Elisa Polidori: “La sua grazia sospesa come denuncia all’immobilismo sociale e politico che ci circonda a cui ormai sembriamo assuefatti, è interpretato da volti di giovani donne distratte, assenti, apparentemente prive di contatto visivo con lo spettatore, che incede si troverà incredibilmente catturato dal magnetismo si questi personaggi

Alessandro Dorigo

GUBBIO – Si è aperta lo scorso 6 settembre, presso la sede del Museo Diocesano di Gubbio, alla presenza dell’Assessore alla cultura Oderisi Nello Fiorucci, la mostra “La grazia sospesa” di Alessandro Dorigo.

Il Museo Diocesano si conferma dunque, come prestigiosa sede espositiva per i più interessanti artisti contemporanei, la mostra di Dorigo, è promossa dall’Associazione Culturale La Medusa, con l’approvazione della Diocesi eugubina ed il patrocinio del Comune di Gubbio.

Interessante corpus di operesottolinea Elisa Polidori Presidente dell’Associazioneche rappresentano uno spaccato produttivo di Dorigo di stretta attualità.

La sua grazia sospesa come denuncia all’immobilismo sociale e politico che ci circonda a cui ormai sembriamo assuefatti, è interpretato da volti di giovani donne distratte, assenti, apparentemente prive di contatto visivo con lo spettatore, che incede si troverà incredibilmente catturato dal magnetismo si questi personaggi”.

Inaugurazione mostra Alessandro Dorigo

Biografia dell’artista 

Alessandro Dorigo nasce a Cervignano del Friuli nel 1964. Vive e lavora a Porcia, provincia di Pordenone. Di formazione autodidatta ha cominciato a dipingere fin da giovanissimo.

Ha lavorato per molti anni nel campo della grafica e della prestampa e da alcuni anni si dedica totalmente alla pittura. Predilige la pittura ad olio su tela, pur esprimendosi anche con l’acquerello e il pastello e sperimentando tecniche pittoriche miste.

Ha partecipato a vari eventi e mostre. Curioso e inquieto per natura, il suo lavoro pittorico ha subito nel corso degli anni lenti ma importanti cambiamenti di carattere tecnico e di pensiero. Iniziando il suo percorso con una pittura gestuale e istintiva, privilegiando l’azione veloce e spontanea, oggi il metodo pittorico si è affinato ed è oggetto di costante studio e sperimentazione.

Le opere di Alessandro Dorigo

Una pittura pura e minuziosa, che guarda al passato affondando le radici nei codici della pittura tradizionale, in un incrocio di realismo, libertá istintiva e astrattismi cromatici. Di grande ispirazione, sicuramente i maestri del Rinascimento, come anche un certo realismo spagnolo e l’arte austriaca di fine 800 e inizi 900. Una pittura che non cerca di essere sentimentale o di rottura, ma che aspira ad una spiritualitá, al particolare nascosto.

Il suo lavoro parte sempre da un progetto, un’idea, una frase. Questa mostra “La Grazia Sospesa“. Un viaggio in divenire nella grazia della figura e della pittura vorrebbe porre la domanda se esista ancora “grazia” nel mondo moderno, un mondo di persone sempre piú “social” ma sempre piú isolate, anche da se stesse.

Le figure dipinte, prese in pose ritrattistiche, sole in un universo minimo, astratto, immerse in una dimensione della mente indeterminata, vogliono rappresentare la ricerca di questa idea di sospensione. Alla mostra saranno esposti alcuni dipinti del nuovo progetto a cui Alessandro sta lavorando “Canti Botanici“. La mostra di Dorigo sarà aperta dal 6 al 29 settembre 2019.

Foto Giampiero Lilli