I fatti risalgono a venerdì 13 settembre (tentato furto a Torre Calzolari) e domenica 15 settembre (tentato furto a Raggio). Sotto la visione del capitano Fabio Del Sette, i Carabinieri di Gubbio, compiuti i sopralluoghi sul posto, sono impegnati nella ricerca di elementi utili alle indagini

GUBBIO – Proseguono incessanti le indagini dei Carabinieri di Gubbio relativamente agli ultimi fatti di cronaca sul territorio comunale, con particolare riferimento ai tentati furti che venerdì 13 e domenica 15 settembre si sono verificati a Torre Calzolari e Raggio.

Torre Calzolari

Sotto la visione del capitano Fabio Del Sette, i Carabinieri di Gubbio, compiuti i sopralluoghi sul posto, sono impegnati nella ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini.

Un cittadino di Torre Calzolari racconta

Tuttavia le indagini potrebbero arricchirsi di un episodio. Il fatto risale alla nottata tra il 13 e il 14 settembre, quando una coppia di coniugi 70enni di Torre Calzolari sente dei rumori sul tetto di casa.

Poi improvvisamente un tonfo sordo sul terrazzo della propria abitazione. I coniugi si svegliano e subito accendono tutte le luci esterne dell’abitazione e aprono le finestre per capire cosa sia successo.

Ma non vedono ne animali ne persone nel giardino di casa e tornano a coricarsi. L’indomani mattina, il padrone di casa racconta a Cronaca Eugubina, di essersi recato in Caserma a Gubbio e di aver raccontato e spiegato ai Carabinieri l’accaduto.

Torre Calzolari

Tentato furto a Torre Calzolari 

Sono le ore 20:40 circa di venerdì 13 settembre, quando marito e moglie che stavano guardando la televisione, sentono improvvisamente dei rumori anomali provenire dal giardino.

A raccontarlo a Cronaca Eugubina è il giovane padrone di casa: “I rumori che avvertimmo ci misero in allerta.

Ci siamo immediatamente precipitati in quella parte della nostra abitazione che si affaccia sul giardino, e abbiamo sentito del rumore e delle persone che scappavano. Non li abbiamo visti, abbiamo soltanto sentito la loro corsa mentre scappavano. E’ possibile che fossero due persone

Abbiamo avvertito i Carabinieri, che sono venuti con la pattuglia per il sopralluogo. Forse pensavano che in casa non ci fosse nessuno e hanno agito in maniera avventata. A questo punto, capimmo che poteva trattarsi di un tentato furto.

Passammo in rassegna l’abitazione, e scoprimmo che avevano utilizzato delle mollette da bucato per alzare la serranda del ripostiglio, fissandole ai lati della serranda stessa. Da lì sarebbero penetrati in casa senza che noi potessimo accorgerci di niente. L’indomani mi sono recato in Caserma e ho denunciato quanto accaduto“.

Tentato furto a Raggio

Tentato furto a Raggio 

Alle ore 20:30 di domenica sera 15 settembre, ha suonato con insistenza l’allarme dell’abitazione di una giovane coppia del posto, che però in quel momento non era in casa. Ad accorgersi di ciò che stava accadendo è stata la madre del proprietario di casa, che risiede poco distante.

La signora racconta telefonicamente a Cronaca Eugubina di essersi subito affacciata alla finestra per sincerarsi del perché l’allarme stesse suonando con insistenza. “In quel momento ho visto la finestra aperta al primo piano dell’abitazione di mio figlio. – spiega la signora – Ho subito pensato che si trattasse di un tentato furto, visto che in casa di mio figlio non c’era nessuno.

Mio marito è sceso in strada per vedere meglio cosa stesse succedendo. In questo frangente di tempo, ho visto un uomo non meglio identificabile saltare la finestra e scappare verso la campagna aperta insieme ad un’altra persona, che presumibilmente stava facendo da “palo” nel buio“.

I ladri sarebbero penetrati nella camera da letto dell’abitazione della coppia di giovani eugubini, dove avrebbero fatto in tempo soltanto ad aprire un paio di cassetti senza tuttavia riuscire a rubare nulla.

Poi, una volta scoperti, sono stati velocissimi come detto a fuggire attraverso la campagna buia e far perdere le proprie tracce. Sono stati subito avvertiti i Carabinieri di Gubbio, giunti sul posto per il sopralluogo e la denuncia dell’accaduto.

Francesco CaparrucciFotografie di repertorio Cronaca Eugubina