Don Stefano Bocciolesi: “Stare in Basilica significa essere al centro della vita spirituale di un popolo“. La giornata: lodi alle 9, poi la Messa a Vespro, e in serata la preghiera compieta, cioè la preghiera della sera

Basilica, la vetrata realizzata nel 1924

GUBBIO – Il 26 agosto di cento anni fa la Chiesa di Sant’Ubaldo veniva consacrata Basilica da Papa Benedetto XV, che donò anche l’altare, la cui donazione fu successivamente completata da Pio XI.

Così abbiamo incontrato il Rettore don Fausto Panfili e don Stefano Bocciolesi, che da sette anni si prendono cura di questo luogo così caro a tutti gli eugubini perché qui sono conservate le spoglie del Patrono Sant’Ubaldo. Don Fausto stava finendo di confessare, quando ci ha ricevuti in Basilica.

Don Fausto ci mostra l’altare e il monumento in cima al quale riposano le spoglie di Sant’Ubaldo. “Un secolo fa l’altare, le balaustre in marmo e il monumento formavano un unico complesso artistico e monumentale, qui sotto la cupola della Basilica, appena di fronte ai banchi. 

Don Fausto e don Stefano in Basilica

Le balaustre in marmo vennero realizzate nel 1919 da Giovanni Battista Nasali Rocca Vescovo di Gubbio. All’epoca l’altare era circondato dalle balaustre e da una cancellata. E’ stato poi spostato alla fine degli anni ’80 con il Vescovo Ennio Antonelli, per dare più spazio alla liturgia. 

Sul complesso monumentale dove poggia l’urna di Sant’Ubaldo campeggiano gli stemmi dei Papi Benedetto XV e Pio XI, che ebbero un ruolo fondamentale per la consacrazione della Chiesa in Basilica minore. Lo stile artistico che caratterizza il monumento è il neo gotico di fine ‘800“.

Don Fausto ci mostra anche la grande vetrata che campeggia sopra l’ingresso principale della Basilica di Sant’Ubaldo, e spiega: “Le vetrate della Basilica hanno valore storico, vennero realizzate nel 1922 e 1924 da Francesco Mossmeyer che all’epoca era rinomatissimo a Firenze per questo tipo di lavori“.

Ombrello esposto in Basilica

Ma oggi abbiamo deciso di vivere questo giorno come un giorno normale.aggiunge il Rettore della BasilicaAbbiamo iniziato la giornata con le lodi alle 9, poi la Messa a Vespro, e in serata la preghiera compieta, cioè la preghiera della sera“.

Don Fausto, che cosa significa per lei, essere oggi Rettore della Basilica di Sant’Ubaldo?

Per noi è un privilegio, un dono che ci ha fatto il Vescovo di Gubbio. E’ sette anni che siamo qui, e abbiamo ascoltato un popolo di Dio nella preghiera e sentiamo la presenza del cuore di Gubbio nella Basilica“.

Prima di salutarci, don Fausto Panfili ci mostra un grande ombrello di colore giallo e rosso, che anticamente veniva utilizzato e aperto quando il Papa veniva in visita, anticipato dallo scampanellio.

L’ho ritrovato in soffittadice don FaustoL’ho lavato e pettinato, ed esposto qui nel Chiostro. E’ un oggetto che ha un grande valore storico e ora è qui visibile agli eugubini e ai turisti. Stiamo parlando di memoria storica e tradizioni“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina