Marco Minelli: “Non mi ispiro a nessuno in particolare anche se sono un amante, quasi cultore della commedia all’italiana… Io non rido su tutto, ma nonostante tutto!

GUBBIO – Sta spopolando nei social per comicità e simpatia, ma anche per la serietà e la profondità dei messaggi lanciati nei suoi sketck comici.

E’ l’eugubino Marco Minelli, di professione barman, che abbiamo intervistato per chiedergli cosa lo ha indotto a fare questo passo, se si ispira al modello di qualche comico in particolare e tante altre cose, che ci ha raccontato sinceramente.

Marco, com’è maturata in te l’idea dei sketch comici nei social? C’è stata una scintilla, oppure la cosa è sedimentata da se, piano piano?

Ho intrapreso quest’avventura di fare sketch comici tramite la piattaforma tik tok per gioco da prima dell’emergenza Covid-19 che ci ha costretto a rimanere in casa, avendo quindi più tempo a disposizione. Prima erano molto più sporadici, ora l’ho trasformato in un appuntamento quotidiano, quasi come una serie tv.

La comicità mi ha sempre affascinato, mi piace intrattenere amici e compagni, come a scuola dove imitavo personaggi famosi e non, e professori per strappare una risata.

Da piccolo, a San Martino, quartiere dove sono nato e vivo tutt’ora, ricordano che imitavo Andreotti e personaggi politici dell’epoca per farmi pagare il gelato dal mio pubblico. Diciamo che questa vena da comico e imitatore ce l’ho sempre avuta”.

Ti ispiri a qualche modello di comicità particolare? A qualche attore o personaggio popolare italiano del passato o del presente? O sei un autodidatta?

Sono assolutamente autodidatta, l’ho sempre fatto per gioco e solamente fra conoscenti senza mai esibirmi su un vero e proprio palco, a parte qualche recita ai tempi del dopo Cresima. Non mi ispiro a nessuno in particolare anche se sono un amante, quasi cultore della commedia all’italiana.

Fra i miei attori preferiti Verdone, Pozzetto, Christian De Sica, Paolo Villaggio, Benigni, Troisi e Sordi fino ad arrivare al grande maestro Totò per citarne alcuni. Ecco mi piace la comicità che trasmetta un messaggio profondo oltre che la risata fine a se stessa, qualcosa che lasci riflettere insomma”.

Infatti, alcuni tuoi sketch sono anche di “denuncia”, nel senso che parli di situazioni che sono state la cronaca in questi giorni di molti media nazionali. In particolare, ci riferiamo alle violazioni ai Decreti governativi. E’ così?

Mi piace seguire una comicità sensata. Siccome in questi giorni il problema principale è stato far rispettare le regole imposte da questa quarantena, ho cercato tramite frasi di film famosi o scene ‘trash’ di qualche reality di far passare il messaggio, magari facendo fare una risata, che però lasciava dietro di se una riflessione”.

L’intervista in Cronaca Eugubina n.200

Qual è il personaggio che hai interpretato in questi giorni, che ti è piaciuto di più rappresentare?

Non c’è uno in particolare, diciamo dal ragazzo che prende la metro per andare in cucina fino alle battute di De Sica sul futuro lavorativo che è un’altra bella incognita per quelli che lavorano nel mio settore, fino a quello del cartomante che è l’unica soluzione per me che sono un barman di fare smart working.

Sicuramente quello che mi ha fatto più riflettere è il video che racconta ‘il ragazzo di campagna’ di Pozzetto, che si trasferisce a Milano, dato che rimanendo sempre in casa mi sono immaginato come avrebbe passato la quarantena in un monolocale di 20 mq pieno di angoli come cita nel film, situazione che sicuramente è purtroppo la realtà dei fatti nelle grandi città ora”.

Per concludere l’intervista, ti chiediamo quanti contatti hai avuto? Quante visualizzazioni nei social?

Quale il messaggio più bello che hai ricevuto?

Ho avuto molti contatti e molti messaggi di apprezzamento da parte dei miei followers. Per quanto riguarda le visualizzazioni non mi sono messo a contarle però sono state molte.

Sono finito anche nella Tommassini virtual family nella pagina instagram di Luca Tommassini grazie al mio amico d’infanzia Mattia Baldelli Passeri, che collabora direttamente con lui ricevendo anche commenti di apprezzamento da Asia Argento.

Diciamo che tutte le volte che mi ringraziano per aver strappato un sorriso e aver portato un po di gioia nella difficile quotidianità del momento, sento di aver fatto qualcosa di buono per la collettività. Mi piace pensare che una risata sia una delle cose più importanti e tendo a precisare che, come ho sempre fatto nei momenti bui della mia vita: ‘io non rido su tutto, ma nonostante tutto!’”.

Francesco Caparrucci Fotografie di Marco Minelli