Alessia Raponi ha 47 anni, è un avvocato, si è laureata all’Università degli studi di Perugia. A Gubbio ha detto: “Un’Umbria più attrattiva, è una regione con maggiori capacità occupazionali e di sviluppo, Soprattutto a favore dei molti giovani che sono costretti a lasciare l’Umbria e l’Italia in cerca di lavoro. Statistiche dicono che la disoccupazione giovanile in Umbria è al 30%, in 5 anni circa 20mila giovani hanno lasciato la nostra regione

GUBBIO – La candidata della Lega al Consiglio regionale, Alessia Raponi, nel pomeriggio di domenica 12 ottobre è stata a Gubbio (alla sala conferenze dell’Hotel Beniamino Ubaldi) per presentare la propria candidatura.

Alessia Raponi ha 47 anni, è un avvocato, si è laureata all’Università degli studi di Perugia. “Sono mamma di Francesco, che ha 13 anni. spiega a Cronaca EugubinaLa Lega mi ha candidata alle elezioni regionali 2019 per la fascia appenninica Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro, Scheggia e Pascelupo, Gubbio“.

Per l’occasione erano presenti il coordinatore comunale della Lega di Gubbio, Luca Ramacci, alcuni componenti del gruppo dirigente eugubino della Lega, i Consiglieri comunali Angelo Baldinelli e Michele Carini.

In apertura Alessia Raponi ha affermato: “A Gubbio, alle ultime elezioni amministrative, la Lega e il centrodestra hanno conseguito un risultato storico, il ballottaggio con l’elezione di tre consiglieri comunali della Lega. E’ stato creato anche un gruppo dirigente della Lega Gubbio con circa 50 cittadini, e questo è un altro grande risultato conseguito. 

Le priorità per la città di Gubbio sono lo sviluppo economico, le statistiche dicono che questa città è la più povera dell’Umbria. Mancano infrastrutture, le strade sono colabrodo e la ferrovia non esiste. Senza adeguate infrastrutture non può esserci crescita del turismo. Se vogliamo che i turisti vengano a Gubbio, è necessario fare in modo tale che questa città sia più facile da raggiungere. 

Occorrono incentivi e agevolazioni per le piccole e medie imprese, e minore burocrazia. Le piccole e medie imprese risentono delle regole imposte dalle multinazionali e da Bruxelles, che danneggiano il made in Umbria. Il settore agricolo, la produttività, la produzione e il fatturato risentono delle condizioni climatiche perché non c’è al momento un’adeguata manutenzione del territorio, con esondazioni e canali agricoli fuori uso“.

La Raponi si è poi soffermata sullo sviluppo economico e turistico dei territori gualdese ed eugubino. “I territori di Gubbio e Gualdo Tadino devono marciare insieme, perché le bellezze naturali e paesaggistiche di Gualdo sono assolutamente compatibili con le bellezze architettoniche di Gubbio. I turisti che vengono in Umbria, devono avere la possibilità di visitare insieme questi territori. 

Un’Umbria più attrattiva, è una regione con maggiori capacità occupazionali e di sviluppo, Soprattutto a favore dei molti giovani che sono costretti a lasciare l’Umbria e l’Italia in cerca di lavoro. Statistiche dicono che la disoccupazione giovanile in Umbria è al 30%, in 5 anni circa 20mila giovani hanno lasciato la nostra regione. 

Da mamma, sono molto preoccupata per il futuro dei nostri figli. In Regione vorrei creare le condizioni affinché i giovani possano rimanere qui, e possano tornare quelli che nel frattempo se ne sono andati“.

Altro tema principale affrontato da Alessia Raponi è stato quella della sanità. “Il Pronto Soccorso dell’Ospedale comprensoriale di Branca deve supportare un’utenza di 65mila persone. E’ encomiabile lo sforzo profuso dai medici e dal personale sanitario. Io dico che ci si potrebbe avvalere anche del personale professionale e infermieristico delle Residenze Protette e delle Residenze Sanitarie Autoassistite. 

Se la Regione le autorizza, possono farsi carico di una parte degli interventi di Pronto Soccorso. Per gli interventi più semplici i cittadini potrebbero rivolgersi a queste strutture sanitarie. Potrebbe anche essere una possibile fonte di occupazione, secondo il principio dei minori sprechi e più servizi al cittadino“.

L’ultima considerazione della serata, Alessia Raponi l’ha avuta per il sociale. “Sono circa 150mila i poveri in Umbria, di cui il 6,1% deprivati dei beni materiali primari come cibo e vestiario. E’ necessario a questo proposito creare un numero telefonico di primo intervento, con operatori sociali che valutano all’istante la gravità della situazione in modo tale che la Regione possa intervenire.

E’ fondamentale implementare il vicinato sociale. la solidarietà, riqualificare i parchi pubblici come luoghi di aggregazione, per ridare dignità e futuro al popolo umbro, un popolo laborioso e operoso a cui la politica non ha mai dato una mano“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina