“L’Umbria è una regione che non vede le liste del Pci in elezioni da 29 anni. In questi 29 anni, il benessere degli umbri ha subito alterne vicende fino agli ultimi cinque anni che ci hanno consegnato la classifica della Regione più povera d’Italia”

Anna De Carlo

GUBBIO – Alle Elezioni Regionali 2019 il PCI (Partito comunista italiano), in coalizione con Potere al Popolo, appoggia il candidato Presidente Emiliano Camuzzi.

I candidati eugubini al Consiglio regionale sono Fabio Sebastiani, Mattia Pierotti, Roberto Di Pietro, Anna De Carlo e Fabio Vergari.

Il programma politico viene così illustrato dai candidati: “L’Umbria è una regione che non vede le liste del Pci in elezioni da 29 anni. In questi 29 anni, il benessere degli umbri ha subito alterne vicende fino agli ultimi cinque anni che ci hanno consegnato la classifica della Regione più povera d’Italia.

Il Pci scende in campo per stimolare un ricambio nel gruppo dirigente regionale, non solo nell’Amministrazione regionale, ma nella dirigenza sindacale e in quella imprenditoriale che condividono con la politica precise responsabilità.

Noi siamo in coalizione con Potere al Popolo e sosteniamo il candidato presidente Emiliano Camuzzi. La nostra azione si concentra sull’ambiente, sul lavoro e sulla sanità pubblica e gratuita.

Ambiente e lavoro sono collegati perché immaginiamo una Regione capace di stimolare occupazione nel recupero ambientale e nell’efficientamento energetico, e nella bonifica dei tanti siti attualmente in uso a discarica o a industrie inquinanti. Crediamo nel ruolo statale regionale nell’economia, in questa fase storica abbiamo pochi investimenti privati, quindi sono indispensabili investimenti pubblici.

Roberto Di Pietro, Mattia Pierotti, Fabio Sebastiani

Le nostre strade versano in condizioni pietose, sono addirittura state oggetto di momentanee chiusure al traffico. Questo dimostra ancora di più la necessità di intervento pubblico e dimostra la carenza di buona amministrazione.

Il trasporto pubblico, regionale o statale, su gomma o rotaia, è in gravi crisi. Subisce tagli di personale e di linee, paga il prezzo ancora una volta il già esausta cittadino umbro.

Il trasporto pubblico su gomma in Umbria è a rischio estinzione. Nei prossimi anni il contratto di concessione sarà messo a bando con risorse molto ridotte.

Questo va combattuto, una Regione impoverita non può perdere il trasporto pubblico. Il trasporto su rotaia serve poco più dei due capoluoghi di Regione, incrementando le aspettative di tanta parte dell’Umbria.

Le scelte di favorire l’arrivo della Freccia Rossa a Perugia sarebbero benemerite se inserite in un quadro di potenziamento generale del trasporto su rotaia, invece, ovunque si taglia e a Perugia si investono soldi importanti per il trasporto di pochi cittadini.

Il trasporto pubblico abbatte le emissioni di CO2 togliendo le micro combustioni che originano dai trasporti privati. Per questo noi del Pci chiediamo un potenziamento coerente con la necessità di investimento, di cui parlavamo prima, da parte del pubblico e coerente con la necessità di salvaguardare l‘ambiente.

Fabio Vergari

La sanità in Umbria ha avuto passaggi critici negli ultimi anni, ed è stata la causa degli arresti che hanno riguardato i vertici della Regione e del Partito di maggioranza relativa.

Rispetto alla sanità, alla presenza di tagli ai servizi, indebolimento delle strutture ospedaliere periferiche, esosità dei ticket e liste di attesa infinite, scadimento della qualità dei prodotti offerti agli anziani per assistere le difficoltà delle malattie degenerative.

Se per le inchieste riguardanti la sanità le nostre opinioni si sospendono in attesa di riscontri, non altrettanto rispetto a queste criticità conclamate originate dalla mala organizzazione della sanità.

Il Pci nell’ultima legislatura ha presentato una proposta di legge popolare sulla sanità, il Consiglio Regionale non l’ha discussa, è diventato il nostro cavallo di battaglia in campagna elettorale.

La reintroduzione in sanità della partecipazione, che consiste nella necessità di coinvolgere il Consiglio Regionale nelle scelte in materia sanitaria. Da solo questo provvedimento sarebbe in grado di valorizzare le qualità della sanità pubblica in Umbria”.

Fotografia di copertina Cronaca Eugubina