Il Vescovo Luciano: “In giovinezza Antonio, dedicò la sua vita alla ricerca di un maestro, questa indicazione è molto importante per la nostra vita, in quanto dobbiamo andare anche noi alla ricerca di buoni maestri
Il Presidente della Famiglia dei Santantoniari, Alfredo Minelli, ha ricordato la figura storica di Mauro de Baldone, ricordato nei giorni scorsi con un comunicato stampa anche dal Sindaco Stirati

Il Capodieci Andrea Tomassini

GUBBIO – Una giornata di festa, di ricordi e memorie, in onore di Sant’Antonio Abate, con nel pomeriggio la benedizione degli animali al canile di Ferratelle e alla vecchia Chiesa di Madonna del Ponte.

Poi nel tardo pomeriggio, i Santantoniari si sono ritrovati nella Chiesa dei Neri per la Messa officiata dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini e dal Cappellano don Marco Cardoni, che è terminata con l’investitura del primo Capodieci della Festa dei Ceri 2020 Andrea Tomassini.

Il Presidente della Famiglia dei Santantoniari, Alfredo Minelli, ha ricordato la figura storica di Mauro de Baldone, ricordato nei giorni scorsi con un comunicato stampa anche dal Sindaco Stirati.

Tomassini con lo Stemma del Cero

Alla Chiesa dei Neri erano presenti le autorità civili e militari della città, rappresentanti dell’associazionismo, i Capitani 2020 Eric Nicchi e Paolo Procacci, i Capodieci della Festa dei Ceri 2020 Alessandro Nicchi e Fabio Uccellani, i Presidenti delle Famiglie ceraiole, del Maggio Eugubino e dell’Università dei Muratori.

Nell’omelia il Vescovo Luciano ha ripercorso la vita di Sant’Antonio affermando: “Sant’Antonio è uno dei più grandi santi della Chiesa dei primi cristiani, la sua grandezza sta nell’essersi fidato del Vangelo.

Per quanto giovane prese la Parola di Cristo al centro della sua vita, basandola su di essa. La parola del Vangelo deve essere la base della nostra vita. In giovinezza Antonio, dedicò la sua vita alla ricerca di un maestro, questa indicazione è molto importante per la nostra vita, in quanto dobbiamo andare anche noi alla ricerca di buoni maestri.

Al termine della Messa per Sant’Antonio Abate

Dopo la sua vita passata nel deserto entra nell’ultima fase della vita e diventa lui stesso una guida. Sul suo esempio noi adulti abbiamo la responsabilità di essere delle buone guide e dei buoni maestri per i più giovani“.

Sono state recitate la Preghiera a Sant’Antonio Abate scritta da Pietrangelo Farneti in occasione della visita ad Arles in Francia il 2 novembre 2002, e la Preghiera del Ceraiolo composta dall’avvocato Giorgio Gini a Gubbio il 14 settembre 1977.

Poi l’investitura ufficiale del primo Capodieci di Sant’Antonio Andrea Tomassini, con la lettura del verbale di elezione e il passaggio dello Stemma del Cero di Sant’Antonio dal Copodieci 2019 Lucio Sollevanti al Capodieci 2020 Andrea Tomassini.

Gli squilli di tromba del Trombettiere Marco Tasso hanno scandito questi momenti della serata. Le note della Banda Musicale hanno accompagnato il corteo dei ceraioli Santantoniari dalla Chiesa dei Neri a Piazza Oderisi, dove Andrea Tomassini è stato ulteriormente festeggiato. La serata di concluderà con la cena dei Santantoniari sotto gli Arconi.

Daniele Lilli e Francesco CaparrucciFotografie Photostudio Gubbio (Pietro Biraschi)