L’artista eugubino: “Viviamo una situazione di emergenza, ma il mio metodo di lavoro artistico è sempre lo stesso. Certo, non posso uscire di casa per acquistare le vernici speciali che mi occorrono, ma questa situazione non ha modificato il mio modo di essere artista

Toni Bellucci con le opere dedicate a Mirella Bentivoglio

GUBBIO – Mostre e Musei sono chiusi in queste settimane, per effetto delle disposizioni governative del Dpcm sull’emergenza Coronavirus, ma l’arte in Italia non si ferma con Musei e testate specializzate che hanno trasferito molti contenuti on-line, in modo tale che siano sempre fruibili dai cittadini da casa.

C’è una grande sensibilità, che mi induce ad essere ottimista sul futuro.spiega a Cronaca Eugubina l’artista Toni Bellucci, raggiunto telefonicamente dalla nostra Redazione Viviamo una situazione di emergenza, ma il mio metodo di lavoro artistico è sempre lo stesso.

Certo, non posso uscire di casa per acquistare le vernici speciali che mi occorrono, ma questa situazione non ha modificato il mio modo di essere artista“.

Ci spieghi meglio.

Sono ottimista perché c’è un grande impegno da parte di tutti, medici e Forze dell’Ordine, c’è da ammirarli tutti per quello che stanno facendo per l’Italia“.

Toni Bellucci

Lei non ha mai smesso di lavorare in questi giorni. Quante ore al giorno lavora?

Anche dieci ore al giorno, suddivise tra gli impegni artistici che sto portando avanti in laboratorio e i lavori domestici, che svolgo a casa e nell’orto. Devo completare lavori per mostre importanti, che verranno inaugurate nei prossimi mesi.

Tanti anche i progetti che in questo periodo avrebbero dovuto concretizzarsi. A Genga avremmo dovuto installare delle opere in un Parco, sto ultimando i bozzetti. Era in programma anche un intervento al giardino della Società Operaia di Gubbio, con installazioni e sculture di vari artisti eugubini, con Cesare Coppari curatore della mostra. 

Le nuove opere che ho ultimato, erano esposte a Umbertide, alla mostra “Linee d’Umbria” curata da Giorgio Bonomi. Un’altra mostra a San Giustino avremmo dovuto trasferirla a Montefalco“.

Che cosa le manca di più oggi? 

Di andare a comprare il giornale la mattina, come facevo sempre“.

Prima di salutarci, Toni Bellucci, ci tiene a fare una raccomandazione a tutti gli eugubini: “Restate a casa“.

Francesco CaparrucciFotografie di repertorio Cronaca Eugubina