L’artista eugubina (che ha da poco compiuto 37 anni): “Dall’arte dobbiamo ripartire e poi, l’arte fa stare bene, rilassa la mente e illumina l’animo delle persone

Un’opera di Cecilia Passeri con i colori della Bandiera Italiana

GUBBIO – Continuano le interviste di Cronaca Eugubina, a personaggi locali del mondo dell’arte e della cultura, per sapere da loro come stanno portando avanti da casa gli impegni e il lavoro artistico, e per avere anche una chiave di lettura del momento storico e di come ciò che sta accadendo può influire sul modo di intendere l’arte.

Oggi, lo facciamo con un’intervista alla pittrice e scrittrice Cecilia Passeri, molto attiva nel sociale e nella cultura, che ci racconta del suo ultimo romanzo e ci presenta in anteprima un quadro bellissimo che parla di speranza, dedicato alla città di Gubbio.

Il momento di emergenza che stiamo vivendo, ha modificato il suo approccio all’arte? 

In un periodo come questo, dove molte certezze vacillano e la quotidianità è messa a dura prova dal cambio di abitudini, sembra strano, ma nell’arte provo un importante punto di partenza, o meglio, ripartenza.

La nostra società ha le fondamenta del Bernini, ha le pareti di Giotto e il tetto di Leonardo Da Vinci (questo per citarne solo alcuni), la nostra cultura si basa sulle bellezze che l’arte regala ogni giorno. Spesso è sottovalutata, eppure deve essere il nostro Start, appunto, abbiamo il dovere di valorizzare il nostro tesoro e patrimonio ed essere più forti di prima“.

Cecilia Passeri con l’opera “Sole su Gubbio”

Quali opere ha realizzato nell’ultimo periodo? 

In questi giorni ho prodotto alcune opere parlano di isolamento, ma soprattutto di speranza, sentimento che dobbiamo coltivare al massimo e sentimento che noi artisti abbiamo il dovere di trasmettere.

Avrei voluto anche presentare il mio ultimo libro ‘La fiammiferaia di Roma‘, un romanzo breve che ripercorre alcuni momenti storici salienti degli ultimi 60-70 anni, descritti dalla protagonista (ognuno di noi ci si può impersonare) e mette in luce il grave problema della precarietà e disoccupazione”.

Progetti soltanto rimandati.

Si, nulla è perduto, la presentazione sarà semplicemente rimandata insieme all’organizzazione di una grande mostra che vedrà partecipare artisti eugubini, umbri, italiani con una successiva vendita di opere e ricavato in beneficenza; proprio perché dall’arte dobbiamo ripartire e poi, l’arte fa stare bene, rilassa la mente e illumina l’animo delle persone“.

Per sbirciare alcune curiosità e opere è pronto il sito www.st-art98.webnode.it . Intanto Cecilia Passeri, ci mostra nella foto di copertina che pubblichiamo a corollario di questo articolo, l’opera intitolata “Sole su Gubbio“, realizzata in cutleryng, con il solo uso di una forchetta e che “è pensata per dare gioia alla nostra città“, come spiega l’artista. 

Francesco Caparrucci