esibizione della Scuola di danza Città di Gubbio. Giorgio Passamonti ha presentato il Semonte ed il Cordaro, vini rossi I.G.T. dell’Azienda Agricola Semonte. L’assaggio dei vini è stato accompagnato da antipasti e piatti realizzati per l’occasione dagli chef della Gubbio Food Experience

GUBBIO – Si è svolto nel pomeriggio di martedì 28 luglio, presso il Palazzo Ducale di Gubbio, il secondo evento enogastronomico e culturale organizzato dall’Associazione Host.

L’appuntamento, intitolato Federico e lo Studiolo del Palazzo Ducale, è stato incentrato sulla figura del Duca Federico da Montefeltro e sullo Studiolo del Palazzo, mirabile opera di tarsìa lignea, di cui oggi possediamo solo una replica realizzata da artigiani eugubini tra il 2000 ed il 2009.

Come nella precedente, la serata è iniziata con la parte convegnistica, svoltasi nel salone Federiciano, con la presidente dell’Associazione La Medusa, Elisa Polidori, che ha introdotto gli ospiti.

Gubbio Food Experience

Di seguito, il saluto istituzionale dell’assessore all’associazionismo e allo sport Gabriele Damiani, che ha portato i saluti del Sindaco e ribadito l’importanza di questo evento, come modello di collaborazione tra settori di categoria privati ed enti statali.

Alessio Manucci, Veronica Ramacci, Roberta Picchi

Successivamente, ha preso la parola Federico Fioravanti, ideatore del Festival del Medioevo, che ha ricordato che l’edizione del Festival sarà l’unico grande evento in Umbria quest’anno, con il Palazzo Ducale al centro di alcuni eventi del Festival.

Il Duca Federico

La parte centrale del convegno, svolta dalla Direttrice del Palazzo Ducale Paola Mercurelli Salari, ha illustrato la figura del Duca Federico da Montefeltro, tramite la simbologia dello studiolo. Un uomo di armi e di cultura come definito dalla dottoressa Salari.

Salone Federiciano a Palazzo Ducale

Questa dualità della figura del Duca è riscontrabile nei pannelli intarsiati dello studiolo, che tramite il sapiente uso della prospettiva, fanno apparire come appoggiati in mensole e armadi, armi, parti di armature e onorificenze, simboli della vita militare e del potere politico, ma anche libri, manoscritti, strumenti scientifici e musicali, simbolo dell’interesse e della protezione delle arti e della cultura da parte di Federico.

La dottoressa Salari ha poi raccontato le vicende dello studiolo, venduto nell’800 ad una famiglia nobile di Frascati ed in seguito, nel 1939, al Metropolitan Museum di New York dove tutt’ora è esposto.

Ai Giardini Pensili 

Dopo il convegno, nel chiostro del Palazzo, si è svolto lo spettacolo di danza La sua luce, il Suo Rinascimento a cura della Scuola di danza Città di Gubbio.

La Scuola di Danza Città di Gubbio

La serata è proseguita ai Giardini Pensili per la parte enogastronomica, con la presentazione del Dolcetto, vitigno originario dell’astigiano, presente nel nostro territorio a partire dal 1861. L’Azienda Agraria Semonte, ha iniziato ad impiantare questo vitigno nel 2009, permettendo la produzione di due vini rossi I.G.T. (indicazione geografica tipica), il Semonte ed il Cordaro, presentati dal sommelier Giorgio Passamonti.

L’assaggio dei vini è stato accompagnato da antipasti e piatti realizzati per l’occasione dagli chef della Gubbio Food Experience.

Gloria Pierini e Giorgio Passamonti

Daniele LilliFotografie Giampaolo Pauselli