Il Presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani: “Si è trattato di un progetto entusiasmante, i nostri artigiani portano in alto il nome della città di Gubbio. E’ stato un progetto portato avanti bene e che ha ripagato tutti in maniera forte

GUBBIO – “Per noi questa è una giornata significativa, si tratta della realizzazione di un progetto sperimentale che copre il ciclo delle Scuole medie. Al centro del progetto educativo ci sono i ragazzi e questa bellissima esperienza con gli artigiani di Gubbio“.

Queste le parole con le quali Valentina Boriosi, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “La Chiocciola“, un centro di educazione sperimentale per i ragazzi tenuti a frequentare la Scuola media, ha ringraziato gli artigiani eugubini e i giovani studenti per la qualità dei lavori realizzati e per lo scambio culturale che ha soddisfatto tutti gli obiettivi del progetto. 

La Presidente Valentina Boriosi

L’Officina del Fare e del Sapere è una Scuola Parentale, tutelata dalla Costituzione e disciplinata nel decreto legislativo 62/2017, con sede presso la Tenuta di Villa Fassia a Ponte d’Assi, ma con molte attività che si svolgeranno nel territorio e in città, anche utilizzando spazi pubblici come la Biblioteca Sperelliana, il Digipass e altri ambienti e laboratori.

Il progetto si ispira ai principi dell’Educazione Diffusa (di cui la Scuola Parentale eugubina è una delle prime realtà in Italia), collaborando con il suo ideatore, il Prof. Paolo Mottana dell’Università Bicocca di Milano. L’esperienza educativa dei ragazzi sarà aperta e proiettata verso la città ed ai suoi abitanti e visitatori, sia ragazzi che adulti.

Artigiani e studenti alla Sperelliana

Il pomeriggio alla Sperelliana e gli interventi

Studenti, genitori e artigiani eugubini si sono ritrovati alla Biblioteca Sperelliana martedì pomeriggio, per tirare le somme del progetto, che ha visto gli artigiani di Gubbio fare da insegnanti ai ragazzi nelle proprie botteghe, con l’obiettivo di realizzare manufatti di pregio artigianale che sono stati donati a ricordo della bellissima esperienza alla Scuola.

Tra gli artigiani abbiano riconosciuto Giuseppe Allegrucci, Marzia Fumanti, Terhorst Kim, Patrizia Ramacci, il fabbro Barbi, con la partecipazione e l’intervento finale del Presidente della storica Università dei Muratori Fabio Mariani.

Dall’inizio dell’anno scolastico 2019, e fino all’interruzione per il lockdown, i giovani studenti hanno fatto visita settimanalmente agli artigiani eugubini, che hanno messo a disposizione botteghe e laboratori per insegnare il mestiere ai ragazzi.

A questo proposito Valentina Boriosi spiega: “Ci siamo accorti che ogni ragazzo era capitato nelle bottega giusta, dal giusto artigiano. Ha partecipato al progetto una multiclasse del ciclo delle Medie, in tutto 11 studenti che hanno potuto sviluppare questo nesso importante con la terra“.

Simona Minelli

E’ intervenuta anche l’assessore Simona Minelli: “Voglio ringraziare i genitori degli studenti che hanno creduto in una visione, più che in un progetto. Ringrazio anche gli artigiani che sono diventati insegnanti. Speriamo di rivederci a settembre a scuola“.

E’ stato proiettato un video intitolato “Sganciati dalla cicogna nelle botteghe eugubine“, con le immagini dei ragazzi e degli artigiani che lavoravano insieme alla realizzazione delle opere in pietra, ferro battuto, stoffa, ceramica.

Si sono viste Patrizia e Alice lavorare al cartiglio, Kim e Eva all’album fotografico con la dedica “Per tutti gli anni fantastici che verranno“. Alessia e Piero i ricamatori, Tonino e Gigino i fabbri, Daniele e Alessandro i tornisti, Eva e Francesco i restauratori, Giuseppe e Rocco gli scalpellini.

Il Presidente Fabio Mariani

Prendendo la parola, il Presidente Fabio Mariani ha detto: “Si è trattato di un progetto entusiasmante, i nostri artigiani portano in alto il nome della città di Gubbio. E’ stato un progetto portato avanti bene e che ha ripagato tutti in maniera forte“.

Il progetto è consistito anche in un intenso scambio culturale tra i giovani studenti e i ragazzi dello SPRAR Gubbio. In questo caso sono stati gli studenti che hanno insegnato ai ragazzi dello SPRAR la lingua italiana e quella inglese. Gli incontri sono avvenuti alla Biblioteca Sperelliana.

In ultimo, a conclusione del bellissimo pomeriggio che si è svolto nel rispetto delle norme anti contagio e del distanziamento sociale, è stata sottolineata l’importanza del gruppo di genitori che si è creato, che è la colonna portante della Scuola parentale.

Francesco CaparrucciFotografie Gianluca Benedetti